Avversario di turno

Brindisi: una colonia di ex all’assalto del Catanzaro

Moscelli il più ricordato, “Montellino” il più recente: i ragazzi di Silva sfidano la capolista con un motivo in più per provare a batterla
BRINDISI – L’ultima volta, sei anni fa, finì 1-1 al “Ceravolo”. Per il Brindisi segnò Giorgio Corona, depositando in rete un assist dell’ex giallorosso Terrevoli. Pareggiò per il Catanzaro Fabio Moscelli su un rigore concesso per fallo di Trinchera. L’anno dopo Corona approdò in maglia giallorossa per la grande scalata alla serie B. Moscelli andò via dopo aver sbagliato un rigore decisivo contro l’Acireale in finale play-off, iniziando un lungo viaggio che lo avrebbe portato l’anno scorso proprio a Brindisi. Anche Trinchera è tornato in Puglia nella passata stagione: il centrale difensivo, il piccolo attaccante e Taurino sono i tre reduci della doppia sfida di 7 stagioni fa.

I TANTI PRECEDENTI – In realtà, Brindisi-Catanzaro ha un lungo passato. Cinque le sfide nel dopoguerra: 4 successi pugliesi e uno giallorosso nel 1952 grazie a un gol di Bilotti. In quella stagione il Catanzaro avrebbe spiccato il volo verso le serie superiori, ritrovando il Brindisi a metà degli anni ’70 in serie B. Altre 4 sfide in Puglia con due 0-0 e un successo di misura per parte: decisivi il brindisino Giattanasio nel 1973 e Arbitrio nel 1976. Nel 1987 il Catanzaro di Tobia perse 1-0 con un gol di Raggi, mentre nella sfida in C2 di sette anni fa finì 3-1 (per i giallorossi ancora Moscelli) a favore dei bianco-azzurri. Era il Brindisi di Corona e Francioso, di Orlandini e Menolascina. Una squadra costruita per stravincere il campionato, ma battuta in semifinale play-off proprio dall’Acireale con due gol (di Anastasi e Ventura) nei minuti di recupero della doppia sfida.

IL CICLO-SILVA – Con i siciliani giocava Andrea Suriano che avrebbe castigato in finale il Catanzaro con un punizione da 25 metri. Suriano è un altro dei rinforzi voluti dai fratelli Parretta per riportare in alto il Brindisi. Rinforzi pesanti per essere subito competitivi. Sulla panchina dei pugliesi continua il ciclo iniziato oltre due anni fa da Massimo Silva, appena finita l’esperienza con l’Ascoli. Sono pochi i giocatori confermati rispetto allo scorso campionato di serie D. La coppia-gol Moscelli-Galetti (34 gol l’anno scorso), Taurino, Trinchera e qualche rincalzo. Il resto è nuovo di zecca, con tanti elementi di categoria. A partire dal duo “gelese” Battisti-Alessandrì, proseguendo con il cursore Minopoli, l’attaccante brasiliano William Da Silva (l’anno scorso a Taranto), il portiere Petrocco, l’ex terzino di Napoli e Taranto Panarelli.


QUANTI EX
– Oltre a Moscelli, però, la squadra bianco-azzurra è popolata di tanti altri ex giallorossi, passati più o meno per caso a Catanzaro. Una delle sorprese più grandi di questo Brindisi è senz’altro Adriano Fiore, già quattro gol quest’anno, nonostante un passato non certo da goleador. Giocò 18 partite nel primo FC di Domenicali. In quella squadra c’erano altri due attuali compagni, anch’essi passati quasi inosservati al “Ceravolo”: l’attaccante Siclari (24 partite e 3 gol) e il portiere di riserva Ferrante (1 sola presenza). Altra storia, invece, per Francesco Montella, arrivato l’anno scorso in punta di piedi insieme al fratello Antonio, ma lanciato e valorizzato da Provenza dopo l’infortunio di Ciano. L’ex terzino non ha ancora esordito con la maglia bianco-azzurra per un fastidioso problema che lo sta tormentando. Un altro ex giallorosso è il vice di Silva, Massimo De Solda, 20 partite a Catanzaro nella stagione ’95-96. Sono transitati da Catanzaro anche il preparatore atletico Musa e il segretario Bellante. Tutti, naturalmente, con il dente più o meno avvelenato.

OBIETTIVI AMBIZIOSI – Le ambizioni di questo Brindisi sono tante. In questa stagione i play-off potrebbero essere alla portata. Per ora settimi in classifica, i pugliesi hanno perso terreno nelle ultime due domeniche, subendo il pareggio interno del Barletta al 97’ e lo stop di domenica scorsa a Isola del Liri. In casa è l’unica squadra insieme alle tre “grandi” (Catanzaro, Cisco e Juve Stabia) a non aver mai perso: 5 vittorie e 2 pareggi. Dopo un inizio pirotecnico, Moscelli e Da Silva si sono un po’ fermati. Alessandrì è alla ricerca dello smalto di Lamezia, ormai smarrito da diverse stagioni. È Battisti, però, che deve far fare il salto di qualità alla squadra, dopo la promozione di Cosenza. La formazione non dovrebbe discostarsi di molto da quella delle ultime domeniche. Potrebbe rientrare Minopoli in mezzo al campo, reduce da uno stop per infortunio. In attacco ancora panchina per Galetti.

PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2) – Petrocco; Panarelli, Taurino, Trinchera, Suriano; Fiore, Minopoli (Piccinni), Battisti, Alessandrì; Moscelli, Da Silva. All.:Silva.

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Redazione

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