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PINO MURICA NELLA SEGRETERIA NAZIONALE DELL’UILPA-INPADP

PINO MURICA NELLA SEGRETERIA NAZIONALE DELL’UILPA-INPADP

L’elezione è avvenuta a conclusione del congresso nazionale dell’organizaazione, svoltosi nei giorni scorsi a Grottaferrata.

Murica, molto conosciuto in città anche per il suo impegno politico (è stato consigliere comunale e presidente di circoscrizione), affiancherà il segretario nazionale aggiunto Franco Foschi nel difficile lavoro di rafforzamento della presenza sindacale nell’importante istituto previdenziale.

Pino Murica ha svolto al congresso di Grottaferrata un apprezzato intervento, incentrato sui principali problemi che riguardano il sistema previdenziale e assistenziale italiano, con particolare riferimento alla situazione nel Mezzogiorno.

Murica, che ha definito l’Uilpa-Inpdap il “sindacato del fare, ha illustrato gli ottimi risultati raggiunti dall’organizzazione in Calabria, “obbiettivi che non hanno nulla di casuale, ma sono il risultato  di una costruzione lenta e convincente, di una capacità sistematica di individuare le strategie più efficaci     ed efficienti, mettendosi al servizio delle esigenze, quasi quotidiane dei colleghi”.

L’Inpdap, come è noto, costituisce il polo previdenziale per i pubblici dipendenti e rappresenta il secondo pilastro, dopo l’Inps, del sistema pensionistico italiano. L’attività principale consiste nella liquidazione e nel pagamento delle pensioni, dei trattamenti di fine servizio (indennità premio servizio  e indennità di buonuscita) e del trattamento di fine rapporto (TFR).

Secondo Murica, l’istituto deve avviare una  politica di cambiamento e di riorganizzazione dei servizi, così come previsto dal piano industriale, ma deve tenere conto dell’insufficienza delle risorse umane e dei sistemi informatici.

Il dirigente sindacale ha infine sostenuto che “non è più rinviabile una riforma del sistema della tassazione che possa debellare un’evasione stimata in 300 miliardi di euro all’anno. Pensare al sistema attuale dove il reddito fisso paga l’85% annuo dell’ Irpef ci fa ritenere che senza aggiustamenti, il Paese è destinato al fallimento”.

           

Autore

Salvatore Ferragina

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