Catanzaro Night News

SOPPRESSIONE LISTINO, FEBBE: “GIORNATA STORICA PER LA CALABRIA”

 

Una giornata storica per la politica calabrese e, più in generale, per tutta la Calabria quella che si è vissuta giorno 5 febbraio, quando il Consiglio regionale, all’unanimità, ha abolito il famoso “listino”. E’ infatti passata la proposta di legge Bova-Loiero, esponenti apicali del Partito Democratico. Finalmente tutti i consiglieri che faranno parte della nuova legislatura saranno eletti e non nominati. Nella stessa seduta l’Assise ha approvato la riduzione dei costi di funzionamento del consiglio regionale, con un risparmio di circa 4 milioni di euro. Sarà così il personale interno alla Regione a svolgere i compiti delle segreterie particolari degli onorevoli. Inoltre la proposta Bova -Borrello ha permesso la riduzione sulle indennità dei consiglieri. Da cittadino calabrese e da consigliere comunale del Pd della città di Catanzaro non posso che ritenermi soddisfatto per l’operato del presidente Loiero e dell’on. Bova. I due, infatti, con la loro caparbietà sono riusciti a eliminare quello che oramai tutti i partiti politici ritenevano una minaccia alla democrazia. C’è comunque un altro fatto che, nell’occasione, vorrei porre all’attenzione dell’opinione pubblica. Sono apparsi, sulle colonne di un quotidiano calabrese, le dichiarazioni di due esponenti del Pdl i quali hanno voluto mantenere nascoste le proprie identità. Il primo, ex consigliere regionale di Forza Italia, dice, riferendosi al listino, di “aver spiegato chiaramente a Scopelliti che non era possibile mantenere lo status quo”. Nel secondo si legge che il doppio incarico di Scopelliti, coordinatore del PDL e candidato alla Presidenza della Regione, rappresenterebbe un chiaro conflitto d’interesse. La dichiarazione è stata rilasciata da un parlamentare calabrese del Partito della Libertà. Ritengo la cosa grave e offensiva. Infatti chi è stato eletto democraticamente dal popolo non può vivere nell’anonimato e pertanto non può rappresentare degnamente gli elettori. Ricordo che l’Italia è un paese democratico: di cosa possono aver paura i due politici che nelle loro facoltà di delegati del popolo esprimono il loro pensiero?”.

Autore

Salvatore Ferragina

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