Catanzaro Night News

L’assessore Talarico risponde alle polemiche sul carro allegorico

 

Mi corre l’obbligo intervenire sui diversi commenti seguiti alla sfilata del Carro funebre dedicato al traffico. Al di là delle espressioni più o meno eleganti che alcuni hanno esternato nelle proprie note stampa, rimango attonito e stupefatto per la distorta interpretazione data. Ignoro se questa sia dovuta a mancanza di goliardia o di senso dello humor, oppure solo per semplice strumentalizzazione politica. Ricordo a me stesso, che lo spirito del carnevale e dei carri allegorici in particolare, è proprio quello di “scherzare” sui problemi per esorcizzarli. E nessuno può negare che a Catanzaro il traffico sia sempre stato un problema. Non è mai stata intenzione dell’Amministrazione Comunale, così come strumentalmente affermato, volersi prendere gioco dei commercianti e della crisi che attanaglia le loro attività. Crisi dovuta non all’isola pedonale e alla mancanza di traffico veicolare, ma a ben altre situazioni. Si è quindi voluto scherzare sul fatto che la nostra città, ed il suo centro storico in particolare, è stata sempre associata al problema del traffico caotico. I calabresi hanno sempre avuto la percezione che Catanzaro sia la città del caos, delle macchine in doppia e tripla fila e dalle code chilometriche. Proprio grazie a questo carro e anche al ritorno mediatico che esso ha avuto (servizio in prima serata nei tg nazionali) Catanzaro, con il “funerale del traffico”, ha lanciato un messaggio chiaro e in controtendenza. Si è voluto trasmettere che la città è più accessibile e più vivibile. Infatti è risaputo che traffico e disordine non creano economia, come ben altri vorrebbero far credere. Tant’è che è addirittura contraddittoria la critica fatta all’iniziativa dal momento che nessuno ama passeggiare dove regna il caos anzi, al contrario, sceglie le isole pedonali. Il complesso problema del commercio è tutt’altra cosa e quindi è assolutamente falsa l’associazione traffico = più vendite. La classe dirigente di questa città ha l’obbligo morale di ridisegnare il centro storico di Catanzaro che non ha più le funzioni avute degli anni ’80 – ‘90. La trasformazione è sono gli occhi di tutti e diverse sono le ragioni: la città si sta espandendo spostandosi verso la zona marinara ed anche verso i comuni limitrofi. L’Università e gli uffici principali sono stati decentrati altrove. E’ stata realizzata una nuova stazione e un nuovo tracciato ferroviario. E si potrebbe continuare ancora per molto. Questo succede dovunque, le città non rimangono ferme e immobili, ma si evolvono. Se volessimo prendere ad esempio Torino, si potrebbe dire che mentre prima era una città che puntava prettamente all’industria oggi si è rimessa in gioco, si è reinventata e punta al turismo. La classe dirigente di Catanzaro in tutte le sue componenti deve costruire per il centro storico una nuova “mission”. Non si può continuare a piangersi addosso senza mostrare creatività e dinamismo, così come richiesto dai tempi. I cittadini non vogliono più un corso caotico, non vogliono rumore, traffico e smog com’era prima corso Mazzini. Il messaggio più subdolo che alcuni consiglieri hanno voluto lanciare attraverso le loro note stampa è che l’Amministrazione Comunale sia contro qualcuno. L’Amministrazione Comunale di Catanzaro, della quale mi onoro di far parte, lavora esclusivamente a favore della città tutta. Senza dimenticare che proprio sul centro storico sono state riversati ingenti investimenti, risorse e iniziative per renderlo accogliente, più bello e più vivibile. Evidentemente in molti non hanno percepito il senso ironico dell’iniziativa, ma comunque sia non si può certo assecondare pulsioni che reclamano il disordine e il caos come stile di vita.

Roberto Talarico

Assessore alla Mobilità

Autore

Salvatore Ferragina

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