Catanzaro Night News

IL NOTO MAGISTRATO GIUSEPPE AYALA ALLA RASSEGNA «IL SABATO DEL VILLAGGIO»

 

Atteso faccia a faccia sui suoi anni nel pool con Falcone e Borsellino

 

Dopo il grandissimo successo di critica e di pubblico del primo appuntamento con Valerio Massimo Manfredi che ha fatto registrare il tutto esaurito, torna sabato 27 febbraio alle 18.00, nella consueta, raffinata cornice del Teatro Grandinetti di Lamezia Terme la rassegna «Il Sabato del Villaggio». Ospite di un incontro che si annuncia sin d’ora ricco di spunti di riflessione, il celebre magistrato antimafia, amico personale e collaboratore di Falcone e Borsellino, Giuseppe Ayala.

Un appuntamento da non mancare, un faccia a faccia senza esclusione di colpi su un tema sul filo del ricordo e della ricostruzione storica: «I miei anni con Falcone e Borsellino». Ma su quale crinale si muoveranno questa volta Raffaele Gaetano e il suo prezioso ospite? È lo stesso Direttore Artistico del cartellone a svelarcelo: «Sono passati molti anni dalla terribile estate che, con i due attentati di Capaci e di via d’Amelio, segnò forse il momento più drammatico della lotta contro la mafia in Sicilia. Giovanni Falcone e Paolo Borsellino restano due simboli, non solo dell’antimafia, ma anche di uno Stato italiano che, grazie a loro, seppe ritrovare una serietà e un’onestà senza compromessi. Ma per Giuseppe Ayala, che di entrambi fu grande amico, oltre che collega, i due magistrati siciliani sono anche il ricordo commosso di dieci anni di vita professionale e privata, e un rabbioso e mai sopito rimpianto. Ayala rappresentò in aula la pubblica accusa nel primo maxiprocesso, sostenendo le tesi di Falcone e del pool antimafia di fronte ai boss e ai loro avvocati, interrogando i primi pentiti (tra cui Tommaso Buscetta), ottenendo una strepitosa serie di condanne che fecero epoca. E fu vicino ai due magistrati in prima linea quando, dopo questi primi, grandi successi, la reazione degli ambienti politico-mediatici vicini a Cosa Nostra, la diffidenza del Csm e l’indifferenza di molti iniziarono a danneggiarli, isolarli. Ayala racconterà la sua verità al pubblico del “Sabato del Villaggio”, non solo su Falcone e Borsellino, ma anche su quegli anni, sulle vittorie e i fallimenti della lotta alla mafia, sui ritardi e le complicità dello Stato, sulle colpe e i silenzi di una Sicilia che, forse, non è molto cambiata da allora».

Per talento ed esperienza maturata sul campo, Giuseppe Ayala è tra le personalità più idonee a discutere di Falcone e Borsellino. In un incontro certamente emozionante, cercherà di farci capire che cosa hanno rappresentato i due noti magistrati che l’affermazione nel nostro Paese dei valori della legalità. Il tutto attualizzando il tema e magari anche provocando per offrire ancora maggiori spunti di riflessione al vasto pubblico del “Sabato del Villaggio”. Un altro appuntamento da non mancare all’interno di un cartellone dalla silhouette brillante, fluida e icastica nato per fare del sapere uno sciame di parole in fuga dall’alveare della banalità.

Ora qualche cenno biografico sul protagonista dell’evento. Giuseppe Ayala ha fatto parte, per tutta la sua durata, del pool antimafia di Palermo e ha rappresentato l’accusa nel primo maxiprocesso. È stato deputato e senatore per quattro legislature e sottosegretario alla Giustizia dal 1996 al 2000. È rientrato in magistratura nel 2006.

Ricordiamo che il cartellone culturale «Il Sabato del Villaggio» si propone di comporre una piccola enciclopedia del sapere attraverso cinque raffinatissimi dialoghi tematici che di volta in volta prendono in esame pregnanti argomenti del nostro tempo. Un personaggio dialoga con Raffaele Gaetano dando vita ad un confronto senza esclusione di colpi. Il pubblico è avvolto dai ragionamenti, preso nel vortice dei riferimenti. I temi sono caldi, vibranti, attuali. Una rassegna pensata per restituire emozioni e stimoli culturali alla Calabria grazie all’incontro tra differenti punti di vista. «Il Sabato del Villaggio» è promosso dall’Amministrazione comunale di Lamezia Terme con il contributo di altri importanti partners pubblici e privati che hanno inteso legare la propria immagine ad una rassegna di alta cultura che calamita mensilmente l’attenzione dell’intera Regione.

Autore

Salvatore Ferragina

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