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Piano Attuativo di Giovino: quattro anni persi. Nota del Movimento per Catanzaro MArina

Apprendiamo, con enorme stupore, ma anche con tantissima amarezza, il clamoroso dietro front, con triplo salto mortale e piroetta carpiata, che la Giunta Olivo, quasi a fine legislatura, tenta di effettuare in ordine alla pratica sui Piani Attuativi di Giovino che dovrebbe ritornare in Consiglio Comunale. Così l’apertura di una nota del Movimento Civico Catanzaro Marina, in ordine alle sette lottizzazioni inerenti il quartiere Giovino, già bocciate, senza alcun valido progetto alternativo. La meraviglia è tanta, nel leggere che il Consiglio Comunale dovrà dettare gli indirizzi sui rapporti tra l’amministrazione ed i privati che avevano presentato i progetti di lottizzazione, in modo da conciliare gli interessi dei privati con quelli della collettività, salvaguardando e valorizzando al contempo il paesaggio e l’ambiente di Giovino. Denotiamo che dopo aver perso quattro anni, per l’intera città e per lo sviluppo turistico ed economico di Giovino e della Marina, l’amministrazione  comunale, con una chiara inversione di rotta, sostiene oggi la posizione che sull’argomento, noi sostenemmo allora, in dibattiti pubblici e con articoli sui mezzi di informazione, ovvero quella di uno sviluppo compatibile con il territorio. Ci chiediamo oggi come allora, perchè, non si sono attivate quattro anni fa, tutte le procedure necessarie per far si che gli imprenditori discutessero, sempre leggi alla mano (vincoli ambientali e paesaggistici) e correggendo eventualmente gli elaborati progettuali, con il Comune e nel nome dello sviluppo turistico, imponendo per iscritto la realizzazione o il finanziamento infrastrutturale, non si arrivasse ad un progetto complessivo che avrebbe portato benefici, in termini di lavoro ed occupazione, programmando per Catanzaro Marina un flusso turistico, che potesse portare ossigeno e benessere all’economia catanzarese. Ci chiediamo oggi, con quali imprenditori, questo nuovo cammino dovrebbe iniziare. Con quelli che hanno perso fior di finanziamenti richiesti, dopo aver speso fior di quattrini nella progettazione o con quelli che dopo la chiusura totale dell’amministrazione hanno “portato” i loro capitali, in altri siti realizzando, con il placet di amministrazioni più lungimiranti, lì i loro progetti, portando sviluppo e benessere ad altre collettività ?. Questi sono i fatti storici, mentre oggi, qualcuno, ancora incurante dei disastri provocati, riempiendosi la bocca, fa intravedere importanti investimenti nell’area, dicendo che ha difeso e che difende gli interessi della collettività. C’è veramente da chiedersi come si porrà costui, che è stato clamorosamente sconfessato insieme al suo movimento politico da questo dietro front amministrativo, inopinatamente tardivo, di fronte a tale nuova possibilità.

Movimento Civico Catanzaro Marina

 

 

Autore

Salvatore Ferragina

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