La Striscia

Un allenamento come “tanti” altri

Insulti ai calciatori e ai dirigenti “ricapitalizzatori”

 

Un pomeriggio come tanti altri quello di oggi al Ceravolo. Il sesto play off di C2 perso ha visto il replay di ciò che ogni martedì alla ripresa della disfatta si rivive sistematicamente da quando sono stati inventati questi maledetti spareggi. Oggi pomeriggio quindi trecento tifosi circa hanno inveito contro le belle statuine che domenica al Flaminio hanno fatto le “Vacanze Romane”.

Il pubblico catanzarese non sarà molto attento alle questioni societarie, ma dal punto di vista tecnico confermiamo che è competente. I bersagli preferiti sono stati Alessandro Bruno (a tal proposito qualcuno ricordava anche la stupenda amicizia da libro cuore con Max Caputo) e Roberto Di Maio. Anche al capitano Gimmelli, al rigorista Mosciaro, a Ivano Ciano e all’esperto Gianni Di Meglio non sono stati risparmiati epiteti inutili da elencare.

Non è stata immune neanche la società. A bordo campo, a differenza di venerdì (dopo la fantastica ricapitalizzazione che rimarrà una pietra miliare nella storia del Catanzaro Calcio), c’era il solo Filippo Catalano a prendersi gli insulti, ma non è stato risparmiato l’assente Giuseppe Soluri, considerato dai tifosi più arguti la mente di quest’operazione boomerang, e l’azionista di maggioranza AielloAnche in questo caso è inutile elencare gli insulti perché basta poco per immaginarli.

In conferenza stampa registriamo le lacrime di Di Maio, che si aggiungono a quelle di Libro, Bonacci, Kamarà, Moscelli, Toledo, Mancinelli e via dicendo. A fine allenamento Gaetano Auteri è venuto in tribuna numerata, dove c’erano i tifosi.

Il mister molto provato dalla contestazione verso quei ragazzi che avevano condotto un bellissimo campionato, come da copione ha affermato che è inspiegabile quanto  successo domenica e ha chiesto scusa a tutti i tifosi del Catanzaro. Delle frasi dette, voglio segnalarvene una: «Di certo non abbiamo vissuto una stagione serena dal punto di vista societario. Le difficoltà le sapete tutti, ma ciò che è successo venerdì, probabilmente ha influito nella testa di qualcuno. Si aspettava una svolta societaria e invece ci si è ritrovati con la stessa maggioranza. Quella maggioranza che da settembre a oggi ha fatto in proporzione più debiti del paese maggiormente evoluto del terzo mondo.

Nel frattempo media e tifoseria organizzata lanciano l’ultimo appello che sintetizziamo così:

– Gruppo Noto/Colosimo e Gruppo Speziali/Gatto;

 – proprietà ristretta, forte e coesa quale unica via d’uscita per il futuro del calcio a Catanzaro;

– netto no a cordate improvvisate fatte di rientri non graditi o di conferme con facce già viste e riviste nella storia dell’Us e dellFc, che escono dalla porta e rientrano dalla finestra.

Per domani è probabile che i capi cordata dell’ipotetico 30%, Speziali e Gatto, convochino in un incontro i quattro “ricapitalizzatori” (ma chissà chi gli ha fornito questa dritta, saremmo curiosi di sapere) di venerdì, forse per farsi tradurre il loro ultimo comunicato dove dicono e non dicono.

SF

Autore

Salvatore Ferragina

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