Catanzaro Night News

Il Porto di Catanzaro non si realizza con le falsità e i polemismi

Il Porto di Catanzaro è un’opera così importante e qualificante per la città che presupporrebbe l’impegno sincero di tutte le forze politiche. Invece registriamo, nostro malgrado, il solito gargarismo demagogico di chi disperde le proprie energie buttando continuamente fango anziché fornire un contributo politico. Ed è strano che, a fronte di cinquant’anni di immobilismo sulla vicenda, oggi venga rivolta tanta aggressività proprio a chi, come l’assessore Roberto Talarico, ha avuto passione e merito per indirizzare ottimamente la questione Porto. Non che ci si aspetti riconoscenza e rispetto da chi interpreta la politica come contrapposizione feroce e odiosa; però almeno ci si aspetta l’onestà intellettuale di commentare le vicende per come realmente accadono. Invece la campagna elettorale per le prossime comunali sembra già essere iniziata per taluni soggetti i quali manifestano mugugni e mal di pancia rispetto a chi si impegna davvero. Sul Porto di Catanzaro qualcuno si sta esercitando in invettive acide, rancorose e false, dimenticando innanzitutto che, pur non avendo il Comune alcuna competenza in materia, è riuscito tuttavia a incardinare procedure virtuose a beneficio dell’infrastruttura tanto attesa. In conseguenza di ciò sono stati ottenuti due risultati: il completamento del porto-rifugio e il ripristino delle opere danneggiate dalla mareggiata di due anni fa. Inoltre – e questo è assai significativo – lo stimolo prodotto dall’assessore Talarico ha ottenuto la progettazione definitiva, da parte del Ministero, per il completamento dell’opera. Ma c’è di più: l’APQ (accordo di programma quadro) risalente al 2009, basato su 5 milioni e mezzo di euro di finanziamento, è un elemento fondamentale per la realizzazione del Porto di Catanzaro. E’ evidente che adesso spetta all’attuale giunta regionale compiere i successivi passaggi sulle procedure già virtuosamente incardinate. Ecco perché, alla luce dei fatti e degli atti consultabili presso la Regione e il Ministero delle Infrastrutture, ci si aspetterebbe atteggiamenti costruttivi di tutte le forze politiche. Ma evidentemente a chi sa esercitarsi solo in invettive acide e rancorose non interessa un bel nulla del Porto: a questi interessa solo fare perennemente campagna elettorale con l’arma spuntata della polemica senza senso e sfruttando ogni situazione per evocare l’attesa del prossimo sindaco-Messia.

Nel modo di affrontare le questioni della città ci piacerebbe invece che ci fosse più responsabilità e soprattutto più onestà. Perché i soliti detrattori non chiedono un forte impegno ministeriale attraverso l’onorevole Michele Traversa? Probabilmente sarà proprio quest’ultimo, l’atteso Messia, a tagliare il nastro del Porto. E noi, a differenza di chi vive la politica dell’invidia, saremo felicissimi di registrare quel momento. Ma, perché ciò accada è necessario che l’onorevole Traversa si adoperi fin da subito, così come ha fatto il suo amico ex AN Matteoli che per il porto di Piombino è riuscito a strappare ben 60 milioni di euro. Insomma se il completamento dell’opera interessa davvero tutti in quanto riconosciuta infrastruttura strategica per la città, occorre mettere da parte falsità e polemismi e lavorare costruttivamente. Magari sollecitando il governatore Peppe Scopelliti e l’assessore regionale Giacomo Mancini jr., la cui firma è essenziale per l’Accordo quadro.

 

 

Movimento Civico “CatanzaroNelCuore”

 

Autore

Salvatore Ferragina

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