Catanzaro Night News

“L’Alveare” e “Arte di Parte” esprimono solidarietà ai lavoratori e agli utenti di Fondazione Betania

Il Santo Natale di quest’anno non è stata una ricorrenza serena per le tante persone impegnate nel sociale che devono fare i conti con il forte e concreto rischio di perdita di propri diritti fondamentali: il lavoro e l’assistenza.

La grave situazione di crisi che attraversa il settore socio-sanitario sta fortemente contribuendo a precarizzare la vita di tanti cittadini e la politica sembra incapace di soluzioni che non siano quelle del taglio indiscriminato, con gravissime e dolorose ripercussioni sulla vita della gente.

Noi restiamo convinti che una vera lotta agli sprechi ed una incisiva azione di razionalizzazione del settore possa rappresentare una vera alternativa alle “chiusure” e alla perdita di posti di lavoro, così come siamo convinti che una realtà debole come la nostra non può permettersi il lusso di aggravare le condizioni di vita colpendo i soggetti più deboli della società.

Con questi sentimenti e profondi convincimenti esprimiamo la nostra solidarietà ai dipendenti e agli utenti di Fondazione Betania Onlus, impegnati, in questi giorni, a manifestare e a denunciare le incertezze che gravitano sul futuro di una struttura che da decenni si occupa, con risultati importanti e unanimemente riconosciuti, di assistenza per gli anziani e diversamente abili.  Secondo quanto riferito da Don Biagio Amato c’è infatti la concreta possibilità che, dal 1 gennaio 2011, Fondazione Betania sia costretta a dimettere 60 persone anziane non assistibili a domicilio e a licenziare circa 70 persone assunte con contratto a tempo indeterminato.

E’ di lapalissiana evidenza come al dramma dei malati che dovranno cercare ricovero e assistenza altrove si aggiunge quello di settanta famiglie che non potranno più contare su uno stipendio in una regione che è fanalino di coda quanto a occupazione. Il tutto per un dramma che si consuma in un periodo che dovrebbe essere di festa e soprattutto di riflessione e di pace. Ecco quindi che il nostro auspicio è che una fiammella di speranza non venga spenta, ma anzi rinfocolata da un atto di sensibilizzazione delle Istituzioni e degli organi competenti.

E’ per questo che saremo a fianco dei lavoratori e degli utenti in lotta ed è per questo che rivolgiamo un pressante appello a tutta la nostra comunità affinché si impegni ad evitare che una tale realtà, tanto fortemente presente nella nostra vita e sempre vicina ai nostri bisogni più pressanti, pronunci la parola FINE.

Autore

Salvatore Ferragina

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