Il Rompicalcio

Un anno di calcio a Catanzaro – Incipit

Dalla sconfitta di Castellammare alle crepe societarie: cadono la maschera di Aiello e i sogni di promozione. La prima delle quattro puntate del racconto di Francesco Guerrieri

Arriva a Capodanno, come ogni anno. Per consentirci di rileggere le pagine giallorosse di un anno intero. Il 2010, l’annus horribilis del calcio catanzarese, nelle parole taglienti e incalzanti di Francesco Guerrieri. L’ormai consueto racconto delle disavventure giallorosse da leggere tutto d’un fiato. Sperando che a fine 2011 ci sia un altro “Anno di calcio a Catanzaro” da raccontare. Buona lettura e buon 2011!

Red

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GENNAIO

Il 2010 si è appena chiuso con l’ammutinamento di fine anno: la squadra diserta il primo allenamento, per poi presentarsi a ranghi ridotti il giorno seguente. Un gruppo di 200 tifosi (assenti gli Ultras) contesta pesantemente Gimmelli, Bruno, Caputo, Di Meglio e Mancinelli, alcuni dei quali sembrano oramai destinati a lasciare presto il Catanzaro.  L’ “omino di Cuneo” ha oramai fatto breccia nei cuori dei supporter giallorossi, infatti la maggior parte dei cori sono a favore del presidente Aiello, mentre al socio di minoranza Soluri viene chiesto a gran voce di andare via.

La sera stessa del 2 Gennaio, Antonio Aiello ed il capitano Gimmelli elaborano un comunicato che sancisce la pace fatta tra squadra e società: da parte della società si esprime “stima e sostegno per la professionalità dimostrata dai calciatori ribadendo comunque il rispetto degli impegni presi nei confronti dei tesserati e da parte dei tesserati “fiducia nell’operato della società come finora dimostrato”. Il 3 Gennaio la squadra chiede ufficialmente “scusa alla città di Catanzaro ed a tutta la sua immensa tifoseria per la protesta” ed assicura “impegno, al di là di qualsiasi altra vicenda non tecnica, per vincere questo campionato”. 

 Il Catanzaro è in testa alla classifica di Seconda Divisione a pari punti con la Juve Stabia e ha due lunghezze di vantaggio sulla Cisco Roma. Ma le premesse al nuovo anno non sono certo le migliori. Al rientro in campo il Catanzaro di Auteri vince al Ceravolo in rimonta sul Cassino (2-1), con due prodezze di Longoni e Corapi.

E’ guerra aperta tra l’FC Catanzaro ed una parte della stampa locale. Il presidente Aiello, in relazione ad un articolo del quotidiano Calabria Ora su un imminente deferimento per inadempienze amministrative, replica che “ad oggi non ha ricevuto alcuna comunicazione da parte degli organi istituzionalmente competenti” e “intende manifestare la propria assoluta serenità in quanto, totalmente estranea ai fatti avventatamene ed enfaticamente esposti dal citato quotidiano bruzio”.

Pitino afferma con forza che il Catanzaro è in regola con gli adempimenti previsti dalla Lega. Rivendica anche che l’esposizione debitoria della società rispetto a gennaio dello scorso anno è notevolmente diminuita (quasi il 50%), così come il monte-stipendi (circa il 25%). Il presidente ed il DG il 14 Gennaio indicono una conferenza stampa per illustrare la situazione societaria. Aiello ringrazia le Istituzioni che lo stanno accompagnando e cala subito l’asso nella manica, svelando alcune linee del progetto che sta approntando con il presidente della CCIAA di Catanzaro, Paolo Abramo. Questo progetto prevedrebbe il supporto triennale alla società da parte di un gruppo di imprenditori per poter lavorare, sin da subito, al raggiungimento della categoria superiore che rimane l’obiettivo di fine stagione.

Ma se a distanza di poche ore Paolo Abramo smentisce categoricamente “di essere a capo di una cordata di imprenditori, sia come rappresentante istituzionale della Camera di Commercio, sia come semplice cittadino“, sembra oramai palese che qualcosa non quadri. Lo stesso Abramo afferma “non sono insensibile alle vicende del Catanzaro, ma il mio è stato un parere puramente tecnico”.

La squadra soffre ma riesce a battere il Manfredonia (2-1) con una doppietta del bomber Mosciaro. Nel pantano di Barcellona, contro un’Igea Virtus fanalino di coda destinato ad una retrocessione ormai scritta, il Catanzaro non riesce ad andare oltre l’1-1 (rete di Corapi), regalandosi la beffa del pareggio nei minuti finali. Ma al Ceravolo non c’è scampo per nessuno, ed anche il Noicattaro viene spazzato via (2-0) da una doppietta di Montella. Il Catanzaro chiude il mese di Gennaio in vetta alla graduatoria.

I giallorossi hanno bisogno di adeguati puntelli alla rosa per il rush finale di campionato. Lo staff tecnico, sulla base del budget a disposizione, individua tali puntelli nei centrocampisti Donati e Orosz dall’Arezzo, il portiere De Vona dalla Pro Patria ed il terzino valdostano Berger dalla Canavese. Qualcuno storce il naso per la qualità degli innesti, ma mister Auteri è fiducioso del valore del gruppo.

Cardascio, Sorrentino e Max Caputo rescindono. Il fantasista campano, che in un anno e mezzo ha realizzato 18 gol,  lascia i giallorossi per accasarsi a parametro zero dai rivali della Cisco Roma, una delle principali contendenti al salto di categoria. Le avversarie si rafforzano tutte pesantemente, in primis Juve Stabia, Gela e la stessa Cisco Roma.

Sembra di rivedere lo stesso film della passata stagione: per i dettagli chiedere a Nicola Provenza.

 

FEBBRAIO

Il Catanzaro è un po’ come la sora Camilla, tutti la vogliono e nessuno la piglia. Anche Franco Sia ed Antonio Riccelli, due signori chiamati in causa dalla stampa locale come possibili acquirenti del Catanzaro Calcio, emanano una smentita ufficiale: “Nei giorni scorsi abbiamo elargito un contributo all’Fc Catanzaro finalizzato ad una sponsorizzazione, pertanto restano infondate notizie di natura diversa come riportato da alcuni organi di stampa”.

Nel frattempo, nel corso di un’intervista il DG Pitino ammette il mancato pagamento, entro fine gennaio, di alcuni contributi, anticipando l’arrivo dell’ennesimo deferimento post-Lodo ai danni del Catanzaro. Apprezzabile il candore con cui la società lo annuncia (viste le imbarazzanti menzogne delle ultime gestioni), discutibile il tentativo di normalizzazione della vicenda.

La tifoseria organizzata dice “Basta” in un comunicato a firma 1929, cifra che non sta ad identificare il progressivo delle idiozie sentite dall’inizio dell’anno. Viene chiesto “uno scatto d’orgoglio alle Istituzioni (Comune, Provincia e CCIAA) che a luglio collaborarono per la sopravvivenza di questa società, ma non per questo possono ora abbandonarla senza chiedersi che fine abbia fatto quel progetto di risanamento economico prospettato da Aiello ma che trova mille difficoltà per i debiti contratti e mai saldati ma che ancora oggi rimane “per onore” in società senza ritegno e soprattutto senza onorare i propri impegni”.

In seguito alle lamentele di Mister Auteri, la Vecchia Guardia sfiducia l’assessore Gatto per la scarsa disponibilità da parte dell’amministrazione comunale per la concessione dei campi d’allenamento: “il dott. Gatto ha dimostrato scarsa attenzione nei confronti del Catanzaro calcio, pur sempre primo in classifica, e, soprattutto, assoluta inadeguatezza a ricoprire la posizione di assessore allo sport”.

Nel giorno di San Valentino i giallorossi espugnano il campo del Vico Equense (1-2), andando a rete col solito Longoni e con un’inzuccata di Di Maio. I campani sprecano un rigore calciandolo sul palo: sembra essere l’annata giusta.

La Juve Stabia si presenta allo scontro diretto di Castellammare in ottima forma, a soli tre punti di distacco dai giallorossi. Il Catanzaro gioca bene ma perde 1-0 su un tiro da trenta metri, per una sciagurata respinta di Vono sui piedi di Ottobre. La Juve Stabia brutta, scorbutica e concreta ha i connotati delle squadre che vincono i campionati. Gioca male, soffre, vacilla ma non cade a tappeto. Può contare sul contributo effettivo di 15/16 giocatori di livello assoluto, a differenza dei giallorossi che pagano la carenza di alternative all’undici titolare.

Ultras 1973 e Vecchia Guardia invitano a sostenere i giallorossi nella delicata sfida contro la Vibonese. Il Blocco 1929 incontra il Presidente della Provincia Wanda Ferro, chiedendo che si dia seguito, con fatti concreti, all’interesse dimostrato da molti esponenti politici attraverso la costituzione di un tavolo che coinvolga le principali Istituzioni e gli imprenditori del capoluogo. L’obiettivo sarebbe quello di “favorire l’ ingresso di nuove figure imprenditoriali al fine di aiutare la squadra che ci rappresenta, per andare via definitivamente da questa categoria che umilia una città capoluogo ed una tifoseria mortificata dalla pochezza di tutti”.

Continua il braccio di ferro tra FC Catanzaro e Comune per la convenzione sull’affidamento trentennale dello stadio. Uno sconcertante comunicato dell’effeccì recita che la società “non provvederà più alla gestione diretta della struttura dell’impianto Nicola Ceravolo riconsegnandola così, nelle mani dell’Amministrazione Comunale, proprietaria dell’impianto. Tale decisione si rende doverosa per i gravosi impegni necessari al mantenimento dell’impianto… Tuttavia la società è disponibile per discutere se vi sono le condizioni per usufruire all’impianto, solo ed esclusivamente attraverso il pagamento di un ticket di affitto, lasciando al Comune la gestione e la manutenzione dell’impianto”.

I giallorossi superano la Vibonese al Ceravolo (2-0), con reti di Corapi e Mosciaro su rigore. Torniamo solitari in vetta per la concomitante sconfitta della Juve Stabia al Flaminio.

Il Catanzaro è un animale ferito, logorato dalle vicende societarie, ma tutt’altro che finito.

 

MARZO

La Giunta Comunale di Catanzaro approva lo schema di convenzione per l’affidamento ventennale del “Ceravolo” e del campo B al FC Catanzaro, oltre al contributo di 84.000 euro annuali per la gestione e manutenzione ordinaria dell’impianto. Lo schema di convenzione dovrà passare naturalmente al vaglio del Consiglio Comunale per l’approvazione.

La Giunta, inoltre, si impegna a verificare la copertura finanziaria per aggiungere al Bilancio 2010 un’ulteriore stanziamento di 50.000 euro da aggiungere alla sponsorizzazione di 200.000 euro, erogata a inizio anno per la stagione in corso. Un contributo aggiuntivo in virtù degli ottimi risultati conseguiti finora e dell’obiettivo finale che il Catanzaro vuole centrare. La Provincia di Catanzaro, sempre nel mese di Marzo, eroga un contributo di circa 75 mila euro a favore dell’Fc Catanzaro.

Nel corso di una conferenza stampa, Paolo Abramo annuncia l’erogazione di un contributo alla società come incentivo alla squadra per i risultati conseguiti e in vista di questo finale di campionato, con un obiettivo chiaro da raggiungere. Non svela la cifra del contributo da ritenere, al momento, una tantum, ma dichiara che il suo interesse per la squadra proseguirà nel corso del tempo. Pitino, Auteri e capitan Gimmelli chiamano a raccolta l’intera comunità catanzarese: è necessario che tutti si stringano intorno alla squadra in questo momento delicato della stagione.

La trasferta di Barletta è una disfatta, il Catanzaro perde 2-1 (Longoni) e viene nuovamente raggiunto in testa alla classifica dalla Juve Stabia. La domenica successiva l’Isola Liri viene travolto al Ceravolo (3-0), con reti di Montella, Mosciaro e Di Maio.


A distanza di pochi giorni dai toni ottimistici della conferenza stampa dell’incentivo-apripista di Abramo, Aiello tira giù la maschera sulla reale situazione di crisi finanziaria dell’effeccì: “Posso andare avanti fino a giugno, ma serve l’aiuto di imprenditori e istituzioni”. Alla presenza anche del socio di minoranza Soluri, il Presidente del Collegio Sindacale Muraca parla di una cifra di 700.000 euro da versare entro aprile, per consentire l’iscrizione al prossimo campionato e garantire la gestione corrente per quanto riguarda la stagione in corso. In sostanza, tale somma servirebbe a ripianare le perdite, pagare i contributi evasi e gli emolumenti dei calciatori.

Aiello è a un bivio: continuare a investire nel Catanzaro o farsi da parte, mettendo a disposizione le sue quote per eventuali imprenditori interessati. Una via di mezzo non esiste: impegno o disimpegno. Nel frattempo l’attesa di altri contributi esterni indebolisce la società agli occhi di tutti gli interlocutori, calciatori compresi.

A Scafati arriva la terza sconfitta consecutiva in trasferta (2-0) e l’undici di Auteri abbandona definitivamente il primato in classifica a favore della Juve Stabia.

Ci pensa il socio Catalano a spegnere il fuoco delle polemiche relative alla crisi finanziaria, affermando che “la ricapitalizzazione prevista per la data del 4 aprile è già compiuta al 90%” e non esclude in un prossimo futuro un suo impegno maggiore per quanto attiene le quote attualmente possedute. Lo stesso socio nel corso di un’intervista anticipa che a breve sarà il presidente Aiello a comunicare l’esito di alcune trattative (in fase avanzata) che potrebbero riguardare l’ingresso di nuovi soci, i quali “potenzieranno in modo concreto la compagine societaria che sta già programmando la prossima stagione”.

Ed ecco che strani movimenti ondulatori e sussultori investono i tre colli, partono dal sottosuolo e si propagano per le vie delle città. Si avvicina l’appuntamento delle elezioni amministrative regionali e qualcuno pensa che, nel caos della gestione Aiello,  ci siano tutte le condizioni per rivedere l’interpretazione della storia recente del calcio catanzarese. E magari, di riffa o di raffa, organizzare un ritorno coi fuochi d’artificio, tanto clamoroso quanto lucidamente crudele.

Francesco Guerrieri

(1 – continua)

3 – APOTEOSI

Autore

Redazione

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