C1/B: domenica si gioca l’11ª giornata

La presentazione di Danilo Colacino

Lo avevamo scritto sette giorni fa che le gerarchie del girone meridionale di serie C1 probabilmente sarebbero state diverse al termine degli incontri validi per decima giornata d’andata e così è stato. Certo, in termini di distanze cambia poco, poiché c’è ancora un numero consistente di squadre racchiuse nel “fazzoletto” di soli cinque punti ma alcune indicazioni importanti cominciano ad emergere. A tal proposito pensiamo sia doveroso sottolineare l’exploit del Catanzaro che ha superato a domicilio un Giulianova di grande spessore, dimostrando di avere le carte in regola per puntare davvero in alto. Purtroppo è ancora presto per giudicarlo un esame di laurea, come ha detto Piero Braglia comunque resta sempre un grosso propellente per le legittime ambizioni dell’ambiente. Analogo discorso va fatto riguardo al Benevento che se dovesse trovare una certa continuità di risultati, con il potenziale tecnico che si ritrova, potrebbe proporsi ad occupare stabilmente una posizione di vertice. E proprio con l’incontro tra i sanniti ed il Chieti, tra l’altro in posticipo, comincia il programma dell’undicesimo turno. Sarà un match in cui i padroni di casa faranno di tutto per vincere ed inserirsi ai primi posti anche se gli abruzzesi, rinfrancati dalla convincente vittoria con il Martina, non saranno assolutamente disposti ad uscire a mani vuote dal “Santa Colomba” e ripiombare in zona play-out. Subito dopo si passa alla sfida tra Catanzaro e L’Aquila. Sulla carta sembrerebbe un successo scontato e vista la disparità dei valori si è indotti a valutarlo quasi come una sorta di allenamento. Ebbene, speriamo che il recente passato abbia finalmente insegnato ai meravigliosi supporter giallorossi di non considerare vinta nessuna partita prima di averla disputata. Schiuma rabbia invece la Sambenedettese, affetta dalla sindrome del “Riviera delle Palme”, dove la truppa di Trillini offre puntualmente il fianco agli avversari di turno e che quindi impiegherà tutte le risorse di cui dispone per cancellare quest’ennesima cocente delusione. Tuttavia, non avrà un compito facile nel derby con una Fermana molto meno arrendevole di quella vista al “Nicola Ceravolo” e che, intanto, si è sbarazzata di un Teramo ancora in crisi d’identità. Due grandi piazze a confronto in uno “Zaccheria” sicuramente gremito, per assistere al match tra Foggia e Taranto, dove si affronteranno le due pugliesi più blasonate, accomunate dalla voglia di tornare nel calcio che conta e da una “infinita” crisi societaria. Chi dovesse spuntarla potrebbe dare un senso diverso alla propria stagione. Il Lanciano cercherà di sfruttare l’impegno interno per rifarsi della pesante battuta d’arresto subita in Calabria ad opera dei pitagorici. Dovrà superare, però, una Vis Pesaro che finora è stata l’autentica rivelazione del torneo e decisa a mettere i bastoni tra le ruote pure all’agguerrita compagine guidata da Rosolino Puccica. Passato e presente al cospetto in Martina–Crotone. Infatti, sulla panchina dei locali siederà il tecnico Gaetano Auteri fresco ex che ha interrotto bruscamente il suo rapporto professionale con i rossoblu appena sei mesi or sono. Ad ogni modo, il motivo che lo rende un confronto particolarmente interessante ed aperto a qualsiasi pronostico è da ricercarsi altrove. Precisamente nell’importanza dei tre punti in palio, “ossigeno puro” per due compagini che malgrado sembrino ben attrezzate sono ancora confinate ai margini dei quartieri nobili della classifica. Reduci da due debacle, Sora e Giulianova dovranno necessariamente affrontarsi a viso aperto. Per i rispettivi obiettivi, tra l’altro diametralmente opposti, serve una vittoria. Ragion per cui dovrebbe essere un confronto non condizionato da eccessivi tatticismi. Favoriti d’obbligo sono gli abruzzesi ma il campo è pronto a smentirci. Sul Teramo c’è poco da commentare. A leggere i nomi della formazione di Luciano Zecchini pare incredibile vederla relegata al quart’ultimo posto occupato in “condominio” con il Taranto. Ma la realtà è questa e per riprendersi bisognerà fermare la corsa di un Acireale che riesce sempre ad esaltarsi nelle gare lontano dalla Sicilia. Per ultimo resta da parlare del testa-coda tra Viterbese e Paternò. In merito il nostro giudizio tecnico sarebbe palesemente inficiato dalla fede giallorossa e perciò ci limitiamo ad auspicare uno sgambetto degli etnei ai danni della capolista. A quel punto, magari…

Danilo Colacino

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Redazione

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