Intervistiamo

Comunicati politici e associazioni

Nota di SEL, sezione Catanzaro Marina

”La due giorni referendaria appena trascorsa ha mostrato una straordinaria partecipazione che indica la vitalità democratica di un Paese che con forza prova a superare l’era del berlusconismo sfrenato e sfrontato. Ma l’esito di questa campagna elettorale bella, partecipata, tra la gente è anche una importante vittoria politica. L’Italia ha preso una posizione chiara su questioni che hanno visto le forze di sinistra in larga minoranza nel corso del tempo’. Così si legge in una nota del Circolo SEL Catanzaro Lido. ”Il popolo italiano ha scelto il bene comune, dicendo no al liberalismo sfrenato delle privatizzazioni – prosegue la nota -,e dimostrando che non è disposto a sacrificare la collettività per il lucro, il profitto, l’avido denaro. Milioni di italiani hanno rigettato al mittente norme che ruotavano intorno al profitto sconsiderato, scegliendo il bene comune. Questa la via da seguire. Ed a quegli analisti che sostengono che le scelte del popolo sono state anti-economiche abrogando le norme relative all’acqua ed al nucleare, ribadiamo che il popolo è sovrano. Ed il popolo ha scelto di rigettare la logica del profitto ad ogni costo prediligendo il senso di bene comune, scegliendo l’acqua pubblica, proteggendo ambiente e territorio. Il dato di partecipazione, nonostante la disinformazione, gli inviti istituzionali e del servizio pubblico televisivo ad andare al mare, la sfiducia nell’autodeterminazione del popolo supera ogni nostra più rosea previsione. Questo fantastico risultato ci convince infatti dell’idea che gli strumenti della democrazia, quando sono costruiti secondo l’ispirazione del costituzionalismo democratico, sono in grado di accogliere le istanze popolari, ristabilendo, a un livello più avanzato, il rapporto tra rappresentanti e rappresentati, tra popolo e istituzioni’. 
”Anche a Catanzaro, nonostante il neosindaco Traversa, eletto solo 15 giorni fa con un ampio consenso, abbia affermato pubblicamente la sua ”diserzione’ al voto – continua la nota -, la Città capoluogo di regione con il suo dato, di poco al di sotto della media nazionale, ha innalzato la media regionale, portando, insieme a Cosenza, la Calabria al di sopra dello scoglio del 50%.Segno tangibile che quando il voto è libero, quando non c’è in ballo il parente, l’amico o il compare, la cittadinanza sa esprimersi con grande fermezza su tematiche che tirano in ballo il vissuto presente e le prospettive future dei propri figli. Anche i catanzaresi hanno saputo rigettare la logica affarista, il senso di bene comune ha prevalso sullo sfrenato liberalismo del profitto ad ogni costo. Merito per l’importante traguardo raggiunto nella nostra città, benoltre le speranze dei più ottimisti, va sicuramente dato a tutti coloro che si sono prodigati in questo ultimo periodo ad attività di sensibilizzazione, di informazione. Partiti, organizzazioni sindacali, hanno sostenuto ed affiancato l’attività dei vari Comitati Referendari, cui va il merito di aver svolto una capillare attività informativa sul territorio, senza la quale, probabilmente, questo risultato non sarebbe stato raggiunto. È quindi la vittoria del popolo, la vittoria della gente, la vittoria del ritorno alla politica di piazza, alla politica della partecipazione e del coinvolgimento, di quella politica che partendo dal basso sa determinare scelte importanti per il nostro paese. Il NO al nucleare, non è solo, infatti, un no ad una legge dello stato che prevedeva l’installazione di centrali nucleari in Italia. Votando SI, abrogando quella legge, i cittadini italiani hanno indicato la loro chiara e limpida idea di sviluppo in materia di energia. Le energie rinnovabili sono la strada indicata dal popolo. Energie pulite che come Sinistra Ecologia e Libertà sosteniamo con forza nei nostri programmi, e che abbiamo saputo trasformare concretamente in piani di sviluppo energetico laddove abbiamo amministrato o governiamo’.

Nota del Coisp

“L’ultima vergogna perpetrata alle spalle dei Poliziotti italiani si è consumata. Dopo i tagli alle risorse economiche, ai beni di consumo necessari come la benzina ecco che arriva, in barba a tutte le leggi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro l’ulteriore mannaia, nelle Questure, come in quella di Catanzaro, le pulizie non saranno più garantite.” – Lo annuncia la Segreteria Provinciale catanzarese del Coisp – il Sindacato Indipendente di Polizia -, questo in applicazione di una circolare del Ministero dell’Interno, che ha ridotto pesantemente i turni di pulizia negli Uffici di Polizia. “Una recente disposizione ministeriale – dice il Coisp di Catanzaro – prevede che «spazzatura e lavaggio delle camere di sicurezza, ufficio volanti, uffici denunce, androne ingresso principale e ufficio stranieri» vengono fatte solo quattro giorni a settimana anziché dal lunedì al sabato; «pulizia e disinfezione dei servizi igienici» tre giorni a settimana anziché dal lunedì al venerdì; «vuotatura cestini» una volta a settimana; lavaggio degli uffici e degli archivi una volta ogni nove giorni; «pulizia dei vetri delle finestre» due volte l’anno. Questi sono alcuni degli esempi che sono adottati da qualche mese anche nella Questura di Catanzaro, poiché le circolari più o meno si equivalgono per tutte le Questure. Non è certo colpa dei singoli dirigenti o dal vertice della Questura, – specifica il Coisp catanzarese – è una decisione calata dall’alto, da chi evidentemente preferisce continuare solo con annunci o con spot elettorali ad esprimere la sua vicinanza agli Operatori di Polizia, oppure magari spendendo tanti soldi per Feste della Polizia piuttosto che mantenere dei livelli minimi di decoro negli uffici. A questo punto resta da capire se in passato è stato sprecato del denaro pubblico pagando appalti inutili per un eccesso di pulizia o, invece, quegli appalti erano giusti ma allora adesso siamo ben al di sotto dei livelli minimi garantiti di igiene pubblica. Qualcuno ci deve dare una risposta. Cosa dovremmo dire ora, come commentare un tale abbrutimento del rapporto che questo Governo intende avere con le Forze di Polizia confondendo la parola Servitori con camerieri, lavoro che merita il massimo rispetto sia chiaro, ma che è altra cosa rispetto a quello che sono chiamati a fare i Poliziotti. Che fiducia dovremmo avere se le risposte che chiediamo sono queste? E a chi pensa che la questione delle pulizie sia banale, rispondiamo che in Italia esistono leggi che tutelano la salubrità dei luoghi di lavoro, leggi che valgono per tutti ma a quanto pare non per gli appartenenti alla Polizia di Stato. Siamo indignati, offesi, ma non arresi – conclude la Segreteria Provinciale del Coisp di Catanzaro – e continueremo ad urlare a gran voce, anche dalla nostra provincia, che questo Governo ci ha pugnalato alle spalle!”.

 

Nota del Movimento  Catanzaro Marina.Si affronti con decisione l’emergenza scolastica delle scuole di Marina.

La Giunta comunale è stata varata ed augurando agli Assessori alla Pubblica Istruzione Stefania Lo Giudice e a quello ai Lavori Pubblici Giuseppe Calabretta con delega all’edilizia scolastica un buon lavoro, chiediamo fin da subito atteso che le scuole la ristrutturazione ed il miglioramento del patrimonio scolastico sono stati inseriti quali priorità nel programma del nuovo sindaco Michele Traversa, di affrontare l’emergenza scolastica ed in particolare quella delle scuole di Catanzaro Marina, continuando altresì nel mettere in cantiere quelle opere già programmate dalla precedente amministrazione. Così l’inizio della nota di Massimo Gualtieri del Movimento Civico Catanzaro Marina. E’ notorio che presso la scuola elementare di Casciolino del VI° Circolo Didattico chiusa dal mese di Novembre 2009 sono in corso i lavori di ristrutturazione mentre ad oggi nessun lavoro è iniziato presso la Scuola Elementare di Via Magna Grecia del X° Circolo Didattico, chiusa da alcuni mesi per gravi carenze strutturali. Chiediamo oltre che al Sindaco, ai due assessori di svolgere un’opera sinergica verificare lo stato dell’arte nella prima scuola, spingendo al massimo per il completamento dei lavori posto che il nuovo anno scolastico sarà in un battibaleno alle porte e di adoperarsi velocemente affinchè per la seconda, sfruttando le risorse della rimodulazione del contratto di quartiere, siano avviate le procedure per l’appalto dei lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza compresa la ristrutturazione della indecente palestra. Al contempo quale cittadino che quotidianamente vive il territorio cercando di collaborare costruttivamente con l’amministrazione comunale per la soluzione dei problemi della collettività marinota e anche quale componente del comitato scuole VI° circolo, chiedo sommessamente che venga proseguita la programmazione di quelle ulteriori opere che avevamo richiesto e suggerito, con un dossier fatto di relazioni scritte accompagnate da foto a suo tempo protocollato nel Novembre 2009, e che il precedente assessore alla Pubblica Istruzione Danilo Gatto che per correttezza politica occorre ringraziare relativamente all’impegno messo in campo e per l’ascolto concessoci, aveva fatto proprio e ha iniziato a realizzare. Mi riferisco per il Plesso Porto di Via Caprera in particolare ai lavori che vanno dalla sopraelevazione, che consta di altre sei aule di cui esiste già delibera che va soltanto rimodulata, opera che si era pensato di finanziare con la cassa depositi e prestiti e al completamento dell’intero piazzale (con annessa realizzazione del nuovo sistema fognario atteso che quello esistente è insufficiente) già previsto con il piano triennale delle opere pubbliche ed alla creazione della tanto agognata palestra che anche le società sportive potranno usare e della sala mensa per la scuola elementare, mentre per il Plesso Casciolino alla completa ristrutturazione dei locali di Via Crotone (ex asilo) attualmente occupati dal 118 da destinare esclusivamente alla scuola materna – infanzia alla creazione dello lo spazio mensa, nonché a tutte quelle opere di cui ha bisogno il Plesso Murano in particolare la riqualificazione dell’intera area esterna compreso il campetto da basket, la mensa per i ragazzi delle elementari, la ristrutturazione della fatiscente palestra e la risoluzione della mai risolta problematica della risalita di umidità a piano terra, complice come ben sanno i tecnici comunali il sistema fognario da rifare interamente. Siamo sicuri che gli assessori citati metteranno un forte impegno realizzando le opere richieste una volta reperite le risorse finanziarie nel volgere di un periodo medio.

 

Nota ASP

E’ rivolto agli operatori del Dipartimento di cure primarie e dei tre distretti dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, il corso di formazione che ha per argomento “Reti sociali e servizi distrettuali: strategie di empowerment di comunità”, pianificato dall’unità operativa Formazione e qualità, diretta dalla dr.ssa Clementina Fittante. 
L’obiettivo del corso, di cui sono previste due edizioni in giugno, martedì 14 e mercoledì 15 la prima, giovedì 16 e venerdì 17 la seconda, è diffondere una cultura ed esperienze concrete di un approccio alla promozione della salute che investa e coinvolga i diversi soggetti ed istituzioni presenti sul territorio di riferimento, dando evidenza a percorsi di welfare di comunità e di sussidiarietà. 
I programmi di promozione della salute hanno un maggior successo se sono integrati nella vita quotidiana delle comunità, basati sulle tradizioni locali e condotti da membri della comunità stessa. Le ricerche più aggiornate attestano che la costruzione del benessere dei cittadini passa attraverso la gestione dei determinanti di salute e quindi da un diverso modo di realizzare un’efficace politica di promozione della salute. Da qui la necessità di valorizzare le comunità come risorse, attingendo dai loro capitali. Un’azione integrata da portare avanti con il coinvolgimento di amministratori locali, volontari, operatori scolastici, associazioni sportive e altri attori del territorio, per un’azione partecipata sul cambiamento sociale e sui bisogni di salute prevalenti. 
Il programma del corso tiene conto del nuovo assetto organizzativo dell’Asp di Catanzaro, in particolare della nuova strutturazione con l’inserimento nell’atto funzionale aziendale del Dipartimento di cure primarie, che ha il compito di favorire condizioni di omogeneità nell’offerta di servizi a livello distrettuale e supporto nell’analisi del bisogno socio-sanitario. Garantisce le azioni necessarie allo sviluppo dei percorsi assistenziali omogenei su tutto il territorio aziendale nonché le azioni per sostenere lo sviluppo dei professionisti operanti a livello territoriale e, per quanto attiene all’integrazione tra territorio ed ospedale, dei professionisti operanti nelle strutture ospedaliere.

 

Amnesty International, la maggiore comunità globale di difensori dei diritti umani che conta attualmente due milioni e ottocentomila soci, sostenitori e donatori, in più di 150 paesi, compie 50 anni. Fondata nel 1961 dall’avvocato inglese Peter Benenson cominciò il suo percorso associativo promuovendo, in maniera indipendente e imparziale, il rispetto dei diritti umani sanciti nella Dichiarazione universale del 1948 con lo scopo di prevenirne abusi e violazioni. Per tutti questi 50 anni molte campagne si sono susseguite, per i prigionieri dimenticati, contro la pena di morte, contro la violenza sulle donne e lo sfruttamento minorile, fino alla più attuale ”Io pretendo dignità’. Tante le azioni intraprese e tanti i risultati ottenuti. Centinaia di migliaia di persone hanno ritrovato la libertà o hanno avuto la vita salvata grazie a un appello. Basti pensare alle diverse norme internazionali, come il Protocollo opzionale dell’ONU sui bambini soldato o la Convenzione sulle sparizioni forzate, che hanno spinto l’ONU a impegnarsi per un Trattato che regoli il commercio di armi, per impedire che finiscano nelle mani di regimi che violano i diritti umani. Mentre paese dopo paese, il mondo decideva di porre fine alle esecuzioni capitali, Amnesty International è stata al centro della coalizione che ha convinto l’ONU ad approvare una moratoria globale sulla pena di morte. 
E proprio per rendere omaggio a questo mezzo secolo di operatività il laboratorio ”Teatro Studio’99’, diretto da Eugenio Conforto, ha scelto di celebrare i 50 anni dell’Organizzazione Internazionale per i Diritti Umani con uno spettacolo dal titolo ”Buon compleanno Amnesty’. La manifestazione avrà luogo Martedì 21 Giugno alle ore 18:00 presso il Complesso Monumentale del San Giovanni. Gli attori della compagnia, attraverso l’interpretazione di alcuni testi, ripercorreranno le tappe più significative del lavoro di Amnesty. Tra i principali autori citiamo l’attrice Franca Rame, il giornalista e sceneggiatore Claudio Fava e il fondatore dell’ONG italiana Emergency Gino Strada. Il pubblico catanzarese, così, avrà un’occasione unica di osservare da vicino quello che è stato l’evolversi di tematiche, tecniche e strumenti dell’opera condotta con zelo e passione dall’Associazione nel corso della sua lunga storia. Partecipare alla festa di Amnesty International significa infatti essere parte di un gruppo per il cambiamento del mondo con piccoli e grandi passi. Significa meditare ed informarsi; significa affrontare e conoscere la realtà che si cela dentro e fuori le nostre mura.

 

Nota ASP, ui nuovi locali di neurochirurgia

Un’opera che si inserisce in quella che e’ la politica dei fatti voluta dal governatore Scopelliti. Una struttura adeguata in un lasso di tempo breve e grazie ad un lavoro d’equipe”. Lo ha detto Elga Rizzo, commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera ”Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro, al momento di dare l’annuncio della presentazione dei nuovi locali che ospiteranno l’unita’ operativa di neurochirurgia del presidio “Pugliese”. Reparto che sarà trasferito, e ricollocato in ambienti completamente ristrutturato, in particolar modo riguardo la parte della semintensiva, nonché adeguato dal punto di vista impiantistico. Il tutto nel giro di due mesi. 

“La scelta compiuta dall’Azienda – spiega Rizzo – e’ stata quella di trasferire la neurochirurgia in uno spazio più ampio, in virtù della possibilità di adeguamento agli standard di sicurezza richiesti dalle normative vigenti ed in presenza dell’aumento del numero dei Drg chirurgici, utili per connotare meglio il target di un HUB di Il livello che partecipa al sistema regionale delle emergenze e che e’ sede di dipartimento di emergenza-urgenza. A ciò si aggiunge poi un motivo logistico come la migliore collocazione distributivo-funzionale all’interno del presidio, in virtù di collegamenti con il dipartimento dell’Emergenza-urgenza, con il blocco operatorio e con altri servizi di supporto”. Il rinnovato reparto, pertanto, e’ dotato di 14 posti letto in degenza ordinaria e DH con stanze di massimo due posti letto e con 4 posti letto in degenza semintensiva. “In questi ultimi anni – ha aggiunto il commissario straordinario dell’A.O. -, la Neurochirurgia del Pugliese-Ciaccio e’ cresciuta, incrementando progressivamente il numero e la qualità degli interventi chirurgici, l’attrazione extraprovinciale, la complessità delle patologie trattate e riducendo di pari passo la migrazione dei pazienti verso altre regioni. Fin dal gennaio 1993 il reparto e’ guidato dal dott. Claudio Ceccotti, che si avvale della qualificata collaborazione professionale della sua equipe. Nel recente passato, sono stati effettuati oltre 800 interventi chirurgici annui, di cui un discreto numero per casi provenienti da altre province con pazienti affetti da patologie complesse che hanno richiesto interventi di altissima specialità. Questi dati, senz’altro confortanti – conclude Rizzo – assumono maggiore rilievo se si considera che sono stati ottenuti in un momento storico non certo facile per la Sanità Italiana ed in particolare per quella calabrese. E’ doveroso, quindi, evidenziare l’abnegazione assoluta di tutte le figure professionali, da personale medico a quello infermieristico, che operano nella neurochirurgia dell’A.O. Pugliese-Ciaccio”.

Nota Idv
”Tutti a spasso sul carro dei vincitori’ è la laconica considerazione del Segretario Provinciale di Italia dei Valori Gianluca Silipo. Ad urne ormai chiuse e risultato acquisito sono incredibilmente tutti sopra e paradossalmente tutti vincenti. Esulta Fli che vede la sonora bocciatura del decreto che porta il nome del suo deputato Ronchi, esulta l’Udc artefice e sostenitore in tempi non sospetti dell’iniquo Legittimo Impedimento e dalle note ”passioni nucleariste’, esulta il ravveduto Pd che mette in moto la propria macchina organizzativa nel rush finale, smorza i toni persino il centro destra che invitava a non votare perché in fondo come dicono i vari Brunetta, Larussa & company ”non è politica la sconfitta e poi gli italiani erano ancora ”impressionati’ dai fatti del Giappone’. Ricordo allora i banchetti per la raccolta delle firme, soli, anzi cosa bellissima in provincia di Catanzaro, spesso spalla a spalla con cittadini dei Comitati. Italia dei Valori non sale su improvvisati carrozzoni, ma resta fedele a quell’idea che ha spinto tutti noi a prodigarsi nella raccolta delle firme, essere dalla parte dei cittadini. Sono i cittadini i veri vincitori, non i partiti, il grande vero merito di Italia dei Valori è stato quello di essere uno strumento nelle loro mani per raggiungere un obiettivo sentito e condiviso, come dimostrato dalle urne, dalla maggioranza degli Italiani. Le analisi del voto? La Provincia di Catanzaro raggiunge il quorum la città di Catanzaro anche, con ottime percentuali in tutte le realtà dove siamo presenti con consiglieri o circoli, punto. La vera considerazione politica ed importante è che la gente, i cittadini, hanno finalmente deciso di esercitare il proprio diritto all’autogoverno, non sono rimasti a casa non sono andati al mare come noti esponenti politici scelleratamente consigliavano ma hanno deciso di far sentire forte e chiara la loro voce. Ecco allora che si ripropone quel fenomeno, a politologi e politicanti incomprensibile, accaduto a Napoli, dove i cittadini al di la di partiti e politicanti danno credito e fiducia a persone e progetti nuovi, anzi a persone e progetti che poco a che fare hanno con i partiti. Questa è la nostra strada maestra e lo deve essere, senza ipocrisie, per tutto il centro sinistra L’ultima battuta è per dire a tutti gli iscritti di Italia dei Valori in provincia di Catanzaro che tanto si sono spesi per la campagna di sensibilizzazione al voto, a tutti i cittadini che sono andati a votare, ai Comitati per il SI esempio di una società sempre più attiva e consapevole, Grazie..
La presentazione del volume di Teodolinda Coltellaro Fatti d’Arte. Un percorso nel contemporaneo tra arte, società e territorio edito da Rubbettino è l’occasione per confrontarsi sulle prospettive dell’arte contemporanea in Calabria in un periodo particolarmente ricco di eventi. Proprio il mese scorso il MARCA ha annunciato il vincitore della prima borsa di studio internazionale per un giovane artista calabrese assegnata a Domenico Cordì a dimostrazione di una rinnovata sensibilità verso le giovani generazioni. Anche il contestato padiglione italiano alla Biennale di Venezia e l’edizione regionale della stessa kermesse sono stati motivo di un confronto animato che ha condotto taluni artisti affermati a rifiutare l’invito alla manifestazione lagunare. La Calabria contemporanea, insomma, appare estremamente vitale e gli artisti fanno sentire la loro voce in un contesto ricco di potenzialità. Così il dibattito intorno al libro di Teodolinda Coltellaro coinvolge il presidente della Provincia di Catanzaro Wanda Ferro, il direttore artistico del MARCA Alberto Fiz, il critico d’arte e scrittore Paolo Aita, gli artisti Cesare Berlingeri e Antonio Pujia Veneziano, oltre al designer e architetto Emilio Salvatore Leo. Si tratta di una conversazione a più voci, assai sfaccettata, necessaria per descrivere la realtà di una regione in trasformazione. Fatti d’Arte è un libro che s’interroga sul sistema dell’arte nel suo complesso partendo dalla realtà specifica del territorio dove l’autrice innesca un meccanismo intrigante coinvolgendo i protagonisti dell’arte calabrese di ieri e di oggi. Da Mimmo Rotella a Angelo Savelli, da Francesco Guerrieri a Lia Drei, da Giulio De Mitri a Cesare Berlingeri, da Antonio Violetta a Antonio Pujia Veneziano, da Emilio Salvatore Leo a Max Marra sino a Caterina Arcuri. 
”E’ lenticolare la visione di Teodolinda Coltellaro che non perde mai di vista la complessità del contesto in cui opera con tutte le sue potenzialità e le inevitabili contraddizioni. Questo è certamente un punto di forza del libro che recupera il senso profondo e orgoglioso dell’identità in un percorso dove l’autrice non si lascia sedurre dalla più comoda ma anonima globalizzazione.’, ha scritto Alberto Fiz nella prefazione. Fatti d’Arte vuole essere un documento in presa diretta che permette di evidenziare i tanti aspetti di una ricerca estetica assai più sfaccettata e stimolante di quanto superficialmente si pensi. ”Il volume’, spiega l’autrice, ”nasce dall’esigenza di proporre una dimensione più immediata e chiara del fare artistico dei nostri tempi, un modo nuovo e coinvolgente di attraversare le distese conoscitive dell’arte e le problematiche connesse alla creazione artistica, collegandole ad analisi critiche, a recensioni, a cronache di eventi, a interviste.’ In questo ambito vengono affrontati i fenomeni che hanno radicalmente modificato la visione dell’arte contemporanea in Calabria e il capitolo dedicato al rapporto tra arte e territorio è caratterizzato dall’analisi di Intersezioni, il grande progetto proposto al Parco di Scolacium che mette in relazione antico e moderno, ricerca plastica e archeologia. L’iniziativa, nata in chiave sperimentale nel 2005, è ormai un evento imprescindibile e già fervono i preparativi per la sesta edizione che s’inaugurerà nel mese di luglio.







Autore

Salvatore Ferragina

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