Non luogo a procedere per Agazio Loiero e altri

Il Giudice per le udienze preliminari di Catanzaro, Maria Rita Maiore, ha deciso oggi il “non luogo a procedere”, perché il fatto non sussiste, nell’inchiesta che vedeva indagati Antonio Saladino, diversi componenti delle due giunte regionali presiedute da Giuseppe Chiaravalloti e Agazio Loiero, tra cui lo stesso ex presidente di centrosinistra.

Il pubblico ministero Elio Romano aveva chiesto il rinvio a giudizio per Agazio Loiero, Mario Maiolo, Nicola Adamo, Sandro Principe, Francesco Sulla, Mario Pirillo, Doris Lo Moro, Giovanni Dima, Nino De Gaetano, Diego Tommasi, Demetrio Naccari Carlizzi, Luigi Incarnato, Domenico Cersosimo, Vincenzo Spaziante, Michelangelo Tripodi e Silvio Greco; per gli ex dirigenti regionali Franco Lucio Petramala, Domenico Carnevale, Marinella Marino, Michelina Ricca e Rocco Leonetti; per l’ex capo di gabinetto del presidente Chiaravalloti e attuale consigliere regionale Franco Morelli, per l’ex amministratore delegato della Sial Servizi Antonio Saladino e per l’ex dirigente del ministero del Lavoro Matilde Mancini.

Antonio Saladino era tra l’altro già stato assolto, per contestazione legate alla stessa vicenda, con la sentenza del 3 marzo 2010 del giudice delle indagini preliminari del processo Why Not.

Autore

Salvatore Ferragina

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