Catanzaro, un poker che vale 12 punti

Il nostro mini-inviato ci racconta la sfida di Domenica e le sue emozioni.

10-11-2003 E’ stata una domenica molto sofferta per la compagine di Braglia che, nonostante abbia rischiato la caduta tra le mura amiche ha ottenuto un poker portando i suoi punti in classifica a 23, a sole 12 lunghezze dalla salvezza matematica.
Dopo le brillanti prestazioni offerte al numeroso pubblico giallorosso contro Crotone, Fermana e Giulianova, non è stata altrettanto entusiasmante la prova degli uomini allenati da Pierino “la peste” quest’oggi, e dovendo affrontare una squadra in forte crisi societaria proveniente da 5 sconfitte consecutive di certo i tifosi giallorossi si aspettavano una vittoria tranquilla, con la testa rivolta per lo più in Lazio per l’incontro della capolista Viterbese contro il Paternò.
Ma, come si suol dire nel calcio il pallone è rotondo e tutto può succedere. Anche affrontando il più modesto degli avversari nessuno è da sottovalutare e quest’oggi vi è stata la prova. Ore 14:35 fischio d’inizio, tutti i pronostici erano per una vittoria tranquilla delle aquile contro la fanalina di coda abruzzese che però, non era per nulla disposta a tornare a casa a mani vuote.
All’inizio di partita (8′) il Catanzaro ha subito cercato di portare il risultato a suo favore, riuscendoci con il solito “Re” Giorgio Corona, il quale, dopo aver superato agevolmente mezza difesa avversaria, riesce a scavalcare anche il malcapitato portiere Greco depositando la palla in fondo al sacco per l’undicesima volta in questo campionato.
Ma L’Aquila non ha certo intenzione di perdere e dopo essersi ottenuto un calcio d’angolo all’undicesima, sulla conseguente battuta dalla bandierina rinvia corto Pastore mettendo la palla ai piedi dell’attaccante abruzzese Vidallè che di potenza batte un incolpevole Lafuenti.
E’ l’1-1 e i 20 tifosi aquilani gioiscono in curva est.
Ma il Catanzaro non ha certo intenzione di perdere colpi soprattutto se si ha di fronte una squadra che ha raccolto soltanto 2 punti in 10 giornate. Infatti prova in tutti i modi di riportarsi in vantaggio, ma deve vedersela con l’undici di Gentilini che riesce a difendersi come può senza subire gol e attuando bene la trappola del fuorigioco in cui sono caduti ripetutamente gli attaccanti giallorossi. Poco prima del riposo i giallorossi hanno un’occasione ghiotta per riportarsi in vantaggio, sempre ad opera di uno scatenato Corona che si procura una massima punizione sotto la curva ovest, ma l’estremo difensore aquilano respinge il rigore di Ferrigno. Si va al riposo sul punteggio di parità che accontentebbe gli abruzzesi, a contrario dei calabresi che cercano a tutti i costi di mantenere il passo della capolista.
Nella seconda frazione di gioco le aquile cercano in tutti i modi di realizzare la seconda segnatura che li riporterebbe in vantaggio. Ma le azioni da gol vengono tutte bloccate da una cinica e ostinata formazione aquilana e per risolvere la partita c’è bisogno del solito Giorgio Corona che non ci sta proprio ad uscire dal Ceravolo con un solo punto in sacca, lottando come un leone e costringendo L’Aquila alle maniere forti per la seconda volta. Corre il minuto 88, mancano 2 minuti, il sig. Braglia ha già effettuato tutte e 3 le sostituzioni sbilanciando la squadra verso l’attacco alla disperata ricerca del gol della vittoria. Sugli spalti sale la tensione alle stelle, una realizzazione significherebbe vittoria quasi certa, un errore significherebbe un blocco psicologico dal dischetto e un solo punto contro la fanalina di coda. Ma Biancone fa esplodere il Ceravolo realizzando la rete dagli 11 metri e dando al Catanzaro la quarta vittoria consecutiva rimanendo inchiodato a punto dalla vittoriosa Viterbese.
Questa squadra ha ancora una volta dimostrato di avere grande carattere e di crederci fino all’ultimo minuto e non è stato facile battere un L’Aquila cinico e convinto a portare a casa almeno un punto sfiorando il colpaccio in più di un’occasione (la più ghiotta al 75′ quando Dei spazzava maldestramente sulla traversa) e solo grazie ad un super Lafuenti la capitolazione interna è stata evitata. La difesa è stata sempre attenta, l’unica cosa che si potrebbe rimproverare sarebbe nell’occasione del pareggio di Vidallè.
A centrocampo è apparso un po’ in ombra Toledo Machado, come del resto nelle ultime partite. Per il resto Briano è stato il migliore in campo, motorino instancabile del controcampo, Dei ha confermato il suo ottimo momento di forma, mentre Alfieri e Ferrigno hanno svolto il loro dovere senza entusiasmare. In attacco si è contraddistinto il trascinatore di questo Catanzaro targato Braglia, il capo-cannoniere Giorgio Corona mentre sembra che si sia anche svegliato l’altra punta Biancone.
Continuando a giocare in modo sempre aggressivo senza lasciare spazi agli avversari e senza rilassarsi nemmeno un momento questo Catanzaro potrà fare molta strada, riuscendo a ripetere le prestazioni delle ultime giornate nessun avversario sarà in grado di fermare le aquile.
Avanti Aquile Avanti così Catanzaro!

Valerio Maria Cacciola (da Messina)

PS. un saluto particolare a FedelissimeAquile e Aquilotta85 “compagni di giornata” !

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