Intervistiamo

Traversa: «No a un consiglio comunale sulla sanità»

Scritto da Redazione
La richiesta era arrivata dal consigliere Mungo dopo una riunione sulla costruzione del nuovo ospedale a Palazzo Alemanni

Con una nota stampa diffusa nel pomeriggio il sindaco Michele Traversa ha risposto indirettamente alla lettera, che il consigliere Giampaolo Mungo aveva inviato al presidente del consiglio comunale Cardamone, per chiedere una seduta dedicata alla questione sanità. La richiesta di Mungo faceva seguito alla riunione operativa di lunedì mattina a Palazzo Alemanni, alla presenza del Governatore Scopelliti, per discutere della costruzione del nuovo ospedale di Catanzaro, della riorganizzazione della rete ospedaliera e dell’integrazione del nuovo ospedale con l’Università nell’ottica di una valorizzazione delle strutture del territorio. Secondo Mungo sarebbe necessario coinvolgere subito il consiglio comunale. Traversa, invece, ritiene di «avere la piena rappresentanza dell’ente in occasione delle riunioni operative organizzate dalla Regione».

Red

Di seguito le parole di Traversa:

«Il disegno della nuova sanità catanzarese, che non è rappresentata solamente dal nuovo ospedale a Germaneto, sarà doverosamente sottoposto all’attenzione del Consiglio comunale quando, ovviamente, tutti i tasselli del complesso quadro andranno al loro posto. E’ un lavoro delicato e difficile che sta vedendo impegnate tutte le strutture regionali. Il piano dovrà prevedere anche la riconversione del“Pugliese”, del “Ciaccio-De Lellis” e di Villa Bianca, nonché la creazione di alcune eccellenze di valenza regionale come l’oncologia e la cardiologia. La richiesta di convocazione di un Consiglio comunale sulla sanità e sul nuovo ospedale mi pare, al momento, poco utile e inopportuna, se non fuori luogo. Trattandosi di una fase interlocutoria, il sindaco partecipa alle riunioni operative promosse dalla Regione con le sue prerogative di rappresentanza dell’Ente e interprete degli interessi della Città. Il disegno di sanità pubblica che sta venendo fuori, anche sulla base delle indicazioni da me fornite, è tale da poter rendere Catanzaro realmente competitiva nello scenario sanitario regionale e ultraregionale.

L’integrazione che dovrà necessariamente realizzarsi nella Valle del Corace tra il campus medico universitario e il nuovo presidio ospedaliero creerà un polo sanitario che non avrà riscontri sul territorio regionale. Catanzaro diventerà, se tutti i programmi fileranno lisci, un centro di riferimento imprescindibile per tutti i cittadini calabresi e si porrà ambiziosamente come la Città della buona sanità. In questa ottica, non posso non ringraziare il presidente Scopelliti che ha voluto confermare, nel suo programma, il progetto del nuovo ospedale di Catanzaro avviato dall’amministrazione Loiero.

La delicatezza di questa fase, in cui vengono messi a punto dalla Regione gli aspetti più importanti del nuovo insediamento ospedaliero, impone pertanto atteggiamenti responsabili, evitando confusione di ruoli e di competenze. Non appena il quadro d’insieme della realizzazione dei quattro nuovi ospedali in Calabria sarà stato definito, il Consiglio comunale di Catanzaro avrà tutti gli elementi per una discussione utile e serena. Le fughe in avanti non servono, né si possono mettere in discussione questioni già abbondantemente definite come la localizzazione del nuovo ospedale a Germaneto, imposta sia dall’esigenza di integrazione con il campus medico dell’Università sia dall’impossibilità di recuperare il “Pugliese”, se non a costi proibitivi. Il nuovo assetto ospedaliero cittadino terrà conto, naturalmente, della necessità di salvaguardare e riconvertire i presidi “Pugliese” e “Ciaccio”, che dovranno servire una vasta fascia di popolazione, evitando la desertificazione della zona nord della città»

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