Confocommercio: alcuni soci vogliono chiarezza anche sull’Ente Bilaterale

Citato in Tribunale il presidente Pietro Tassone, i fondi dell’Ente Bilaterale nel mirino, minacciata la denuncia alla Procura della Repubblica 

Abbiamo già avviato, sia in sede associativa che in sede giudiziaria, nella nostra qualità di soci della Confcommercio, una tenace azione diretta a fare luce su ciò che avviene all’interno della Confcommercio di Catanzaro, trascinando il Presidente Pietro Tassone dinanzi al Tribunale in un giudizio di responsabilità. Vogliamo, tuttavia, fare anche luce sugli enti che sono direttamente collegati alla Confcommercio. Tra questi vi è l’Ente Bilaterale del Commercio e dei Servizi che è presieduto da Fernando Lobello (componente di giunta della Confcommercio) da circa un decennio. L’Ente Bilaterale è ente di grande rilievo che svolge numerose funzioni, tra cui, anche l’organizzazione e lo svolgimento di corsi di qualificazione e formazione professionale. Per lo svolgimento di tutte le funzioni tipiche l’ente bilaterale utilizza fondi di varia provenienza. Purtuttavia, i soci della Confcommercio, in assenza di alcuna assemblea, nulla sanno in ordine all’andamento economico/contabile dell’ente bilaterale e alle modalità con cui l’ente utilizza i fondi e alle finalità cui i fondi sono destinati. Per tale ragione, spinti unicamente da spirito associativo e dalla voglia di fare luce, con apposita istanza, già ritualmente comunicata, abbiamo chiesto al presidente dell’ente bilaterale, Fernando Lobello, e a tutte le altre componenti dell’ente (Confcommercio, Cgil, Cisl, Uil) di avere copia di tutta la documentazione economico/contabile (bilanci) relativa all’ente bilaterale e di tutta la documentazione da cui si possano evince i corsi di formazione svolti e i fondi utilizzati, nonché la documentazione relativa alle attività svolte dalle varie commissioni, esistenti in seno al detto ente, tra cui quella per la risoluzione delle controversie di lavoro. Tanto abbiamo chiesto al fine di verificare, nella nostra qualità di soci della Confcommercio, se la gestione dell’ente bilaterale sia uniformata alle norme di legge (con l’approvazione tempestiva dei bilanci) e senza omissioni e soprusi. Avvertendo, tuttavia, che qualora dalle carte richieste si possano evincere discordanze economico/contabili e omissioni e inadempimenti, anche in merito all’utilizzo dei fondi, ricorreremo alla Procura della Repubblica affinchè siano gli organi a ciò preposti a fare gli accertamenti e le necessarie verifiche e a trarre le conseguenti conclusioni nei confronti di tutti coloro che saranno ritenuti, per effetto dei loro ruoli in seno all’ente bilaterale, omissivi ed inadempienti.

Autore

Salvatore Ferragina

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