Rassegna stampa

Caterino lancia il Catanzaro

L’esterno sinistro, tra i migliori con la Sambenedettese, fa un pieno di fiducia

«Un punto che va accettato: ora battiamo il Taranto»

da Il Quotidiano

CATANZARO ­ Un punto guadagnato, o due persi? C’è ora chi, a partita giocata e ampiamente dominata, ha la testa occupata da quest’interrogativo. Non ha mica tutti i torti. A pensarci bene, il Catanzaro deve mangiarsi le mani per non essere riuscito a centrare quella maledetta porta marchigiana. Almeno otto occasioni per andare in vantaggio, un palo, una traversa, e la possibilità di correre con un uomo in più per due terzi della gara.
Sembra il tabellino che ti aspetti contro il fanalino di coda. Invece, rappresenta in cifre la trasferta più insidiosa su 12 giornate, contro la squadra favorita alla promozione per numerosi addetti ai lavori (la penseranno ancora così?). Contro gente di serie A che vuole ripartire alla grande dopo un avvio stentato, e invece si ritrova a dover fare i conti con la forza di Alfieri e compagni. Bravi a scendere in campo senza timori e senza presunzione.
Peccato per quelle occasioni fallite, per quel boato di gioia rimasto in gola a circa mille sostenitori arrivati da tutta Italia. Non si può vincere sempre. Meglio allora mettere in tasca il quinto risultato utile consecutivo, anche se sta alla voce pareggi. Perché tra quel punto guadagnato e i due persi, in quell’interrogativo un tantino esigente, a ben guardare, ci stanno tante certezze. Su tutte, quella che mostra un Catanzaro capace di giocarsela con chiunque, in casa e fuori, senza prestare ascolto ai dati forniti dalla carta. Difende con ordine, attacca e fa male, distrugge e crea: una prima della classe vestita da matricola. La squadra di Braglia, nelle Marche, poteva conquistare i tre punti e nessuno si sarebbe preso il lusso di trovare un difetto. Ciò deve far sorridere, più che rimbrottare, anche quando avrebbe meritato molto di più.

UNA FRECCIA GIALLOROSSA. Tra i migliori, specie nella ripresa, quando la fascia sinistra sembrava di sua proprietà. «Quando siamo usciti dal campo ­ ricorda Caterino ­ abbiamo pensato tutti alle occasioni fallite, e che il pareggio ci andava più che stretto. A mente fredda, penso che questo risultato vada accettato di buon grado, perché dà continuità al nostro cammino. Contro una buona Samb, abbiamo mostrato d’essere una squadra coriacea che non teme nessuno».
In parità, il Catanzaro ha pure giocato meglio. «Abbiamo fatto la nostra gara dall’inizio, con la mentalità giusta. Nella ripresa loro hanno solo cercato il pareggio, si sono chiusi spazzando palloni e ci sono riusciti. C’è da rammaricarsi, ma visto il modo in cui abbiamo vinto con L’Aquila viene da pensare che a San Benedetto tutto si sia compensato».
Per Caterino, il campionato sarà tutto così: partite delicate e da giocare sempre con la stessa mentalità. «Dopo che abbiamo battuto la Fermana 3-0, c’era chi diceva che avevamo battuto una squadretta. Poi loro hanno vinto due partite di fila, ottenuto un pari, vinto a Taranto. Questo torneo è così, tutto da giocare. Proprio con il Taranto bisogna proseguire su questa strada, e sono sicuro che giocando come sappiamo arriverà un’altra vittoria».
Con un Caterino in più nel motore. Le ultime gare, infatti, lo segnalano in crescita. «Giocando migliori la condizione. A San Benedetto, quando sono uscito dal campo, ero stremato ma contento, perché se sei stanco vuol dire che stai bene».

IL MARTINA DI SERA. E’ ufficiale, anche se la notizia circola da un po’. La gara con i pugliesi slitta a lunedì 15 dicembre, ore 20,30, per volere di Raisat e Lega di serie C. Sorteggio a parte, sembra proprio che i giallorossi garantiscano un’audience da calcio criptato.

Ivan Montesano

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