Bar Mangialavori

Tutto il Ceravolo capisce… e applaude

Il Catanzaro frena contro il Taranto, ma resta a tre lunghezze dalla vetta.

Un pareggio che lascia molto amaro in bocca quello ottenuto ieri dal Catanzaro contro il Taranto. Un’amarezza che paradossalmente si tinge dei dolci colori della maturità. Una saggezza, quella del Popolo giallorosso, che fa ben sperare per le future fortune del Catanzaro.

Diciamo subito che se le occasioni propizie scaturite dalle molteplici azioni da gol giallorosse, fossero finite alle spalle di Di Bitonto, staremmo qui a esaltare una nuova vittoria del Catanzaro, una nuova doppietta di Giorgio Corona o ad applaudire per il primo gol su azione di Biancone.
Ma il calcio, come la vita, ha bisogno di riscontri chiari e ben visibili per la molteplicità di “S. Tommaso” che popolano il pianeta. Ma, purtroppo, per Lafuenti e compagni non è stato così.

Ma torniamo alla gara di ieri. Ceravolo come al solito gremito di tifosi (ottomila) e Taranto con al seguito circa quaranta unità.
I pugliesi si sono presentati con un 4-2-3-1 iniziale, che nel corso della gara si è tramutato in un netto 5-4-1, nel quale ha spiccato un’ottima coppia difensiva (Di Meo-Braca) che ha dato parecchio filo da torcere a Corona respingendo tutti i traversoni e proponendosi spesso in attacco per cercare di sfruttare la notevole stazza fisica. Un Alfieri (sostituito da Zappella dall’inizio del secondo tempo) al di sotto delle proprie possibilità per un infortunio alla caviglia patito dopo pochi minuti, non ha potuto svolgere il suo compito usuale e la squadra ne ha risentito soprattutto nel corso del primo tempo. Così Briano (come al solito gigantesco) ha cercato da solo di dare ordine a centrocampo.
Un po’ in ombra Ferrigno e Toledo, con Giorgio Corona che ha avuto tre occasioni (18’ – 20’ p.t. e 10 s.t.) per andare in rete ma sfortuna e il portiere Di Bitonto gli hanno impedito di esultare. Lo stesso Biancone, entrato in sostituzione di Toledo (19’ s.t.) ha fallito una ghiotta occasione appena dopo sei minuti dopo il suo ingresso in campo. La difesa e il centrocampo hanno fatto in pieno il proprio dovere, ma l’attacco è stato messo a tacere da un Taranto molto diligente nel portare a casa il punto.
Non dimentichiamo comunque, il ruolo da protagonista assunto dal guardalinee sig. Evangelista (3’ s.t.) che, a seguito di un penalty concesso da Stefanini di Prato, “annulla” il rigore per un fuorigioco (?) di Ferrigno . Lo sventolio energico (quasi stile ultras) della bandierina attira l’attenzione del direttore di gara che si dirige verso il suo collaboratore e rivede la propria decisione.
Cose che accadono , ci auguriamo che un giorno accadano anche a favore delle Aquile! Ma al 27’ del secondo tempo il Catanzaro rischia addirittura la clamorosa beffa. Nel calcio ci sta, tutti conoscono il famoso detto “gol fallito, gol subito”. Pochi istanti dopo la clamorosa palla gol letteralmente divorata da Biancone, su capovolgimento di fronte, il Taranto guadagna un calcio d’angolo. Va a batterlo Casale, e Braca, di testa, colpisce la traversa (la stessa che aveva salvato Lafuenti contro L’Aquila). Tutti sperano ancora ma sulle fasce i soli Caterino e Dei, (ieri non adeguatamente supportati da Toledo e Ferrigno) non possono avere infiniti polmoni! Briano a centrocampo è troppo solo e la partita si spegne poco a poco , con Braglia che tenta il tutto per tutto a cinque minuti dal termine, introducendo Massimo Campo in sostituzione di Dei. Ma è troppo tardi e la gara si chiude 0-0.

A fine gara, come già successo in occasione del pareggio casalingo contro il Benevento e in occasione delle due sconfitte esterne, il numeroso pubblico applaude i calciatori giallorossi che ricambiano salutando con applausi i presenti.
Bello, veramente bello il gesto dei supporters giallorossi. Segno di maturità, segno di complicità promessa e mantenuta con i propri beniamini e segno di fiducia nei confronti di una Società che sta operando alla grande. Nessuno dorme in via Lombardi e… tutti lo sanno.
Qualcuno è andato via storcendo il muso cinque minuti prima del 90’. Forse erano le stesse persone che si sono persi il gol di Biancone contro L’Aquila…! Ma di questo Catanzaro non bisogna perdersi nulla.

Il campionato è ancora lunghissimo e pieno di insidie. Sorpasso dell’Acireale a parte, le distanze dalla vetta restano immutate (3 punti). Il Foggia di Marino travolge il malcapitato Paternò e si fa sotto prepotentemente. Ma il 7 dicembre tutto il Popolo giallorosso avrà la ghiotta occasione di prendersi una bella rivincita nella città del Carnevale facendo uno scherzetto alla truppa di Costantini. Il Catanzaro ha tutti i numeri e i mezzi per farlo. E siamo certi che Giorgio Corona abbia qualche sassolino da togliersi alla pari del Catanzaro… Nota positiva per la prossima gara è che nessun diffidato è stato ammonito. Quindi Braglia avrà a disposizione la formazione tipo (Mario Alfieri, vista anche la prossima sosta di campionato, sarà tranquillamente presente in Sicilia).

Dopo la sosta di campionato, la Viterbese dovrà recarsi in quel di Crotone… Insomma ci sono tutti gli ingredienti per tastare ambizioni e valori. La sfortuna, i rigori e le incognite ci sono in tutte le gare. Ma la fantastica tifoseria giallorossa, la stessa che ha omaggiato i propri beniamini di affettuosi e calorosi applausi dopo il pari di ieri, ne siamo certi, sarà ricompensata di tanta maturità.
Forza Magiche Aquile. Avanti così Catanzaro!

Giuseppe Mangialavori

Autore

Giuseppe Mangialavori

Scrivi un commento