Intervistiamo

I lavori del Consiglio Comunale di oggi

Ribadita la linea in base alla quale il comune non deve essere commissariato; approvato il regolamento del servizio sociale; ampia discussione sulle partecipate, approvata delibera di indirizzo

Il Consiglio Comunale, presieduto da Ivan Cardamone, ha approvato con 21 voti favorevoli e 7 contrari, la determinazione con la quale si evidenzia la necessità di mantenere in carica gli organi elettivi fino alle prossime elezioni amministrative nonostante la decadenza del sindaco Traversa.

Il Presidente ha esposto all’Aula il parere espresso dal Ministero dell’Interno, secondo cui il Comune deve essere commissariato. Parere contrario a quello che il 19 dicembre scorso aveva  pronunciato il Civico Consenso, secondo cui il diritto di opzione esercitato dal sindaco Traversa non comporta la decadenza di giunta e consiglio. Votato anche un emendamento presentato dal consigliere Giampaolo Mungo (21 favorevoli e 6 contrari) con il quale si demanda agli uffici preposti di ricorrere al Tar qualora il Ministero dovesse mantenere la sua linea. Il Consiglio ha quindi deliberato, a maggioranza, la decadenza del sindaco Traversa e ha approvato, all’unanimità, il Regolamento del Servizio sociale, sul quale ha relazionato l’assessore Fulvio Scarpino.

All’ultimo punto all’ordine del giorno, il dibattito sulle partecipate. E’ stato l’assessore al Bilancio, Filippo Mancuso, ad illustrare una delibera con la quale si impegna l’amministrazione a mantenere in vita le società partecipate, proseguendo l’erogazione dei servizi e utilizzando, per far fronte ai costi, i dodicesimi del bilancio. Sull’argomento, il Consiglio ha recepito un emendamento del consigliere Giulio Elia, il quale, ha suggerito delle indicazioni per ogni società. Per l’Ambiente e servizi ha chiesto che il contratto di servizio sia prorogato per almeno sei mesi, “ridando validità alla short list cui attingere in caso di aumento di organico, con precedenza  alle 6 unità che hanno fatto ricorso al giudice del lavoro per vedere riconosciuto il loro diritto al posto di lavoro dopo quasi due anni di precariato”. Per l’Amc, ha sollecitato che “sia riconosciuta la priorità del full time agli operatori attualmente in regime di part – time nonché la possibilità di assumere, a equilibrio di bilancio raggiunto, le 4 unità in servizio fino al 31 dicembre 2011”. Relativamente alla “Catanzaro 2000”, l’emendamento sollecita l’apporto finanziario dell’amministrazione comunale per “pervenire al più presto alla chiusura della liquidazione in atto” e di “mantenere la missione per il completamento delle ultime due rimodulazioni del Patto territoriale: Ente fiera e Viadotto Musofalo – Funicolare, con l’applicazione all’interno della Catanzaro servizi delle unità in organico, vista la professionalità e l’esperienza acquisita”. Infine per la “Catanzaro servizi”, si suggerisce di dotarla “degli strumenti tecnico-giuridici necessari per effettuare l’eventuale riscossione coattiva delle entrate proprie del Comune di Catanzaro” e di “mantenere e riattivare tutti i servizi affidati alla società”.  Chiede, infine alla giunta comunale in carica “di condividere con apposito atto deliberativo gli indirizzi enunciati  nella presente delibera del Consiglio comunale”. L’emendamento messo ai voti ha registrato  24 voti favorevoli ed una astensione ( Federico Bonacci). Subito dopo  l’assemblea ha votato la delibera proposta dall’assessore Mancuso  che ha riportato 24 voti favorevoli,l’unanimità dei presenti. Infine, il Consiglio, ha approvato un ordine del giorno – atto di indirizzo, primo firmatario Giampaolo Mungo e sottoscritto da altri diciotto consiglieri, con il quale “alla luce del particolare momento di incertezza amministrativa che sta vivendo l’ente”, si invita la giunta comunale “a soprassedere dall’emanazione di eventuali atti che possano incidere su scelte strategiche per la vita dell’ente stesso. Con ciò evitando quanto fatto dall’amministrazione di centrosinistra nelle medesime condizioni di fine consiliatura”.

Autore

Salvatore Ferragina

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