L’associazione “Insieme per il Corvo” denuncia l’abbandono e l’incuria del popoloso quartiere

“Stessa storia, stesso posto…” è l’inizio di una famosa canzone degli 883 da cui si prende spunto per dire che nonostante vari comunicati, denunce e quant’altro, nel quartiere Corvo le cose non cambiano. Come in quasi tutti i quartieri della città (il quasi è d’obbligo, visto che le vie del centro cittadino sono sempre pulite) il quartiere sud è invaso dalla spazzatura, sebbene gli operatori della ditta Aimeri cerchino di raccogliere quanta più spazzatura possibile nonostante l’ormai famoso problema della discarica.Rifiuti d’ogni tipo e dimensione: dai sacchetti che quotidianamente gli abitanti gettano nei cassonetti (spesso anche fuori perché i cassonetti sono stracolmi) alle lavatrici e barili arrugginiti, fino al cumulo di erbe presenti da mesi nell’area adiacente il palazzetto dello sport.A livello ambientale, i problemi non si fermano solamente all’emergenza rifiuti.Infatti, sono molti gli alberi che rischiano di morire perché non vengono potati da diversi anni, oppure perché colpiti dalla processionaria.Quest’ultima ha colpito diversi pini presenti nel quartiere.Lo stesso problema si era già verificato l’anno scorso, e gli addetti erano intervenuti bruciando in pieno giorno (non si sa quanto sia giusto questo procedimento) i rami attaccati da questa larva pericolosa per la vita dei pini.Molti, gli alberi caduti o con rami spezzati. Per ultimo un albero presente lungo il viale d’entrata di via Bezzecca, nei pressi di un centro sportivo frequentato da molti bambini.Dal problema ambientale si potrebbe passare a piccoli e grandi problemi che attanagliano il nostro quartiere.Da quello della sicurezza ad altri piccoli ma grandi problemi, come ad esempio le strade dissestate e la grave situazione in cui versa il Palazzetto dello Sport. Quanto dovranno ancora attendere i cittadini per poterne usufruire in sicurezza?Inoltre, a causa delle forti raffiche di vento, sono cadute le reti che delimitavano una zona pericolosa per la probabile caduta di vetri.
 Ci appelliamo quindi al futuro commissario prefettizio, che presto s’insedierà, a farsi carico di questi problemi, programmare di concerto con gli uffici preposti una potatura degli alberi, e di far intervenire al più presto il Servizio Fitosanitario Regionale per combattere la processionaria, ricordando che tale lotta è obbligatoria ai sensi del Decreto Ministeriale del 30 ottobre 2007.


Autore

Salvatore Ferragina

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