Rassegna stampa

«Catanzaro merita la B»

Gianni Improta sottolinea il momento positivo e non nega le ambizioni

da Il Quotidiano

CATANZARO ­ Secondo giorno di relax, ieri, per i ragazzi del Catanzaro. Molti hanno approfittato del lungo “ponte” per tornare a casa, e torneranno in serata. Piero Braglia li aspetta domani mattina, al “Ceravolo”, per una doppia seduta di lavoro. Lo stato mentale dello spogliatoio è più che sereno, quello fisico migliora. Corazzini è quasi disponibile, gli altri infortunati (Andrisani e Di Girolamo sono più vicini al recupero, per Ciardiello e Ambrosino i tempi sono più lunghi) forzano le tappe della riabilitazione per rientrare al più presto. Gli allenamenti proseguiranno nella norma, anticipando il triangolare a scopo sociale che la squadra giocherà domenica pomeriggio, complice la prima sosta stagionale, con la nazionale degli attori e una selezione di vecchie glorie giallorosse. Tra le facce storiche, Gianni Improta, Adriano Banelli, “O’ rey” Palanca e, manco a dirlo, Piero Braglia.
VA BENE COSI’? Alla domanda, non riesce a trattenere la soddisfazione per l’ottimo momento del Catanzaro. «Va bene? Va più che bene – afferma, ridendo, Gianni Improta -, ci mancherebbe! Sta andando tutto oltre le più rosee previsioni. Siamo soddisfatti, e principalmente per aver dato grosse soddisfazioni al pubblico, tornato numeroso allo stadio e in aumento, domenica dopo domenica. Questo ci dà molta serenità e ci conforta, perché vuol dire che il nostro lavoro è apprezzato, e questo ci stimola a fare sempre meglio».
Meglio, nel vocabolario del ds, sta semplicemente per serie B. Improta ci crede. «Dopo l’Acireale ci preparavamo a giocare la C2 per conquistare la promozione, ora invece siamo inseriti nella corsa per la B. Io non mi nascondo, perché strada facendo ci siamo accorti che qualcosina di più si può fare. Del resto, Catanzaro è una piazza che merita calcio importante, e la B è la categoria che le calza più a pennello. La città lo sa e lo chiede, ma lo fa con discrezione, senza assilli».
Il diesse evidenzia la maturità raggiunta dall’intero ambiente. Tifoseria, spogliatoio e società danno vita a una simbiosi che può solo produrre cose buone. «Dopo il pareggio con il Taranto – prosegue – ho visto la gente tranquilla, e questo è segno di maturità. Com’è matura la squadra, che reagisce bene anche dopo gare in cui ti aspetti più del pari, e magari se sbagli anche una volta sola rischi di perdere».
Questo Catanzaro stupisce tutti, ma la sua forza non è più una novità, e sul campo si vede. C’è un segreto particolare? Per Improta, no. «Credo che proprio il ripescaggio abbia costituito la motivazione fondamentale per il buon avvio di campionato. Sapevamo di avere una buona squadra, per la C2, con qualche giocatore di categoria superiore. Ora si ritrovano in C1, magari dopo esperienze poco esaltanti, e vogliono dare il massimo».
Una molla, il ripescaggio, che manda in orbita un organico che Gianni Improta blinda, in chiave mercato. «Abbiamo giocatori ottimi, un buon gruppo. Quando manca qualcuno, c’è sempre un altro in grado di non far pesare la sua assenza. Siamo orgogliosi di loro, questo lo voglio dire pubblicamente, e ce li teniamo tutti stretti. Loro hanno visto che la società è seria e non promette mai nulla, se non lo può dare. Questa sinergia, fondata sul rispetto e sulla fiducia, sta alla base del nostro rapporto».
La società guidata da Claudio Parente e Massimo Poggi, sta alla finestra, per cercare di potenziare la rosa. Ma non si tocca nessuno. A partire da Giorgio Corona, considerato inamovibile. E se a gennaio qualcuno si dovesse presentare con una barca di soldi per portarlo via, troverebbe la porta dell’appartamento in via Lombardi chiusa, come una cassaforte. «Certo, chiunque esso sia, e non lo diciamo mica per tenere buona la piazza. Avere in squadra un calciatore come Giorgio Corona è molto bello, è uno che può risolvere la partita in qualsiasi momento. Ecco perché non lo abbiamo preso in prestito come hanno fatto gli altri, lo abbiamo comprato vincolandolo per tre anni, è con noi e non si tocca. Lo abbiamo preso per far gol in C1, ma sono sicuro che li può fare anche in serie B». Solo con la maglia rossa del Catanzaro, promette il “baronetto”.

Ivan Montesano

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