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LA NOSTRA POSIZIONE e LE NOSTRE SPERANZE: la squadra e la Società

Cosa ci spinge e perche’ tentiamo di tenere separate la Societa’ e la squadra. Il futuro del Catanzaro non e’ con la societa’ attuale, le loro dichiarazioni sono chiare, il nostro pensiero anche. Cambiamo e subito se possibile.

 

La redazione e’ composta da singole persone, ciascuno ha una propria idea ed e’ libera di esprimerla.

TUTTI comunque siamo in accordo che la situazione del Catanzaro di oggi non e’ assolutamente positiva e che una svolta FORTE ci deve essere per cambiare rotta.

Il mio punto di vista, e sicuramente anche quello di Antonio e di Massi che hanno collaborato alla stesura di questo pezzo, e’ il seguente:

La svolta forte potrebbe essere un cambio al vertice della dirigenza, vista le dichiarazioni che i Mancuso hanno correttamente rilasciato. Una società che ha perso la voglia di costruire di far progredire un progetto non può che far male all’intero ambiente.

Diamo atto ai Mancuso  della loro buona volontà dimostrata lo scorso anno con uno sforzo innegabile, ma inutile visti gli scarsi risultati. Gli insuccessi ottenuti, vuoi per mancanza di competenze, vuoi per sfortuna  o per strafottenza degli incaricati alla gestione che hanno lasciato una eredita’ di 34 calciatori sul groppone, hanno azzerato la voglia di calcio dei Mancuso, che “vogliono uscire al più presto da questo mondo che non gli appartiene”. Diamo atto ai Mancuso di aver correttamente messo in campo le loro intenzioni e le loro richieste per lasciare la squadra; vale a dire circa 550.000 Euro, pari al loro 54% sulle spese di gestione dell’anno in corso. Non pretenderebbero niente per il resto delle spese passate, assicurando che il bilancio della US CATANZARO 1929 e’ privo di debiti pregressi come accertato, revisionato ed approvato dalla COVISOC (Commissione vigilanza dei conti delle società sportive).

Fatta questa premessa, ci teniamo a sottolineare come vi siano tutti i presupposti per cambiare TIMONIERE, la nostra speranza e’ che qualcuno si faccia avanti e che rilevi la maggioranza delle azione (54%) attualmente in mano ai Mancuso. Non riteniamo di poterci fidare della attuale dirigenza visti i risultati e le dichiarazioni correttamente rilasciate, di certo non possiamo nemmeno usare  turpiloqui sulla stessa in quanto ha MANIFESTATO civilmente e correttamente la propria intenzione di lasciare dichiarando le richieste. Sta a chi ama il CZ ed ha le possibilità economica di salvarlo farsi avanti con la cifra richiesta.

Se poi soggiungeranno  ripensamenti o atti che sovvertono le dichiarazioni attuali noi non possiamo farci nulla siamo qui solo per riportare con la massima educazione del caso, la cronaca di quanto accade.

 

Una cosa e’ la dirigenza ed una cosa e’ la squadra, sia ben chiaro questo.

Esempi sono la Lazio di oggi, o il Sora, quando senza paga da mesi, vinse a CZ e sali in C1.

Il tentativo che abbiamo lanciato di chiarimento con i giocatori ed il mister, appositamente senza invitare la società, e’ da inquadrare in tali termini. La nostra intenzione era di isolarli dalla questione societaria trasmettendogli la nostra rabbia, per farla loro e portarla in campo contro gli avversari INDIPENDENTEMENTE dalle questioni societarie. Ci rendiamo conto che alcuni calciatori non rendono come dovrebbero, ma questi abbiamo e questi ci dobbiamo tenere fino a gennaio, nel bene e nel male.

Sono cose troppo difficili da mettere in atto e da comprendere? Esiste solo la protesta a testa bassa senza pensare che anche se venisse “Berlusoni” a Gennaio qualora ci si  arriva con –15 dalla prima SIAMO SPACCIATI ? A noi ci preme arrivare a Gennaio competitivi e poi che arrivi qualcuno per comperarla. Chi lo compera un Catanzaro con “–15” dalla prima? Ne approfittiamo per sottolineare che condividiamo le proteste condotte fino a qui in modo civile dagli Ultras e della Vecchia Guardia, come gia’ sostenuto peraltro in altri articoli apparsi sul nostro sito. Non condividiamo le proteste a prescindere

Il nostro primo pensiero e’ che  fino ad allora, chiunque scenda in campo, deve vincere, e per farlo deve giocare con il cuore e con la nostra stessa rabbia ed agonismo, per non perdere troppo terreno. Noi la nostra protesta la abbiamo concretizzata in modo costruttivo cercando di farci dire quanto vuole il presidente per vendere il Catanzaro, cercando di rendere pubblico ogni fatto utile per fare svegliare un possibile acquirente, e per fare capire ai calciatori che siamo INCAZZATI ma che anche loro devono esserlo come noi e scaricare in campo la rabbia.

Noi il nostro ultimo umile tentativo di protesta civile lo abbiamo fatto senza parteggiare ne per il presidente nemmeno per chi lo denigra. MA SOLO PER IL CATANZARO e per la SUA MAGRA CLASSIFICA.


Davide Pane

Antonio Capria

Massimiliano Raffaele

Autore

Davide Pane

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