Comitato Abramo: «Catanzaro Servizi in campagna elettorale pro-Scalzo, intervenga la Di Rosa»
Il Comitato Elettorale di Sergio Abramo è costretto a segnalare a S.E. il Commissario Straordinario del Comune che il vertice della società “Catanzaro Servizi” utilizza il suo ruolo e le strutture della Società Compartecipata per una evidente campagna elettorale a favore del candidato della sinistra.
Fermo restando il diritto di ognuno di esprimere il proprio pensiero e la propria volontà politica, appare del tutto inopportuno e scorretto che il vertice della Società responsabile del potenziale crack finanziario del Comune, attraverso l’operazione Parco Romani su cui sta indagando la magistratura, pieghi la stessa Società ad interessi di parte.
Quanto sta avvenendo alla “Catanzaro Servizi” conferma che la sinistra teme che, nel caso sempre più probabile di vittoria di Sergio Abramo, venga fatta chiarezza sulla gestione della Società e soprattutto sul ruolo avuto dal vertice, nominato fiduciariamente dal sindaco Olivo e rinnovato pochi mesi prima della scadenza elettorale in barba a qualsiasi deontologia, nella discussa e discutibile operazione Parco Romani.
Al Commissario Straordinario chiediamo la massima vigilanza su una Società le cui disinvolte operazioni hanno comportato il rischio concreto del default del Comune.
Pino Celi (Area di Centro): «No a strumentalizzazione della mia candidatura»
La mia candidatura nasce molto semplicemente: il giorno del mio onomastico sono stato interpellato dall’onorevole Mario Tassone per conto della coalizione dell’area di centro, affinchè dessi la mia disponibilità ad una possibile candidatura a sindaco del Comune di Catanzaro, e questo nonostante fossi rimasto lontano dalla politica per anni, rimanendo amico di tutti. Dal punto di vista culturale e politico mi ritrovo in quest’area e in questo progetto: ho dato la mia adesione con molto entusiasmo e mi sono sentito onorato di questa chiamata. Mi auguro, quindi, che ogni tipo di strumentalizzazione della mia candidatura venga opportunamente archiviata.
Il Polo di Centro incontra i candidati
“Sabato mattina il Coordinamento di Polo di Centro – Catanzaro c’è, incontrerà i candidati che correranno nelle prossime elezioni amministrative di Catanzaro e che sosterranno la candidatura di Pino Celi. La riunione serve a raccogliere le istanze provenienti dal territorio, utili per la formazione del programma. È fondamentale questa fase di ascolto per predisporre un progetto sostenibile, che non sia un contenitore di idee fantasiose e irrealizzabili. Al contrario è necessario individuare pochi punti, ma essenziali per lo sviluppo della Città. Il Capoluogo deve aprire un tavolo con i comuni limitrofi, che con pari dignità individuino un percorso comunitario per rilanciare l’intero hinterland. Solo così possiamo immaginare di dare impulso ad un’area strategica per l’intera regione. Pensiamo, ad esempio, ad un’offerta turistica globale, per coniugare il mare con la montagna, rilanciare i percorsi gastronomici, valorizzare l’artigianato di qualità, sfruttare al meglio i siti di interesse architettonico ed archeologico. Senza contrapposizioni e campanilismi. La sicurezza, la legalità e le lotta alla corruzione devono essere i primi punti da mettere all’ordine del giorno. Questi sono temi di cui non abbiamo sentito mai parlare in questi ultimi 15 anni, è ora di affrontarli con schiettezza e competenza.”
Tallini interviene sulle dichiarazioni di Zozza, ex presidente della Provincia di Venezia e membro del PD
“Per il Partito Democratico il Capoluogo di regione è Reggio Calabria.
Non è sfuggita infatti la clamorosa gaffe del membro della segreteria nazionale del PD, nonché ex presidente della Provincia di Venezia, Davide Zoggia, durante l’assemblea degli amministratori a Lamezia Terme.
Elencando i Comuni capoluogo di regione interessati alle prossime amministrative, il dirigente del PD ha inserito Reggio Calabria.
Qualcuno, magari il candidato a sindaco della sinistra, potrebbe ricordare a Zoggia che il Capoluogo della Calabria, riconosciuto dalla legge e dallo statuto, è Catanzaro. All’ex presidente della Provincia di Venezia provvederemo ad inviare un bel “tapiro d’oro”, anche se la sua gaffe non ci stupisce, facendo parte di un partito che conosce poco il territorio e i problemi della gente. In ogni caso, Zoggia imparerà presto il nome ed il ruolo di Catanzaro, città dove il 6 maggio il centrodestra vincerà al primo turno”.
La replica di D’Attorre, Commissario Pd: è’ davvero impressionante lo stato di disperazione dei sostenitori di Scopelliti e Abramo
La destra di Scopelliti e dei suoi adepti è davvero all’ultima spiaggia se è costretta a strumentalizzare e a distorcere una battuta fatta da un dirigente nazionale del Partito Democratico. Peraltro, come possono testimoniare tutti i presenti all’assemblea degli amministratori PD di Lamezia Terme, Zoggia ha inserito Catanzaro nell’elenco dei capoluoghi di Regione chiamati al voto e si è solo limitato a dire, col sorriso sulle labbra, che fuori dalla Calabria qualcuno pensa che il capoluogo di Regione sia Reggio Calabria.
E’ davvero impressionante lo stato di disperazione dei sostenitori di Scopelliti e Abramo se arrivano a questi livelli di strumentalizzazione e mistificazione. Forse questo deriva dalla percezione del rapido sgretolamento di un sistema di potere che sembrava destinato ad un ciclo decennale e che invece, a meno di due anni dalla vittoria del 2010, mostra il suo totale fallimento a livello regionale, a Reggio Calabria e a Catanzaro. La destra è anche imbarazzata del fatto che la città Catanzaro sta mostrando un chiaro rifiuto del tentativo di istallare nel capoluogo un gruppo di potere che ormai viene respinto dalla sua città di origine, Reggio Calabria, dopo che sta emergendo la vera natura del presunto “modello Reggio”.
I cittadini di Catanzaro sono consapevoli che l’autonomia e il rilancio della loro città sono legati alla sconfitta di un gruppo di potere che, ormai ripudiato anche nella sua città di origine, sta cercando di colonizzare il capoluogo di Regione.
