Intervistiamo

Dipendenti Fondazione Campanella: «Siamo ancora senza risposte»

Nuova nota stampa del Comitato coordinamento lotta per il polo oncologico

La nota stampa dei dipendenti della Fondazione Campanella, ancora in attesa di ricevere risposte definitive sul Polo Oncologico, e sul contributo 2012 della Regione.

Red


 

Chissà come andranno a finire le travagliate vicende relative alla Fondazione Campanella!!!

Ancora ad oggi noi dipendenti riusciamo a rispondere alle nostre domande solo ponendoci altre domande, anche il Magnifico Rettore che ha ricevuto una delegazione di noi ha risposto alle nostre domande rimandando ad un’altra domanda: Come andrà la riunione del Tavolo Massicci che si riunirà a Roma il 4 aprile p.v?? Bocceranno o promuoveranno definitivamente il progetto Centro Oncologico? La risposta è sicuramente incerta ma pare che proprio tale data segnerà il nostro destino…. Tutto si deciderà li…. E Regione e Università si troveranno a subire un atroce o benevolo destino segnato da Roma Capitale. Tralasciando l’ipotesi di una promozione a pieni voti che renderebbe felici tutti, che cosa succederà nell’ipotesi di una bocciatura definitiva??? Come si comporterà la Regione Calabria che ancora ad oggi non ha deliberato un’assegnazione di fondi alla Fondazione? Procederà ad una regolare erogazione di cassa per l’anno 2012? C’è ancora una speranza di pagare dipendenti e fornitori?

E torniamo di nuovo alle Leggi Regionali nn. 35 e 50 del 2011.

Sappiamo già che sono state impugnate dal Consiglio dei Ministri per presunta incostituzionalità, e le stesse, oltre a prevedere la trasformazione della Fondazione in Ente Pubblico, avevano anche e soprattutto abrogato la tanto temuta LR 11 del 2009 e s.m.i. che, a sua volta, prevedeva la messa in liquidazione della Fondazione nell’ipotesi di mancato riconoscimento della stessa quale IRCCS.

Quindi….. Se le Leggi Regionali nn. 35 e 50 del 2011 dovessero essere dichiarate incostituzionali la LR 11 del 2009 e s.m.i tornerebbe miracolosamente in vita? E visto che ci pare di non essere diventati IRCCS la Fondazione rischierebbe ancora di essere messa in liquidazione???

E se la Fondazione dovesse essere messa in liquidazione il patrimonio aziendale verrà venduto all’asta per pagare tutti i debiti, primi fra tutti dipendenti e fornitori? E quindi le Unità Operative il cui destino sarebbe quello di rientrare all’Azienda Ospedaliera rientrerà senza tutte le attrezzature che finora hanno fatto la loro forza? Attrezzature all’avanguardia svendute magari a poche centinaia di migliaia di euro….. Le Unità Operative saranno, quindi, brutalmente private di ciò che finora ha permesso a lavoratori e Professori Universitari di salvare le vite umane attraverso la diagnosi e la ricerca? E il personale dipendente che ha utilizzato quelle macchine per salvare le vite umane che fine farà? Perché lo sappiamo tutti, non si passa dal privato al pubblico senza concorso. Le Unità Operative saranno derubate anche del loro capitale umano??? Per chi non lo sapesse qualche folle economista osa definire chi lavora in un’Azienda come “Capitale”, altri parlano addirittura di “Risorsa” e queste espressioni si riferiscono proprio al personale dipendente!!! Qualcuno al mondo ci considererà mai una risorsa che crea valore aggiunto e non una palla al piede?

E le domande continuano…….

In ultimo la domanda più significativa!

Se è vero come è vero che il primo dei motivi di esodo sanitario è la chemioterapia, la Regione Calabria come vorrebbe frenarlo riducendo i posti letto della Fondazione “Tommaso Campanella” a 35?

Si comunica, altresì, che il Comitato dei lavoratori in difesa del Polo Oncologico ha inoltrato una richiesta di incontro al Prefetto al fine di istituire un tavolo con i soci fondatori per porre tali quesiti e per proclamare lo stato di agitazione, dovuto all’evidente disagio per i problemi dell’Ente e per il mancato pagamento degli emolumenti che impedisce finanche l’acquisto del carburante per raggiungere il proprio posto di lavoro.

Autore

Salvatore Ferragina

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