Alfano lancia Abramo

«Il centrodestra è compatto al fianco di colui che ha già dimostrato di essere un bravo sindaco. E in questo momento di crisi non c’è niente di meglio della buona politica per contrastare l’antipolitica». E’ questo il messaggio che il segretario nazionale del Pdl, Angelino Alfano, ha lanciato dal palco dell’Auditorium Casalinuovo di Catanzaro per sostenere la candidatura a sindaco di Sergio Abramo per le prossime amministrative nella città Capoluogo. La manifestazione, che ha visto partecipare centinaia di cittadini insieme ad una nutrita rappresentanza di parlamentari, assessori regionali e amministratori locali, è stata aperta dai saluti della coordinatrice provinciale del Pdl, Wanda Ferro, e dal coordinatore regionale del partito, Giuseppe Scopelliti, il quale ha evidenziato la forza di «una comunità di centrodestra che è compatta – ha detto – attorno ad una persona che ha già dimostrato di saper governare insieme ad un gruppo dirigente unito dal comune obiettivo di portare avanti il progetto di crescita del territorio». Sergio Abramo, visibilmente emozionato per l’ondata di affetto che lo sta trascinando in questa campagna elettorale, ha così voluto lanciare un messaggio a tutti i presenti in sala: «Vogliamo ripartire – ha detto – da quel sistema virtuoso, interrotto durante gli anni di governo del centrosinistra, che aveva visto Catanzaro divenire un punto di riferimento amministrativo per l’intera regione in grado di superare i campanilismi per uscire dalle secche della recessione e della disoccupazione. La priorità deve essere quella di creare sviluppo per il territorio ponendo le basi per la crescita di quel sistema produttivo che è sempre mancato nella nostra città. Per questo motivo saremo uniti nel combattere il vecchio modo di fare politica per fare ripartire la macchina comunale». L’on. Angelino Alfano ha concluso la manifestazione sottolineando come la grande voglia di riscatto rappresenti il vero motore per lo sviluppo della Calabria: «La sinistra pensava – ha detto – che con le dimissioni di Berlusconi tutto d’incanto il Paese sarebbe uscito dalla crisi economica. Oggi più che mai, invece, abbiamo il dovere di dimostrare che c’è qualcosa di più importante del partito stesso, ovvero il bene comune, e nei momenti di contrasto diventa necessario difendere la bandiera della propria città. Vogliamo presentare la ricetta giusta per superare la crisi e alimentare la speranza, tagliando gli sprechi della spesa pubblica improduttiva e sostituendo le tasse con altre fonti di gettito. Per l’immediato futuro la nostra scelta – ha concluso – sarà, inoltre, quella di dire basta al finanziamento pubblico dei partiti: andremo avanti solo con i contributi dei privati perché in questo momento dobbiamo stare ancora di più dalla parte dei cittadini». 

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Redazione

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