Intervistiamo

Due anni e sei mesi di reclusione a Caterina Laria, concussione

Scritto da Redazione
Il Pm aveva chiesto sei anni, applicata l’interdizione dai pubblici uffici

Due anni e dieci mesi di reclusione e interdizione dai pubblici uffici per la durata della pena: è questa la sentenza emessa dai giudici del Tribunale di Catanzaro nei confronti dell’ex assessore del Comune di Catanzaro nella giunta di centrodestra in carica fino al 2005, Caterina Laria, accusata di concussione.
Il pm, Gerardo Dominijanni, nell’udienza del 20 aprile scorso, aveva chiesto una condanna a sei anni di reclusione, mentre il difensore, l’avv. Giancarlo Pittelli, aveva sollecitato l’assoluzione.

Caterina Laria, che è attualmente candidata al consiglio comunale di Catanzaro con la lista “Scopelliti Presidente”, era accusata di aver chiesto alla Fondazione “Città Solidale”, che si occupa di assistenza ai disabili, di effettuare l’assunzione di alcune persone da lei segnalate in cambio di una serie di provvedimenti amministrativi per un progetto comunale.
Secondo quanto riferito dall’avv. Pittelli, la pena non va immediatamente in esecuzione e quindi Caterina Laria può regolarmente candidarsi al Consiglio comunale di Catanzaro.

LA RICHIESTA DI RINVIO A GIUDIZIO DEL 20 APRILE
La condanna a sei anni di reclusione e l’interdizione dai pubblici uffici è stata chiesta dal pubblico ministero, Gerardo Dominijanni, nei confronti dell’ex assessore del Comune di Catanzaro nella giunta di centrodestra in carica fino al 2005, Caterina Laria.
Laria, che è attualmente candidata al consiglio comunale di Catanzaro con la lista ‘Scopelliti Presidente’, è imputata per il reato di concussione in un processo in corso davanti ai giudici del Tribunale del capoluogo calabrese.
L’ex assessore comunale è accusata di aver chiesto alla Fondazione “Città Solidale”, che si occupa di assistenza ai disabili, di effettuare l’assunzione di alcune persone da lei segnalate in cambio di una serie di provvedimenti amministrativi per un progetto comunale. L’inchiesta che ha portato al processo è scaturita dopo una denuncia presentata alla Procura dai vertici della Fondazione.
Nel corso della requisitoria il pubblico ministero ha ripercorso le tappe dell’inchiesta. Il difensore di Caterina Laria
, l’avvocato Giancarlo Pittelli, ha chiesto l’assoluzione della sua assistita sostenendo che “questo è un processo che non doveva arrivare al dibattimento vista l’insussistenza delle accuse”.
Il processo è stato aggiornato al 23 aprile quando ci sarà l’eventuale replica del pubblico ministero e la sentenza.

Autore

Redazione

Dal 2002 il portale più letto e amato dai tifosi giallorossi del Catanzaro

Scrivi un commento