Amministrative 2012:la giornata dei candidati a Sindaco

 

Come nelle precedenti elezioni comunali Fondazione Betania diventa oggetto di promesse elettorali. Il nostro augurio è che questa volta sia la volta buona. Anche otto mesi fa le promesse della soluzione del problema era per i vari candidati era ormai risolta.

 


 

Sergio Abramo: «Dalla Regione ampie garanzie sul futuro di Fondazione Betania»

Il candidato a sindaco sottolinea l’impegno di Scopelliti verso la definitiva risoluzione della crisi del settore socio-assistenziale

Sergio Abramo ha incontrato questa mattina i lavoratori della Fondazione Betania riuniti in sit-in presso Piazza Prefettura in attesa delle importanti decisioni provenienti da Palazzo Alemanni in occasione dell’incontro odierno tra la Regione Calabria, l’Asp di Catanzaro e la Fondazione Betania. Il tavolo istituzionale è stato convocato per discutere della drammatica situazione economica che vede la Fondazione Betania attendere da diversi mesi i pagamenti necessari per poter garantire la prosecuzione dell’assistenza ai tanti concittadini con gravi disabilità e la salvaguardia di oltre un centinaio di posti di lavoro. Nei giorni scorsi Abramo era già stato ospite presso la sede del Centro socio riabilitativo diurno “Perseo” della Fondazione Betania, nel quartiere Corvo, per ascoltare le richieste di famiglie ed operatori che quotidianamente prestano servizio di assistenza per decine di persone con diversi gradi di disabilità. Già in quella occasione il candidato a sindaco aveva garantito il massimo impegno per scongiurare il rischio di un’eventuale sospensione del servizio che sicuramente pregiudicherebbe in modo grave il percorso  di cura e di riabilitazione avviato da diversi anni a questa parte. Questa mattina, al termine dell’incontro che   ha avuto con il Direttore generale del Dipartimento della Presidenza della Giunta regionale, il presidente di Fondazione Betania, don Biagio Amato, ha raggiunto i lavoratori per aggiornarli sui contenuti della riunione, affermando che il presidente Scopelliti ha manifestato la volontà di stanziare l’ulteriore parte della copertura di spesa necessaria per garantire la continuità dell’attività assistenziale. Lo stesso Amato ha, inoltre, aggiunto che, all’inizio della prossima settimana, sarà messo a punto il contenuto delle delibere con cui sarà consentita la proroga dell’attività fino a fine anno. Abramo, che ha seguito da vicino l’evolversi dell’incontro, ha quindi commentando positivamente le ultime evoluzioni della vicenda, ha detto: «E’ impensabile che una struttura come   Fondazione Betania possa chiudere  perché – ha continuato Abramo- non esistono alternative in grado di garantire gli stessi standard assistenziali. Per questo motivo non posso che dare atto al Presidente Scopelliti della decisa volontà di mantenere l’attuale struttura residenziale tutelando così anche  i posti di lavoro di tutti gli operatori. Con la riunione di oggi – ha detto ancora Abramo – si è registrato un ulteriore passo in avanti verso la definitiva risoluzione, nell’ambito del settore socio-assistenziale, delle problematiche relative alle strutture accreditate di tutta la regione. Sono sicuro che, in questo percorso, Fondazione Betania vedrà riconosciute le proprie istanze avendo, ormai, dimostrato nel tempo di essere una vera struttura d’eccellenza per il nostro territorio». 


 

L’intervento di Scalzo su Fondazione Betania:contento per il provvedimento refionale ma questo è un sistema politico barbaro, un sistema che considera il lavoro come merce di scambio

A margine della protesta dei lavoratori di Fondazione Betania, Salvatore Scalzo ha commentato le determinazioni assunte dalla Giunta regionale in merito agli stanziamenti che l’Ente sarebbe pronto a versare alla Onlus presieduta da Don Biagio Amato: “Era importante dare una risposta agli operatori di Fondazione Betania – ha commentato Scalzo – e quindi accolgo con favore il provvedimento annunciato dalla Regione, ma prima di gioire aspetto che sia compiuto e con dettagli precisi. In ballo c’è il lavoro di oltre cento operatori e l’assistenza ad anziani e disabili, temi su cui c’è ben poco da scherzare e molto da vigilare”.

“In ogni caso mi fa specie che si debba arrivare sempre a queste soluzioni-toppa, che puntualmente vengono tirate fuori a pochi giorni dal voto. E’ un sistema politico barbaro che gioca con il futuro dei cittadini, un sistema che considera il lavoro come merce di scambio elettorale”.

“Inoltre, queste soluzioni, non sono figlie di una programmazione a lungo periodo, una programmazione che invece è necessaria se si vuole consentire una prospettiva futura ai lavoratori e alle loro famiglie, nonché a strutture la cui opera è un servizio fondamentale per la società”.

“L’incertezza del futuro è esattamente la prerogativa su cui si basa il controllo del consenso che si tramuta quindi in mancanza di libertà da parte dei cittadini, obbligati a dover attendere la questua politica anziché vedersi riconosciuti i propri diritti. E’ questo il sistema che dobbiamo cambiare, è questo il modo di intendere la politica che personalmente rifuggo senza se e senza ma”.


 

Celi incontra i cittadini di Lido

Il programma elettorale Pino Celi, rispetto al progetto complessivo del Governo del territorio, è stato esplicitato la sera del 25 aprile nel corso di un momento di incontro a Catanzaro Lido alla presenza del candidato sindaco dell’Area di Centro, alcuni candidati della lista “La città di tutti”, il deputato dell’Udc Mario Tassone. Ad illustrare gli aspetti più importanti del programma, l’architetto Biagio Cantisani, presidente dell’Ordine. In particolare, partendo da una complessità generale della situazione urbanistica di Catanzaro, Cantisani ha approfondito gli aspetti del programma ponendo l’accento sulla pianificazione urbanistica di Catanzaro Lido.

“Il punto di partenza è stato l’individuazione dello stato dell’arte sia per quanto attiene alle infrastrutture principali esistenti sia per quanto riguarda i finanziamenti che sono stati individuati, dal Piano Strategico in poi, sul quartiere – ha spiegato Cantisani -. Questi dati sono stati quindi oggetto della discussione politica che ha riscontrato che al di là della bontà degli interventi previsti, gli stessi non sono sufficienti o quanto meno non riescono ancora una volta a dare una visione del quartiere nel rispetto di una identità che lo stesso dovrà assumere nel contesto complessivo dello sviluppo della città e del sistema di servizi che essa determina. Infatti ancora una volta bisogna denunciare una illogica progettualità che, pur con interventi puntuali ed importanti, evidenzia soprattutto una cascata di soldi a pioggia senza  un livello di attenzione programmatoria. Quello che soprattutto si evidenzia la scarsa attenzione agli aspetti legati ad una scala locale sia per quanto attiene al sociale quanto al culturale come ad esempio una biblioteca di quartiere o un centro di aggregazione culturale. Il programma elettorale di Celi su questo è abbastanza attento e si indirizza verso una rigenerazione urbana mirata soprattutto al recupero di contenitori quali il Cinema Orso, l’ex mercato coperto; ma attenzione è rivolta all’integrazione del lungomare inteso come punto di riferimento dell’intera città con il centro di Catanzaro Lido al fine di individuare percorsi e luoghi urbani in cui integrare anche momenti legati allo sviluppo economico. Il recupero di luoghi urbani quali piazza Dogana, piazza Pola, piazza Brindisi ecc. possono sicuramente integrarsi con attività economiche e di sviluppo”. Il programma elettorale non dimentica però altri elementi di attenzione che riguardano l’ambiente e che hanno ricadute immediate sul quartiere come ad esempio la discarica di Alli e la centrale Edison nonchè il depuratore. Tutte puntualità fondamentali per lo sviluppo del territorio ma sui quali bisogna porre attenzione. Al tavolo della presidenza alla tavola rotonda moderata da Pietro Falbo anche i candidati della lista “La città di tutti”, l’architetto Anna Maria Corrado – che ne è la capolista – e l’avvocato Eugenio Battaglia. “Rispetto alla mia esperienza di mamma e di architetto mi sono chiesta come portare il mio contributo in questa avventura – ha esordito Anna Maria Corrado -. Poi mi sono resa conto che nel mio piccolo, nella realtà quotidiana da quando i miei bambini hanno iniziato a frequentare la scuola materna già mi sono adoperate nella realtà politica. La cultura punto cardine del nostro impegno e l’obiettivo in cui ogni persona impegnata nel sociale deve guardare. Si tratta di ricostruire una città che ha perso la sua identità, per colpe di una politica trentennale”. Anna Maria Corrado parla anche di Catanzaro Lido come di un quartiere propulsore per le zone circostanti, entre secondo un altro candidato della lista Pino Celi sindaco, l’avvocato Eugenio Battaglia, serve una “rivoluzione culturale”. E’ partito dal ruolo di Catanzaro Lido alla ricerca della sua identità che sono il rettore Venuta ha contribuito grazie alla valorizzazione dell’Università, Salvatore Alcaro candidato al consigliere comunale dell’Udc. “C’è solo una figura istituzionale che ha lavorato per Catanzaro Lido ed è il rettore dell’Università Salvatore Venuta – ha detto Alcaro evidenziando il ruolo dell’Ateneo nello sviluppo del quartiere marinaro – prima di tutto servono parcheggi e migliorare l’accesso a Lido”. Ha puntato sulle politiche sociali e sulla necessità di centrare l’attenzione su un sistema di rete di servizi anche nei comuni che aiutino i bambini, soprattutto disabili, un’altra candidata dell’Udc, Maria Marino. 
“In questa campagna elettorale, la più brutta della storia politica di Catanzaro, c’è un novità che si chiama Pino Celi – ha affermato Franco Cimino – si sta rivelando un candidato degno per lo stile, sobrio, concreto, rispettoso degli antagonisti, e poi per le idee che sta mettendo in campo. Con entusiasmo, stai ripercorrendo palmo a palmo questa città riconoscendola, dal posto di chi potrebbe andare a governarla, non solo da cittadino e imprenditore. Nel tempo ha elaborato un’idea di città”. Cimino suggerisce la costruzione di due grandi piazze, la prima a piazza Garibaldi e la piazza del Mare. “Le novità più importanti arrivano dal mare – ha detto ancora Cimino – essere di Lido è la forza aggiunta, più forza Catanzaro Lido dà al suo candidato, più forti saranno le esigenze e le speranze che potranno essere portate avanti. Catanzaro è unica grande città, ma senza il suo mare non avrà futuro e non avrà prospettive”. “La candidatura di Celi ha il merito di aver dato un tono a questa campagna elettorale – afferma il deputato dell’Udc, Mario Tassone – Catanzaro Lido ha i numeri per essere città di mare e per fare di Catanzaro una città importante”. Tassone parla dell’esistenza di un progetto politico serio, chiede la condivisione attraverso una forte e convinta partecipazione. “Questa è la battaglia del cuore – ha detto ancora – c’è l’autenticità di questa città che non si riconosce più, non c’è un patto di solidarietà tra i cittadini, quindi bisogna ritornare a questo: la politica è scegliere il bene della collettività”. Tassone ha ricordato che il 30 aprile il presidente nazionale dell’Udc Pierferdinando Casini verrà a Catanzaro Casini, e la sua prima tappa sarà proprio nel quartiere marinaro come riconoscimento a Lido e al candidato sindaco che ne è espressione.
“Ancora una volta cerchiamo di dare l’idea di come vediamo la città e come vogliamo vederla – ha esordito il candidato sindaco dell’area di Centro, Pino Celi -. La politica deve cambiare riportando al centro della sua azione l’uomo e i suoi bisogni, perchè le persone fanno la famiglia, l’insieme delle famiglie fanno la comunità che fa la società. Prima di tutto vorremmo capire cosa è successo in questa città che torna al voto dopo sei mesi ci ritroviamo a votare: Traversa si è dimesso mandando a casa la sua maggioranza, ci dovrà spiegare”. Celi torna ad illustrare le ragioni più profonde di un progetto politico che punta a riavvicinare la collettività alla politica e quindi al Municipio puntando alla capacità d’ascolto delle problematiche di “una città in ginocchio”. Il centro, quindi, come unica e valida alternativa a “un centrodestra che ricandida un sindaco che da consigliere regionale ha dimenticato Catanzaro e un centrosinistra che candida un giovane inesperto che alle spalle ha una classe dirigente che al governo della città si è caratterizzata per immobilismo. Nel centrodestra – dice ancora Celi – in vedo la lista Scopelliti, espressione di un governatire che da sindaco della sua città, Reggio Calabria, ha fatto milioni di debiti e danni sociali. Abbiamo, quindi, aperto una terza via perchè amiamo questa città, puntando su partecipazione, ascolto e condivisione dei problemi. La città colga questa oppuntunità di cambiamento”.

 


 

Autore

Salvatore Ferragina

Scrivi un commento