Le incongruenze della sezione 85

Al vaglio il sistema della “scheda ballerina”

Procede a tamburo battente da parte degli agenti della Digos, diretti da Marinella Giordano, le verifiche sulle schede votate per le elezioni comunali che sono state sequestrate sabato scorso nell’ambito di una inchiesta su una presunta compravendita di voti che vede indagato un consigliere eletto del centrodestra ed altre due persone.
In particolare, le verifiche riguarderebbero il raffronto tra il numero del timbro della sezione elettorale e quelli che ci sono sulle schede. Gli agenti , su delega del sostituto procuratore della Repubblica, Gerardo Dominijanni, che ha avviato l’inchiesta, dovrebbero anche verificare se è stato utilizzato un normografo per esprimere il voto di preferenza per il consigliere eletto indagato. Le verifiche riguarderebbero tutte le sezioni elettorali in cui il consigliere eletto ha ottenuto delle preferenze. Al vaglio degli inquirenti ci sarebbe anche il cosiddetto sistema della “scheda ballerina”. Il noto sistema, secondo l’ipotesi accusatoria, consisterebbe nel far uscire da un seggio una scheda vidimata ma non votata. Sulla scheda verrebbe poi scritto il nome del candidato e sarebbe consegnata all’elettore che entrerebbe nella sezione, ritirerebbe una scheda bianca ma depositerebbe nell’urna quella che gli sarebbe stata consegnata all’esterno del seggio. La scheda bianca verrebbe poi portata, a riprova dell’avvenuto voto, ai supporter del candidato che avrebbe pagato per la preferenza. Su questo sistema la Procura intende fare chiarezza sia per capire se è stata realmente utilizzata una “scheda ballerina” e sia per accertare come è stato possibile che dalla sezione sia uscita una scheda vidimata. Gli inquirenti non escludono che l’inchiesta possa coinvolgere altre persone.
il verbaleIntanto, che ci siano delle incongruenze nei risultati elettorali lo si può constatare dal verbale dell’ufficio centrale elettorale del Comune che nella sezione n. 85 ha riscontrato «un numero di schede votate e scrutinate (886) superiore al numero dei votanti (884); un numero di voti validi di lista (823) inferiore al numero di voti validi attribuiti ai candidati al Consiglio comunale (828) e anche al numero dei voti validi attribuiti ai candidati a sindaco ( 877). L’ufficio – si legge nel documento – da atto che tra le schede pervenute ne risultano 37, separatamente fascicolate, accompagnate da un foglietto sul quale l’ufficio di sezione ha segnalato trattarsi di schede “prima contestate, poi confermate”, con voto “al sindaco dato ma non dato alla lista in alcuni casi”. Poichè di tali schede contestate non v’e alcuna traccia a verbale, non è possibile individuare quelle contenenti un voto “non dato alla lista in alcuni casi”, né è possibile conoscere i motivi della non attribuzione del voto medesimo. Sicche, ritiene l’Ufficio di non poter procedere all’eventuale nuovo scrutinio delle schede in esame».
Inoltre «nel corso del conteggio delle schede complessivamente pervenute sono state rilevate tre schede prive della prescritta firma da parte di uno dei componenti del seggio, ma timbrate!». Infine, l’ufficio «al solo fine di verificare l’eventuale sussistenza di un errore materiale relativamente al dato del numero dei votanti riportato nel verbale di sezione (insolitamente inferiore al numero delle schede votate), ha proceduto ad un controllo formale delle liste elettorali della sezione 85, nonchè al raffronto tra le liste e i registri per l’annotazione del numero della tessera elettorale personale. All’esito del controllo, è emerso che i votanti nella sezione sono stati effettivamente 884, ma che alcuni di essi (19 maschi e 10 femmine) sono stati registrati due volte nel “registro delle tessere elettorali”: più precisamente nei suddetti registri è stata rinvenuta una doppia iscrizione del numero identificativo dell’elettore e, in corrispondenza di tale numero, quello della tessera elettorale esibita, numero che, in alcuni casi, risulta lo stesso per entrambe le annotazioni; in altri casi, invece, risulta diverso, ossia risultano annotati due diversi numeri di tessera elettorale in relazione al medesimo elettore». L’ufficio centrale elettorale dà atto che «il verbale della sezione n. 85 risulta completo fino al candidato a Sindaco Sergio Abramo (pag. 51). Successivamente tutte le annotazioni scritte a matita sono state riportate dall’Ufficio Centrale Elettorale».

Fonte:Gazzetta del Sud – Giuseppe Mercurio

Autore

Salvatore Ferragina

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