Intervistiamo

700 milioni di euro per le Ferrovie in Calabria

Scritto da Tony Marchese
Dal blog Ferrovie in Calabria una panoramica sul recente investimento sbloccato dalla Camera dei Deputati

La scorsa settimana la Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, ha dato il proprio consenso per lo sblocco di 700 milioni di Euro, destinati al potenziamento ed alla rivalutazione della rete ferroviaria calabrese.I grandi interventi che RFI tramite Italferr realizzerà con questa somma, saranno cinque: si parte dall’adeguamento infrastrutturale e tecnologico della Battipaglia – Reggio Calabria (che in futuro potrebbe essere “promossa” a linea ad Alta Velocità/Alta Capacità con ulteriori potenziamenti). In questo caso i lavori sono in corso già da alcuni anni grazie alla precedente erogazione di 230 milioni di Euro, stanziati per la ristrutturazione delle due canne della galleria “Coreca” tra Amantea e Campora S.Giovanni (i lavori si sono conclusi a dicembre 2011) che ha permesso di elevare la velocità commerciale in rango P a 200 km/h sul tratto in questione. Inoltre è prevista anche la costruzione di nuove Sottostazioni Elettriche, il potenziamento di quelle già esistenti, la velocizzazione degli itinerari di stazione e l’adeguamento della sagoma di alcune gallerie, per permettere il transito di casse mobili high cube. Non è però ben chiaro in quale programma di finanziamento rientri la costruzione della variante Sapri – Ogliastro di cui da tempo si discute, che permetterebbe un abbattimento dei tempi di percorrenza, oltre all’abbandono dell’attuale tratto interessato da frequenti eventi di dissesto idrogeologico.I “nuovi” 700 milioni di Euro invece verranno divisi come segue:

 
260 milioni per l’itinerario Metaponto – Sibari – Bivio S.Antonello – Bivio Settimo – Bivio Pantani – S.Lucido, per permettere la rettifica di alcune curve, di travate dei ponti metallici, il rinnovo della catenaria e l’adeguamento dei piazzali di stazione di Tarsia, Cassano e Torano – Lattarico. Questi lavori che dovrebbero iniziare a breve, ed a tal proposito sono stati già stanziati 155 milioni di Euro in aggiunta ai 260, permetteranno di elevare le capacità della linea, facente parte del corridoio merci Taranto – Gioia Tauro: purtroppo però al momento il traffico stenta a decollare, e non si superano le due coppie di treni merci al giorno, probabilmente anche a causa della difficile congiuntura economica che sta interessando l’Italia e l’Europa in generale. Paradossalmente nei primi anni ’90, quando transitavano dalla Jonica tutti i treni merci provenienti dall’Adriatico e dalla Puglia e diretti a Gioia Tauro o in Sicilia, c’era molto più traffico…ad oggi esiste il corridoio elettrificato, dotato di alti standard tecnologici ed anche in corso di potenziamento, ma a mancare sono i treni!

 
200 milioni per l’abbassamento e l’interramento della stazione ferroviaria di Reggio Calabria Centrale e dell’ultimo tratto di linea verso Villa San Giovanni ancora “all’aperto”: riteniamo però che una simile scelta sia assolutamente insensata, perché porterebbe a snaturare lo storico assetto urbano di Reggio Calabria, nei pressi della storica stazione Centrale, che a questo punto non si sa bene che fine farebbe. E tutto questo con quale scopo? Prolungare il lungomare per meno di un chilometro?

 
81 milioni sono invece destinati per il potenziamento e riapertura della Catanzaro Lido – Lamezia Terme Centrale (a tal proposito comunichiamo che proprio alla stazione di Lamezia Terme Centrale, nei pressi dello scalo intermodale, è giunta la travata metallica che servirà a ricostruire il ponte crollato lo scorso novembre tra Marcellinara e Feroleto Antico!). Prevista anche l’elettrificazione di questa tratta, ma non è ben chiaro se da Catanzaro Lido si proseguirà verso Melito di Porto Salvo o verso Sibari con la messa sotto tensione: molto probabilmente però, vista la cifra non elevatissima, per ora i 3000 V si fermeranno a Catanzaro Lido. Ma già solo con l’elettrificazione di questa fondamentale linea, sarebbe possibile effettuare rapidi servizi Regionali diretti in trazione elettrica Catanzaro Lido-Rosarno-Reggio Calabria Centrale e soprattutto collegare il capoluogo con Cosenza via Tirrenica, con composizioni reversibili di E464 e vetture Piano Ribassato con pilota UIC-X, Minuetti elettrici e ALe582 da poco assegnate alla DTR Calabria. Nessun accenno invece ad un’eventuale bretella di collegamento tra la stazione di Lamezia Terme Centrale e l’aeroporto…

Sommando le cifre si arriva così a 696 milioni di Euro, che sfiorano appunto i 700 previsti.
Sicuramente si tratta di interventi assolutamente necessari, specialmente quello che riguarda il potenziamento e l’elettrificazione della Catanzaro Lido – Lamezia: in ordine di importanza riteniamo che questo sia quello fondamentale, seguito dal potenziamento della linea tirrenica tra Battipaglia e Reggio Calabria (in tal modo si abbatterebbero i tempi di percorrenza di praticamente tutte le categorie di treno, oltre a rendere più sicura la linea) e dall’upgrade della Metaponto – Sibari – S.Lucido. Sicuramente inutile e controproducente l’interramento della stazione di Reggio Calabria Centrale, del quale non si riesce a trovare una ragione pratica che giustifichi una simile opera. Con 200 milioni di Euro o poco più, probabilmente si sarebbe potuto elettrificare il tratto Melito di Porto Salvo – Catanzaro Lido della ferrovia Jonica (o magari far arrivare la ferrovia all’aeroporto di Lamezia Terme…), anziché far sparire senza alcun motivo un pezzo di storia dello Stretto.A proposito di elettrificazioni: abbiamo ipotizzato l’istituzione di treni diretti tra Catanzaro Lido e Reggio Calabria via Tirrenica e Cosenza una volta messa sotto tensione la linea per Lamezia Terme Centrale. Si tratta pur sempre di ipotesi, perché sappiamo bene che le parole “elettrificazione”, “raddoppio” e potenziamenti vari non significano automaticamente “aumento dell’offerta”. Infatti, se la Regione Calabria continuerà ad investire praticamente nulla per il trasporto Regionale su ferro, probabilmente la Catanzaro Lido – Lamezia, anche se elettrificata, continuerà ad essere percorsa solo da qualche ALn668 (e tante autocorse sostitutive), come già avveniva prima dell’interruzione di novembre! Del resto questo rappresenta la quotidianità, purtroppo, sulla tratta Melito di Porto Salvo – Reggio Calabria Centrale, dove i treni da e per Rosarno vengono effettuati quasi totalmente con automotrici singole, nonostante l’elettrificazione ed il raddoppio, che per altro permetterebbe frequenze ben maggiori…Al momento, perciò, l’unica certezza è che qualcosa di concreto sembra profilarsi per il futuro delle ferrovie in Calabria: è il caso di dire che sta per passare un treno che non andrà perso, perché probabilmente sarà davvero l’ultimo. Sarà poi compito della politica dare una svolta definitiva, in positivo, ad una serie di gravi problematiche che ormai ci accompagnano da troppo tempo.

 

Ferrovie in Calabria

 


Autore

Tony Marchese

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