Intervistiamo

Scalzo e la preoccupazione su Fondazione Campanella

Scritto da Redazione
Il presidente Scopelliti, a margine dell’inaugurazione dei locali di Chirurgia Pediatrica al Pugliese dichiara che “in Calabria qualcosa sta cambiando in meglio”. Dovrebbe spiegare quale sia il suo concetto di “cambiamento”?

Grande vicinanza ed anche tanta preoccupazione per i lavoratori della Fondazione T.Campanella che in questi giorni hanno deciso di manifestare il loro dissenso contro i provvedimenti presi a carico dell’ente da parte della Regione  Calabria salendo sul tetto del Policlinico di Germaneto, cominciando lo sciopero della fame. Una situazione che si fa sempre più critica che denuncio da tempo, nel silenzio generale. È triste pensare che nel giorno dell’inaugurazione della Chirurgia Pediatrica al Pugliese di Catanzaro, certamente un tassello importante per il presidio cittadino, meno per quanto mi riguarda rispetto alla convenzione con il Bambin Gesù, davanti ad una sfilata di personalità politiche e burocrati scimmiottando parole di elogio verso la sanità catanzarese, di lì a pochi chilometri si consuma la protesta di centinaia tra docenti, medici, infermieri addetti ai lavori, lasciati soli dai vertici dell’ente. Una protesta che in uno stato di diritto a mio dire, non ci si sarebbe dovuti arrivare. I lavoratori chiedono semplicemente chiarezza, consci del delicato momento che la sanità calabrese sta affrontando. Non conoscono il proprio destino e quello della Campanella; sono stanchi di dover apprendere notizie da voci di corridoio in merito a fantomatiche riunioni tecniche con porte sigillate senza essere coinvolti. Promesse non mantenute, fondi , a quanto pare, mai elargiti, in attesa di un ricorso al TAR contro il taglio dei posti letto frutto del d.p.g.r. n°36 all.3 da 78 a 35.

Il presidente Scopelliti, a margine dell’inaugurazione dei locali di Chirurgia Pediatrica al Pugliese dichiara che “in Calabria qualcosa sta cambiando in meglio”. Dovrebbe spiegare quale sia il suo concetto di “cambiamento”? E cosa avranno detto oggi i rappresentanti istituzionali catanzaresi al governatore? Avranno esposto il loro disappunto dinnanzi ad una politica regionale che sta letteralmente lacerando la sanità in città? Avranno spiegato che lo stesso ospedale Pugliese, principale presidio della Regione, e referente del bacino Calabria-centro nelle acuzie, si è visto togliere, nel famigerato decreto 136, circa cento posti letto? Qual è il disegno reale della Regione Calabria in merito alla sanità catanzarese, da sempre punto di riferimento in regione, soprattutto all’indomani del protocollo d’intesa saltato tra università e regione che, leggendo i contenuti, non fa altro che depotenziare a dismisura il ruolo del Policlinico nella linea delle emergenze con la cancellazione della Cardiochirurgia e, soprattutto, danneggiando la Facoltà di Medicina? Mi auguro che stamattina non ci siano state solo parole di elogio, ma anche tante bacchettate istituzionali. Tutti interrogativi che saranno oggetto di dibattito nel prossimo consiglio comunale di Catanzaro richiesto ad hoc dall’opposizione.

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