Intervistiamo

CNC: anche nell’istruzione perdiamo colpi

Catanzaronelcuore non si spega le scelte delle 3 sedi scelte dall’Assessore Regionale Caligiuri e dal Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, dottor Francesco Mercuri che non hannno preso in considerazione Catanzaro

“Abbiamo di recente appreso che l’Assessorato regionale alla Cultura, guidato da Mario Caligiuri, ha comunicato l’allocazione – sul territorio calabrese – di tre Istituti Tecnici Superiori che il Ministero della Pubblica Istruzione ha deciso di istituire a partire dall’anno scolastico 2012 – 2013. – Comunica una nota stampa di Catanzaro nel cuore – Apprendiamo che detti Istituti avranno sede a Cosenza (Istituto Monaco, efficienza nel settore ambiente), a Reggio Calabria (Istituto Panella, efficienza nel settore energia) e a Polistena (Istituto Pegasus, mobilità sostenibile).

Alla luce di ciò, ci piacerebbe conoscere sia dall’assessore Caligiuri sia dal Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, dottor Francesco Mercuri, i criteri che hanno determinato la scelta delle tre sedi, di cui due nella provincia reggina, nonostante siamo a conoscenza dell’originaria scelta di insediare a Catanzaro uno dei tre Istituti.

Tale domanda scaturisce dal fatto che, per come sta succedendo da un pò di anni a questa parte, spiace constatare che la zona centrale della Calabria non venga tenuta nella giusta considerazione e sia troppo frequentemente penalizzata. Dopo i maltrattamenti ricevuti nel comparto della sanità e dell’Università; dopo le distrazioni registrate nel settore dei trasporti; adesso, a quanto pare, anche sotto il profilo dell’istruzione Catanzaro e la sua provincia subiscono uno smacco che – con le questioni ancora aperte dell’Accademia delle Belle Arti e del Conservatorio – sono difficilmente sopportabili.

Eppure questo territorio, baricentro calabrese, è abbastanza ampio, e la disoccupazione risulta essere una preoccupante piaga sociale che ha raggiunto cifre considerevoli e insostenibili. I nuovi Istituti Tecnici – fondazioni volute dal Ministero e costituite da scuole, università e imprese per integrare formazione e lavoro – potrebbero in parte attutire tale piaga in quanto hanno la finalità di creare figure di alta specializzazione attraverso corsi post-diploma. – Conclude la nota – Al riguardo, precisiamo subito che non intendiamo mettere il carro davanti ai buoi, però vorremmo venire a conoscenza non solo del perché di tale esclusione, ma anche se vi siano stati ritardi, negligenze o errori commessi dagli Enti preposti di detto territorio, i quali potrebbero non aver consentito di raggiungere l’obiettivo dell’assegnazione di uno dei tre Istituti destinati alla Calabria.

Comunque stiano le cose, un dato è certo: da settembre si parte con la formazione di tali fondazioni e Catanzaro non vi partecipa.”

Autore

Salvatore Ferragina

Scrivi un commento