Intervistiamo

Solidarietà a Guglielmo: tanti gli attestati

Svariati gli attestati di solidarietà dal mondo politico e civile

 

Sergio Abramo – Un atto vergognoso, un’intimidazione che non deve restare impunita”: E’ stato questo il primo commento del sindaco Sergio Abramo alla notizia dell’incendio di natura dolosa che ha distrutto due automezzi della Caffè Guglielmo. “E’ necessario che vengano individuati al più presto gli autori dell’attentato per restituire serenità e certezze agli operatori industriali e commerciali del litorale jonico che, evidentemente, subiscono la pressione di gruppi criminali”.

Il primo cittadino ha voluto esprimere “sincera solidarietà ai dirigenti e alle maestranze della Caffè Guglielmo, un’industria di grande valenza e notevoli tradizioni , legatissima alla storia imprenditoriale della città di Catanzaro”.

Domenico Tallini – Il capogruppo del PdL al Comune, nonché assessore regionale Domenico Tallini, si è detto “sconcertato e preoccupato per l’episodio criminale che ha colpito l’industria Guglielmo, una delle più importanti realtà imprenditoriali della città di Catanzaro e della Calabria”.

“Dobbiamo fare fronte comune contro la criminalità organizzata che purtroppo spadroneggia nel tratto che va da Borgia fino al Soveratese – ha detto ancora Tallini – sostenendo in ogni modo l’azione delle forze dell’ordine e tenendoci vicini ad imprenditori coraggiosi, come gli eredi del grande don Guglielmo Papaleo, che garantiscono occupazione a tantissime famiglie catanzaresi”. 

 Antonio Corsi – Agli amici Matteo Tubertini, Daniele Rossi e Roberto Volpi, ai dirigenti ed ai collaboratori tutti della Guglielmo Caffè esprimo la mia piena e sincera solidarietà per il grave atto intimidatorio che ha distrutto due automezzi dell’Azienda. Colpendo la Guglielmo Caffè si è voluto colpire il cuore dell’imprenditoria catanzarese fondata dal cav Guglielmo Papaleo. Un gesto vile che va condannato e combattuto con impegno e determinazione. Sono fiducioso che le forze dell’ordine sapranno far luce al più presto sull’accaduto ridando serenità e fiducia all’intera Azienda ed a tutta la comunità catanzarese di recente scossa dai continui segnali di recrudescenza. Alla famiglia Guglielmo ed ai dipendenti rinnovo la mia stima e vicinanza.

Piero Aiello e Marco Polimeni – “Il pesante atto intimidatorio subito ieri sera dall’azienda Guglielmo lascia in noi un senso di amarezza e di rabbia. Agli amici Matteo Tubertini, Daniele Rossi e Roberto Volpi, ai dirigenti ed ai collaboratori tutti esprimiamo, a nome nostro e del gruppo consiliare “Catanzaro da Vivere”, pieno sostegno e solidarietà. La Guglielmo Caffè è da sempre un baluardo di quell’imprenditorialità sana che raramente la nostra terra ha avuto l’onore di ospitare. Una delle pochissime aziende che non ha mai licenziato, ma soprattutto che negli anni ha dato lavoro a centinaia di dipendenti in tutta la provincia di Catanzaro, accogliendoli come se fosse un’unica grande famiglia: quella famiglia fortemente voluta, fondata e tirata sú con principi e valori d’altri tempi  da Don Guglielmo Papaleo. Per questo motivo non possiamo che lanciare un appello a tutte le istituzioni preposte affinché stiano in prima linea a lavorare per il ripristino della legalità in Calabria, restituendo alle realtà esistenti la possibilità di fare impresa nella nostra terra senza dover pensare di delocalizzare e non negando alle nuove realtà la possibilità di operare in questa terra che fino ad oggi è stata cosí profondamente segnata da ‘ndrangheta e malaffare”.

Umberto Maggi, segretario regionale del Ms-Ft –  Vigliacchi!  Vigliacchi e delinquenti! Queste sono le sole parole che la rabbia impotente, che si prova quando si apprendono fatti criminosi come quello che la scorsa notte ha colpito l’Azienda Guglielmo, sortiscono dal petto e dalle viscere degli uomini e degli onesti cittadini.  Chi ci segue ormai da anni sa che ci siamo imposti di non cedere alle facili lusinghe delle luci della ribalta che si aprono allorchè si porge la propria solidarietà a chi subisce atti di violenza di matrice mafiosa, ma quanto che è accaduto all’Azienda Guglielmo è davvero un atto che non può lasciare indifferente nessun calabrese, pena la definitiva abdicazione di questo Stato alla sopraffazione delle cosche criminali e la fine di ogni barlume di speranza per chi vuole, testardamente e coraggiosamente, restare abbarbicato alla Nostra Terra ed ai suoi Valori. Chi ha voluto colpire la Guglielmo Caffè deve sapere che non potrà avere alcuna comprensione ed umana pietà da parte della parte laboriosa ed onesta, che è la stragrande maggioranza, della popolazione calabrese, che costoro hanno voluto colpire con questo gesto per fiaccarne la resistenza, in un momento particolarmente drammatico per l’intera Comunità. Colpire la Guglielmo Caffè è stato colpire, infatti, non solo i proprietari e gli amministratori – magari per estorcere loro dei soldi – ma è stato colpire l’intera “famiglia” dei dipendenti e di quanti operano nell’indotto, nonchè una vera e propria sfida all’intero comparto delle Piccole e Medie Aziende del nostro territorio e, quindi, all’intera Comunità, che questo sistema contribuisce in maniera essenziale a mantenere e rendere economicamente sostenibile.   Alla famiglia Papaleo, a Daniele Rossi ed a ogni singolo Lavoratore della Guglielmo, quindi, la nostra assoluta Solidarietà e vicinanza, nella certezza che quanto accaduto non intaccherà minimamente la loro operosità ed il loro lavoro, mentre alle forze dell’ordine la pleonastica richiesta di fare tutto quanto possibile per assicurare alla giustizia gli autori ed i mandanti di questo criminale atto contro la Calabria ed i Calabresi.           

Cgil provinciale – La CGIL provinciale di Catanzaro condanna con fermezza il vile gesto intimidatorio e mafioso ai danni dell’azienda Guglielmo di Copanello. La storica azienda, rappresenta una delle poche imprese Catanzaresi che si sono distinte storicamente per capacità e qualità nel mercato dell’agroalimentare. Il gesto che mina a destabilizzare il futuro dell’azienda e dei lavoratori va contrastato con forza e determinazione da parte di tutte le Istituzioni e le rappresentanze sociali.  Ai titolari ed ai lavoratori dipendenti dell’azienda Guglielmo vogliamo esprimere la nostra vicinanza e solidarietà. Chiediamo al Sindaco di Stalettí di convocare un apposito Consiglio Comunale alla presenza delle autorità per discutere di quali misure in termini di sicurezza e contrasto alla criminalità si debbano adottare per tutelare l’azienda e i posti di lavoro.

Wanda Ferro – esprime solidarietà alla famiglia Guglielmo, e a tutti i dirigenti, i dipendenti e i collaboratori dell’azienda, per l’atto intimidatorio subito la notte scorsa. “SI tratta di un gesto vile  e gravissimo – dice Wanda Ferro – che tende a colpire una delle realtà imprenditoriali più importanti del nostro territorio, capace di vendere i propri prodotti in tutta Italia e all’estero, e con una grande e prestigiosa tradizione alle spalle. Tutta la comunità catanzarese è stata scossa dalla notizia dell’atto intimidatorio, trattandosi di un’azienda molto legata al territorio, e che dà lavoro a molte famiglie. Un’azienda simbolo dell’imprenditoria catanzarese, come ha giustamente rivendicato Daniele Rossi. Mi auguro che forze dell’Ordine e Magistratura riescano a far luce al più presto sull’accaduto e assicurare alla giustizia i responsabili. Certamente l’azienda Guglielmo e i suoi amministratori non si faranno intimidire da un episodio pur così inquietante. Chi ha deciso di colpire l’azienda Guglielmo, ha certamente pensato di mandare il proprio messaggio minaccioso e violento a tutta l’imprenditoria sana del nostro territorio, sperando di piegare alle logiche del compromesso con la criminalità tutti quegli imprenditori che ogni giorno, con caparbietà e sacrificio, contribuiscono ad accrescere la nostra economia, a dare posti di lavoro, e quindi a migliorare il benessere di tutto il territorio. Le istituzioni devono stringersi attorno a questi imprenditori, e proteggerli con ogni mezzo dagli appetiti di quella criminalità che pensa ancora di tenere sotto il giogo la nostra regione, schiacciandone la crescita economica, culturale e sociale, e togliendo ogni occasione di riscatto per la nostra terra e i suoi giovani”.   

Salvatore Scalzo: Voglio esprimere la mia vicinanza e solidarietà a Daniele Rossi, Matteo Tubertini, a tutto il management ed alle maestranze dell’azienda Caffè Guglielmo S.p.A. per il vile atto intimidatorio subito. Si tratta di un fatto da condannare con fermezza. E’ stata colpita, infatti, un’ azienda che da 70 anni promuove in Italia e nel mondo l’identità e la tradizione della provincia catanzarese e di tutta la Regione Calabria. Nella convizione che la Gugliemo s.p.a e i suoi amministratori non si faranno in alcun modo intimidire da tale spregievole gesto, non posso che unirmi all’appello rivolto a tutte le istituzioni preposte affinchè venga ristabilito il principio di legalità in un territorio, quello della provincia catanzarese, che negli ultimi mesi è stato teatro di un’escalation criminale che rischia di minare le basi della convivenza democratica.

Gianvito Casadonte, direttore artistico del Magna Graecia Film Festival, dopo aver appreso del grave atto intimidatorio consumato ai danni dell’industria del Caffè Guglielmo, ha inteso esprimere la sua piena solidarietà alla famiglia Guglielmo e, in particolare, ai giovani imprenditori Daniele Rossi e Matteo Tubertini, Roberto e Beatrice Volpi: “Quello della scorsa notte è stato un gesto inquietante teso a colpire nel profondo una famiglia che da diversi decenni rappresenta un simbolo della Calabria positiva che con coraggio, determinazione e tanti sacrifici porta avanti un’attività storica mirata ad offrire benessere alla collettività. Si è trattato di un episodio criminale da condannare fermamente e su cui le Forze dell’Ordine, ne sono certo, sapranno presto fare luce. Sono sicuro che la famiglia Guglielmo non si fermerà davanti a questo vile gesto, ma saprà unire le forze per difendere un’attività che è diventata un patrimonio di tutti i calabresi in grado di aprire nuovi spazi occupazionali e di offrire nuove opportunità di crescita sociale per la comunità e, in particolare, per il futuro delle nuove generazioni”.

Confcommercio imprese per l’Italia della provincia di Catanzaro – Il presidente Tassone a nome dell’intera categoria che rappresenta nonche’ a livello personale, nell’esprimere  massima solidarieta’ per il reprorevole atto  manifesta totale disponibilita’  nella lotta per la tutela della legalita’  dichiarandosi pronto a qualsiasi forma di battaglia si voglia intraprendere. Pur se preoccupato Tassone spera che dai lavori di indagine venga fatta luce al piu’ presto sull’accaduto, anche se sembra chiaro che con il grave gesto delinquenziale si vuole destabilizzare l’intero tessuto economico e sociale del catanzarese.

Paolo Abramo – “Apprendo con sconcerto la notizia che Guglielmo Spa ha visto andare in fiamme tre mezzi del suo stabilimento, subendo così un grave danno materiale ma anche morale. Il grande rapporto di amicizia che mi lega da lunghissima data alla famiglia del fondatore del prestigioso marchio di Copanello, assieme al ruolo istituzionale che rivesto, mi portano ad esprimere la più ferma condanna verso i responsabile di tale vile gesto e la più sincera solidarietà ai titolari dell’azienda”. Così Paolo Abramo, Presidente della Camera di Commercio di Catanzaro, ha commentato l’azione di natura forse intimidatoria che nei giorni scorsi ha colpito la nota azienda di torrefazione fondata dal Cavaliere Guglielmo Papaleo. “Si tratta di un gesto deprecabile e da condannare nel modo piu’ assoluto – ha proseguito il Presidente Abramo – perche’ colpisce al cuore l’economia sana del nostro territorio, quella che ha fatto la storia della nostra provincia e che ha saputo essere un punto di riferimento solido in una terra difficile come la nostra. Colpendo Guglielmo SPA – ha affermato ancora Abramo -, si colpisce un simbolo. Ha ragione Daniele Rossi nell’affermare che se si accertasse che si tratta, come purtroppo sembra, di un atto di natura dolosa, sarebbe cosa gravissima, che deve far riflettere tutti e sollecitare ciascuno ad alzare la guardia e impegnarsi con maggiore rigore per garantire la sicurezza di questi nostri territori. Chi vi opera, come questa storica azienda colpita cosi’ ingiustamente, per generare economia e posti di lavoro, deve poterlo fare in sicurezza”.   “A Matteo Tubertini e Daniele Rossi, alla loro famiglia e all’azienda tutta – ha concluso Abramo – rinnovo la mia piu’ profonda e fraterna solidarietà, tanto a titolo sia istituzionale, sia personale”.

Giuseppe Scopelliti: “Assistiamo ad una recrudescenza di atti intimidatori che non ci deve assolutamente far arretrare nella lotta alla criminalità organizzata, semmai esortarci a fare fronte comune contro chi vuole soffocare questa terra e impedire ogni forma di sviluppo.” Questo è quanto afferma il Presidente della Regione Scopelliti in riferimento all’incendio doloso che ha distrutto due automezzi della Caffè Guglielmo. “Rivolgo sincera vicinanza e solidarietà a quanti, titolari e maestranze, orbitano attorno ad una realtà imprenditoriale così importante come la Caffè Guglielmo – prosegue Scopelliti – che ha un ruolo di primo piano nello scenario economico non solo catanzarese ma anche regionale, affermandosi con la sua produzione e la tradizione che la caratterizza ben oltre i confini nazionali. Nel condannare fermamente un gesto tanto deprecabile e vile non posso esimermi da una riflessione di più ampio respiro che va a tutto il tessuto imprenditoriale regionale, vera anima dell’economia calabrese. Questa classe dirigente, infatti, sosterrà in ogni modo possibile forze dell’ordine e magistratura affinché possano risalire al più presto agli autori e ai mandanti dell’intimidazione  – conclude il Presidente Scopelliti – e si schiera con convinzione al fianco di questa ed altre realtà imprenditoriali sane della nostra regione perché con serenità possano proseguire nelle loro attività che sono garanzia di futuro per numerose famiglie calabresi”.

Autore

Salvatore Ferragina

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