Intervistiamo

«Piano Barca e Pisu, qualcosa non va»

La nota stampa Antonio Gigliotti 

ex presidente della commissione lavori pubblici

Permangono gravi rischi per i finanziamenti PISU ottenuti dall’amministrazione Olivo e messi in forse dai successivi passaggi operativi. Infatti la Giunta di centro-sinistra aveva approvato con Del.176 del 30-3-2011 la rimodulazione dei PISU. Su quella proposta il Nucleo di Valutazione Regionale, che aveva avviato la procedura di sua competenza, è stato fermato dall’iniziativa della Giunta Traversa che, all’atto di insediamento, ha comunicato alla Regione Calabria di avere intenzione di modificare parti sostanziali del Programma PISU, nella logica sostenuta, come motivazione, della velocizzazione della procedura di spesa, tenuto conto che incombeva il rischio di disimpegno delle somme non utilizzate per la regola comunitaria dell’ “N+2”. Tale decisione della Giunta Traversa, che nella  rimodulazione Traversa ha eliminato 4 interventi strategici (Teatro Masciari, Centro Direzionale Regionale di Germaneto, Gasometro per la Fabbrica della creatività, Campi giochi polivalenti nei quartieri) sostituendoli con interventi di parcheggio sul centro storico, tra cui il Multipiano di Via Carlo V^ e con nuovi interventi tutti su Catanzaro Lido, ha determinato un dannosissimo ritardo in quanto la  rimodulazione  del PISU è stata formalmente approvata dalla Giunta Municipale con Delibera n.721 del 30/11/2011, e presentata ufficialmente alla Regione ed al Nucleo di valutazione in data 7/12/2011, dopo circa 6 mesi dall’annunciata volontà di rimodulare.
Dopo quasi 3 mesi dall’avvio della valutazione definitiva, il Nucleo di Valutazione regionale ha finalmente approvato il Programma PISU di Catanzaro ed espresso il Parere di coerenza in data 24/1/2012, mentre il Dipartimento Urbanistica Regionale ha approvato con Decreto Dirigenziale n. 3089 del 13/3/2012 l’impegno di spesa e la liquidazione dell’acconto del primo 20%.
Su tale programmazione, è quindi intervenuta nuovamente la Giunta Abramo che a Luglio 2012 ha proposto una ulteriore rimodulazione del PISU motivata da esigenze di velocizzazioni della spesa, ma che nei fatti ha bloccato le procedure di avvio del Programma.
Il Comune di Catanzaro ha quindi notificato al Dipartimento Urbanistica della Regione Calabria lo stato di attuazione del Programma PISU soltanto in data 31 ottobre 2012, cioè all’ultimo giorno utile indicato dal Piano di Azione di Coesione per il Sud del Ministro Barca che prescriveva l’obbligo di raggiungere un “target” di spesa o di IGV (Impegni Giuridicamente Vincolanti, cioè aggiudicazioni definitive dei lavori a seguito di gara pubblica) entro tale data, per il successivo inoltro all’Autorità di Gestione del POR FESR e da questa al Ministero della Coesione Territoriale ed alla Commissione Europea.
Com’è noto il “Piano Barca” prevedeva alla data del 31 ottobre 2012 tre possibili opzioni per evitare il disimpegno dei Progetti PISU:

– Raggiungere un target di spesa pari al 70% del disimpegno del 31/12/2012, praticamente irraggiungibile per il Comune di Catanzaro e per tutti i Comuni beneficiari dei PISU (il “target” per Catanzaro era di Euro 9.600.000,00 a fronte di una certificazione di spesa del Comune pari ad Euro 2.174.446 che corrisponde al 23% dell’obiettivo);
– In alternativa, garantire entro il 31/10/2012 l’IGV (aggiudicazione definitiva) per tutti i Progetti;
– In alternativa ancora, garantire per tutti i Progetti entro il 31/10/2012 l’avvio delle procedure di selezione/gara (cioè almeno la pubblicazione degli Avvisi di gara), con contestuale presentazione del Cronoprogramma dei lavori e della dichiarazione formale dell’Amministrazione della data prevista di aggiudicazione ed entro il 31/12/2012 l’aggiudicazione definitiva.
Il Comune di Catanzaro, alla data fissata del 31/10/2012, ha quindi documentato e notificato l’avvio di tutte le procedure di gara con pubblicazione delle stesse entro la data precisata, fatta eccezione del Progetto Tecnologie per la Mobilità pari ad Euro 300.000,00, fornendo i richiesti Cronoprogrammi e le dichiarazioni di chiusura delle procedure con aggiudicazione.

Solo sul piano strettamente teorico, il Comune di Catanzaro avrebbe rispettato le scadenze imposte dal Piano Barca, e quindi evitato i rischi del disimpegno sostanziale al 31/10/2012.

Occorre però precisare alcune criticità che permangono su tale valutazione:

1) Le procedure di gara avviate e pubblicate vanno ancora analizzate sul piano della coerenza e correttezza degli avvisi e delle pubblicità, prima di essere considerate cantierabili e ammissibili;
2) Non appare del tutto scontato che le Dichiarazioni di aggiudicazioni oltre il 31/12/2012 (Il Comune di Catanzaro prevede la gran parte delle aggiudicazioni nel 1^ trimestre del 2013) vengano considerate in regola con le regole di Barca, e quindi fuori dal rischio disimpegno;

3) I dati esposti nella documentazione del Comune di Catanzaro danno per scontata ed acquisita l’approvazione della rimodulazione del PISU di Catanzaro, tuttora in analisi presso il Nucleo di Valutazione Regionale e presso l’Autorità di Gestione del POR. Se così non fosse, il dato dei Progetti con gli IGV previsti al 31/3/2013 cadrebbe da Euro 21.823.000 ad Euro 16.963.600,00, e quello dei Progetti non attivati a rischio di disimpegno aumenterebbe invece ad Euro 5.160.8340, che risulterebbero dunque persi per il Comune di Catanzaro.

Il dato appare invece del tutto drammatico per la previsione dell’impatto sui PISU di Catanzaro della scadenza del “target” di spesa al 31/12/2012, attuativo della regola comunitaria dell’ “N+2”. Al 31 dicembre infatti il Comune di Catanzaro ha un “target” di spesa pari ad Euro 13.715.587,00, mentre la proiezione della spesa effettuata dalla Regione per Catanzaro a fine anno è pari ad Euro 3.200.000,00. Ciò significa che tra due mesi il disimpegno automatico dell’Unione Europea opererà sul PISU di Catanzaro sarà pari per Euro 10.500.000,00, comprensivo dell’eventuale taglio effettuato già al 31/10/2012, stante la previsione che al 31/12/2012 il POR FESR nel suo complesso non raggiungerà il “target” di spesa e sarà quindi soggetto a tagli e rimodulazioni del Programma per singolo Asse, tra cui quello dei PISU appunto.

Da precisare che il Ministro Barca e le Regioni dell’Ob.1 stanno per sottoscrivere a breve un Accordo per agevolare una manovra preventiva che eviti alle Regioni il pesante disimpegno previsto dall’U.E. al 31/12/2012 per le criticità della spesa.

L’ipotesi è diminuire subito il POR FESR dell’importo di criticità segnalato per evitare il disimpegno, concentrando i Progetti cantierabili ma non immediatamente capaci di fare spesa su un Programma Parallelo Finanziato con Delibera CIPE a valere sul cofinanziamento nazionale del POR, riducendo invece subito gli importi delle criticità determinati dai mancati IGV o da procedure lente. Ipotesi che dovrebbe essere concretizzato entro novembre.

In tale caso il Comune di Catanzaro potrebbe avere una diminuzione del PISU che oscillerà tra i 5 ed i 9 milioni di euro.

In conclusione, al di là delle trionfalistiche dichiarazioni sui mass-media di Sergio Abramo, che si vanta di “essere riuscito a salvare il finanziamento dei PISU”, rimane il fatto incontrovertibile che da ben 20 mesi a questa parte, cioè da quando il governo della città è ripassato al centro-destra, non è stata cantierata nessuna opera.

Noi avevamo a suo tempo denunciato che lo spirito di cambiamento, pur comprensibile in un’amministrazione che subentri alla precedente, non deve però risultare di pregiudizio alla città solo per voler rincorrere nuovi obiettivi che rischiano di non essere facilmente raggiungibili nei tempi disponibili e privando così la collettività di opere pubbliche di primaria importanza per la città capoluogo di regione.

Il PD si attiverà a tutti i livelli affinché queste opportunità vengano colte e non rischiano di perdersi per l’ottusità o la vanagloria di forze politiche più attente a questioni di immagine che al conseguimento del bene pubblico e chiede al Commissario insediatosi dopo la decisione del TAR di seguire con la massima attenzione tutte le procedure avviate e di dare impulso alle strutture comunali per evitare ulteriori tagli ai finanziamenti ottenuti.

Autore

Salvatore Ferragina

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