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Derby al Frosinone. Pari tra Avellino e Perugia

Scritto da Redazione
Il Catanzaro ferma la Nocerina. Senza fine la crisi di Carrarese, Barletta e Sorrento

Giornata numero 22 di Lega Pro I. Tanti i big match di giornata, a partire dal derby laziale tra Frosinone e Latina. Il Frosinone ha giocato meglio e fermato la capolista (che ha ancora una gara in meno rispetto alle altre del girone), meritando ampiamente il successo. “Matusa” gremito per l’occasione e spettatori che non restano delusi. Bastano 6 minuti infatti ai canarini per portarsi avanti. Lancio direttamente di Zappino che buca l’unidici nerazzurro. Aurelio passa fra due difensori ed entrato in area trafigge l’estremo difensore ospite con un destro preciso. Dopo il gol in apertura, i ciociari sigillano il match in chiusura di primo tempo. Nel 3′ minuto di recupero, cross in area di Ganci. Nella mischia l’arbitro vede un fallo e concede la massima punizione a favore dei padroni di casa. Dagli 11 metri il solito Carrus trasforma senza esitazioni.

Nella ripresa le squadre si affrontano ancora a viso aperto, ed il Latina cerca di riaprire il match. Ci riesce solamente allo scadere con Jefferson che batte Zappino con un pallonetto dai venti metri. È tardi e la gara termina 2-1 per i padroni di casa. Da segnalare le espulsioni (una per squadra) di De Giosa al 48′ e di Ficagna al 59′ (quest’ultimo ampiamente accostato al Catanzaro in fase di mercato). Latina che conserva il primo posto nonostante la battuta d’arresto a quota 43 punti con la gara da recuperare contro la Paganese. Frosinone che aggancia il Pisa a 34 al quinto posto in classifica.

I toscani non vanno oltre uno scialbo 0-0 interno contro la Paganese. Il brillante Pisa della prima parte della stagione, non c’è più. Le azioni martellanti e pressanti dei nerazzurri non incidono più di tanto nell’ultimo periodo, ed i risultati continuano a mancare. Nonostante la Paganese si sia presentata all’Arena-Garibaldi in formazione molto rimaneggiata, e nonostante la superiorità numerica per oltre 20 minuti (espulsione di Ciarcià per doppia ammonizione), resta l’involuzione di gioco per i padroni di casa e una crisi di risultati che portano all’uscita tra i fischi del pubblico presente. Nel finale addirittura doppia traversa per i campani che rischiano così il colpaccio. Buscè e Sepe fra i migliori del Pisa, che si vede raggiungere dalle inseguitrici nella corsa playoff, e domenica sarà di scena proprio al “Ceravolo” contro un Catanzaro in netta ripresa. Punto prezioso per la Paganese che senza faticare troppo esce imbattuta e sale così a 27 punti, non perdendo il treno salvezza.

Il Catanzaro ottiene un punto tutto sommato ottimo dalla delicata trasferta di Nocera. La Nocerina dopo la sconfitta di Perugia ha l’occasione di rilanciarsi contro un Catanzaro orfano di Pisseri (quest’ultimo squalificato). Ma la presunzione nel calcio non paga mai, e probabilmente la mancanza di umiltà e l’aver sentito la gara vinta ancor prima di giocarla, è costato molto caro agli 11 rossoneri. Nocerina spesso pericolosa, ma è proprio il Catanzaro a passare in vantaggio con Russotto sempre più uomo chiave di questa squadra. Faraon non fa rimpiangere il giovane Pisseri e in più occasioni risponde bene alle chiamate. Nell’unica disattenzione difensiva di Sirignano, la palla però arriva ad Evacuo che al 55′ non perdona e sigla l’1-1. Nel finale secondo legno per i padroni di casa (dopo quello in avvio di gara) ma null’altro. Resta comunque un pizzico di rammarico per due chiare occasioni sciupate dal Catanzaro che potevano far parlare di tutt’altro risultato. Nel post-gara atteggiamento di netta inferiorità umana di Bruno che vistosi annullare per tutta la gara da un ottimo Ronaldo, non è riuscito a trattenere i nervi in una gara che, assieme al suo mister, forse sentiva in modo particolare. 2 punti persi secondo Auteri, ma dato di fatto inconfutabile: Nocerina 37 e Catanzaro 29, con la salvezza che ora può farsi seriamente più concreta e vicina.

L’altro big match è andato in scena al “Curi” fra Perugia ed Avellino. Anche qui la gara termina con un 1-1, risultato che non scontenta nessuna delle due compagini. Ad Arini al minuto 28, risponde Dettori per il pari degli umbri allo scadere del primo tempo. Classifica immutata con il Perugia a 37 e l’Avellino a 42. Si salva in extremis il Benevento nella trasferta di Andria. I pugliesi passano con Sy al 27′ e conducono per tutta la gara. In pieno recupero, al minuto 91, D’Anna evita il tracollo per i sanniti e condanna con ogni probabilità l’Andria ad un posto nei playout, visto che a 8 giornate dal termine, i pugliesi si trovano a soli 23 punti, 10 dall’ultimo posto, e 5 dalla salvezza diretta. Benevento che sale a 33 e rimane ad 1 punto dall’ultimo posto utile per i playoff.

Il Gubbio risorge a Barletta. Belfasti porta in vantaggio gli ospiti al 27′, Galabinov chiude il match un quarto d’ora più tardi. Di Dezi nel finale il gol della bandiera pugliese. Gubbio che si tira fuori dopo un periodo nerissimo dalla zona playout (e cede il posto alla Paganese) portandosi a 28 punti, Barletta fermo a 14 in situazione da allarme rosso. Se rosso è l’allarme per il Barletta, arancione scuro è quello del Sorrento che nell’anticipo cade dopo essersi portato in vantaggio sul campo del Viareggio.

Corsetti illude i campani al 34′, ma prima Giovinco su calcio di rigore al 78′, poi Pizza all’85′, siglano il 2-1 per i bianconeri che si portano a 29 punti. Fermi a 16 il rossoneri. Nera invece, la situazione della Carrarese. Questa volta perde a Prato nel derby toscano e conserva con soli 13 punti l’ultimo posto in classifica. Silva Reis porta in vantaggio i padroni di casa al 13, Mancuso illude i gialloblu al 69′, ma Napoli chiude i conti 3 minuti più tardi. Lanieri a 30 punti in una situazione di moderata tranquillità.

Vito Tortorella

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