Blocco 52 sbarca a Roma

Il romanzo di Lou Palanca domani nella Capitale per una doppia presentazione

Sbarca a Roma domani sera “Blocco 52 – Una storia scomparsa, una città perduta”, il romanzo di Lou Palanca, edito da Rubbettino. Una doppia presentazione per l’opera di Fabio Cuzzola, Valerio De Nardo, Nicola Fiorita, Maura Ranieri e Danilo Colabraro, gli autori che si celano dietro lo pseudonimo che ricorda il calciatore-simbolo del Catanzaro anni ’70-80.

Il primo appuntamento è alle 18 alla Cooperativa Sociale “La Cacciarella”, in via di Casal Bruciato 11 (zona Tiburtino). Saranno presenti, oltre agli autori, il moderatore Alfredo Borrelli (Libera), e Danilo Chirico (Da Sud). Più tardi, alle 19, la presentazione al Fanfulla, in via Fanfulla da Lodi (zona Pigneto). Insieme agli autori, ci saranno Giuliano Santoro, Tiziana Barillà, Valeria Spirlì e Saro Poppy Lanucara.

Un appuntamento da non mancare per i tanti calabresi residenti in città.

Red


“Blocco 52” è un romanzo corale che riporta alla luce un episodio dimenticato della nostra storia recente: l’assassinio di Luigi Silipo, sindacalista dei braccianti ed eretico dirigente del Partito Comunista in Calabria, avvenuto a Catanzaro il 1 aprile 1965. Un nome e un episodio che non diranno assolutamente nulla alla maggior parte degli italiani, compreso al sottoscritto, ma non disperatevi troppo perché anche in Calabria quel nome è stato dimenticato e, come più volte ricordato nel testo, nemmeno in una biblioteca o su internet troverete molte informazioni. La lapide di Silipo appassisce nel blocco 52 del cimitero di Catanzaro. Oblio, dimenticanza circondano quell’omicidio che ancora oggi rimane senza colpevoli, senza mandanti, senza uno straccio di verità. Chi sono stati i responsabili? La criminalità organizzata? Fu un delitto ascrivibile a un disegno partortio dall’eversione nera e dai poteri forti oppure fu figlio delle divergenze interne al partito causate anche degli attriti fra le varie anime già messe a dura prova dai fatti di Ungheria e da ciò che sarebbe accaduto anche a Praga? Oppure fu una questione privata legata a questioni passionali, di tradimenti e amanti? Certamente Silipo fu un personaggio scomodo, misterioso, controverso, allergico al centralismo democratico del partito e alla sua fedeltà a Mosca, un uomo desideroso di cambiare lo stato di cose in Calabria ma anche coi piedi ben piantati per terra e consapevole del tempo necessario e della moderazione, mai asservita, per rinnovare il Meridione d’Italia e non solo.


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