Concorso a cattedra, la Procura indaga sulle ‘anomalie’

Catanzaro, è stata la stessa commissione esaminatrice a segnalare il giallo di nove buste che sono risultate vuote

Ci sono le buste, ma sono vuote; l’esame è stato sostenuto, ma mancano gli elaborati. Hanno assunto i connotati del “pasticciaccio brutto” le prove scritte del concorso a cattedra che si sta svolgendo in Calabria, dopo i presunti vizi evidenziati direttamente dalla commissione d’esame e messi nero su bianco nel verbale sottoscritto lo scorso 22 marzo. 
Secondo quanto riporta la Gazzetta del Sud, la Procura di Catanzaro ha aperto un’inchiesta a seguito dei diversi esposti presentati da alcuni insegnanti che stanno partecipando al concorso.
Tutto parte dopo l’accertamento fatto dalla commissione nella fase in cui ha proceduto alla correzione degli elaborati di Italiano, Latino, Geografia e Storia. 
Sono risultate 9 buste vuote. L’esaminato avrebbe fatto il compito scritto, avrebbe consegnato i testi ma i commissari, al momento di iniziare la verifica, non trovavano gli elaborati.
Come da regolamento, il concorso pubblico deve garantire l’anonimato del partecipante ed è per questa ragione che le buste consegnate dopo il compito non recano, nella parte esterna, il nome del docente che ha sostenuto l’esame. La commissione ha quindi solo potuto constatare che le buste 4, 5, 6, 130, 179, 180, 187, 188, 189, 190, 191, 192, 193 presentavano delle anomalie perché prive del contenuto o di una parte di questo.

 


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Redazione

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