Intervistiamo

“Scopelliti si dimetta da Commissario alla Sanità”

La richiesta arriva dai capigruppo di minoranza della città di Catanzaro

Avendo assistito, da vicino, anche alle recenti trattative sulle sorti della Fondazione Campanella, siamo sempre più convinti che la sanità calabrese e catanzarese sia caduta nel baratro per la totale assenza di progettualità e programmazione. È arrivato il momento che il Commissario ad acta alla sanità, Scopelliti, pensi forse a rassegnare le proprie dimissioni da questo delicato ruolo e si occupi d’altro.

Mancano idee ed ambizioni; si scrive e si approva una legge regionale senza sapere poi come farla applicare. Continuano gli “stiamo studiando”, “stiamo lavorando” e “vedremo”. Un continuo passaggio di responsabilità da una parte all’altra, dinnanzi a centinaia di dipendenti e migliaia di malati nell’incertezza.

È inutile ribadirlo ancora: la Fondazione Campanella è un processo tecnicamente nato male e gestito peggio. Lo ha scritto la Commissione Serra-Riccio circa cinque anni fa, parlando della Fondazione come un “mostro giuridico”.

La nostra preoccupazione è, pero, d’altro lato, il livello assistenziale e la cura del malato, il livello delle professionalità e conoscenze accumulate, le risorse già investite e le centinaia di centinaia di dipendenti coinvolti. E su questo occorre muoversi. Chiediamo a politici e tecnici visione e responsabilità affinché possano trovare una soluzione immediata, risolutiva e di prospettiva, coinvolgendo tutte le realtà sanitarie cittadine prendendo anche a riferimento vere eccellenze del territorio come può essere il presidio del Ciaccio. Ne vale del futuro dell’assistenza sanitaria cittadina e dell’università catanzarese. È arrivato il momento di costruire il futuro di questa regione partendo dalle best practices esistenti sotto tutti i profili e assicurando quella visione integrata e a trecentossanta gradi che si ispiri ad una logica di alta programmazione. Il consiglio comunale dell’8 maggio sarà un’occasione per tutti gli schieramenti e le forze politiche di offrire alla città i pilastri di un modello di capoluogo della sanità d’eccellenza da costruire nei prossimi anni.

Autore

Salvatore Ferragina

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