Intervistiamo

Progetto Safe City, si va al Tar

Le associazioni Il Baco Resistente, Il Pungolo per Catanzaro, Alternativa Calabria, Cittadinanzattiva, Astarte, Risveglio Ideale, Slega la Calabria, Uisp, Anpi, Ulixes, Movimento 5 Stelle, Azimut 360, Vas, nonché numerosi privati cittadini, ricorrono al Tar

Si sono riunite le associazioni Il Baco Resistente, Il Pungolo per Catanzaro, Alternativa Calabria, Cittadinanzattiva, Astarte, Risveglio Ideale, Slega la Calabria, Uisp, Anpi, Ulixes, Movimento 5 Stelle, Azimut 360, Vas, nonché numerosi privati cittadini, al fine di fare il punto sul progetto della videosorveglianza affidato direttamente dal Comune ad una società israeliana per oltre 23 milioni di euro.

Ad oggi, nonostante l’istanza depositata al Prefetto e al comune di Catanzaro, nessuna notizia è pervenuta agli istanti in merito alle richieste formulate e alla revoca e/o all’annullamento degli atti. Gli istanti hanno mosso rilievi e censure agli atti con cui il Comune di Catanzaro ha deliberato l’affidamento del progetto sia in merito alla violazione della normativa sull’affidamento dei servizi relativamente all’omessa pubblica selezione che in merito alla violazione della privacy nonché in relazione alla mancanza dei presupposti necessari per paracadutare nella città di Catanzaro un sistema di sorveglianza militare di tale invasività. A ciò sono state aggiunte anche critiche in merito all’uso di una somma così importante che il Comune ha deciso di corrispondere direttamente alla società israeliana per un inutile progetto di videosorveglianza invece che utilizzarla, essendo ciò possibile, per altre finalità pubbliche, relative ad emergenze sociali primarie e inderogabili che attanagliano la comunità.

Per tali ragioni, alla luce dell’omesso ritiro dei detti atti amministrativi, le associazioni e i privati cittadini hanno dato mandato all’Avv. Francesco Pitaro di predisporre il ricorso al TAR, nel quale saranno segnalate le gravissime anomalie e abnormità poste in essere dal Comune di Catanzaro, avverso i detti illegittimi ed illogici atti, affinché il Tribunale possa fare luce sulla vicenda ed adottare i conseguenti provvedimenti di annullamento.

Chiunque, pertanto, singolo cittadino, o soggetto collettivo sia esso associazione, movimento, comitato, partito, sindacato, ecc, voglia aderire al ricorso, che riguarda interessi primari e collettivi della comunità, può farlo mettendosi in contatto con le suddette Associazioni o con lo studio dell’Avv. Francesco Pitaro, o ai seguenti recapiti telefonici: 347.6104390-338.3227130-333.9207391- 338.2194355-3207680250-3389283459.

Autore

Salvatore Ferragina

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