Intervistiamo

Catanzarnelcuore sul Teatro Masciari

Attorno alla vicenda del Teatro Masciari registriamo, con piacevolissimo stupore, la forte presa di posizione che si sta concretizzando in città. Infatti nella massiccia e sentita reazione che si sta attuando per scongiurare la definitiva perdita dello storico teatro cittadino, leggiamo un indubbio segnale di civiltà, di sensibilità e di attaccamento non già e non solo ad un presidio culturale ma agli aspetti più positivi di un’identità collettiva. Pertanto non possiamo che essere grati al Comitato “Salviamo il Teatro Masciari” il quale, nel breve volgere di poche settimane, ha messo in piedi un’organizzazione fatta di persone di buona volontà, tutte dedite a sensibilizzare l’opinione pubblica e quella politica rispetto ad una vicenda assai dolorosa come potrebbe essere, ma come ci auguriamo che non sarà, quella del Teatro Masciari. Fra le iniziative portate avanti dal Comitato ci ha colpito in modo particolare il numero elevato di firme raccolte, oltre 5000, in occasione di alcuni eventi svoltisi in città: si tratta di cifre importanti che possono essere interpretate come una svolta della sensibilità civica dei catanzaresi, spesso dipinti come sonnolenti e disinteressati alle sorti del capoluogo, ma che in questo contesto hanno tirato fuori la voglia di riscatto, dimostrando di avere a cuore la sua storia e la sua memoria e manifestando perché il teatro sia a tutti gli effetti patrimonio pubblico. Tradotto in termini politici dobbiamo leggere il forte impulso proveniente dalla società come un mandato assegnato all’Amministrazione Comunale affinché questa non si limiti a generiche condivisioni dell’obiettivo – ciò che potrebbe evocare facili demagogie – ma diventi protagonista e risolutrice della battaglia attraverso azioni concrete e incisive.

In tal senso, e dopo aver appreso di una visita che il ministro ai Beni Culturali, Massimo Bray, farà in settembre a Catanzaro per conoscere meglio la situazione del Teatro Masciari, riteniamo fondamentale che il Sindaco del capoluogo si interfacci sistematicamente col Comitato spontaneo nato in città al fine di armonizzare ogni iniziativa ed ogni passaggio che dovranno concludersi con un esito felice dell’intera vicenda. D’altro canto, e ad ulteriore conferma di quanto abbiamo appena sostenuto, sottolineiamo che se nelle dichiarazioni programmatiche di inizio consiliatura non si è ravvisata alcuna traccia del Masciari, oggi, grazie alla sensibilizzazione del Comitato, l’argomento non può essere più eluso: si è partiti con una ripulitura della scala del Teatro, poi si sono succedute dichiarazioni stampa di grande attenzione sul tema e, da ultimo, sembra che il Teatro sia stato inserito dal Comune negli interventi da finanziare.

A questo punto riteniamo opportuno dare compimento agli atti consequenziali con tutte le misure e le pressioni di cui un’Amministrazione è capace, sia per difendere un bene di valore storico-architettonico perfettamente integrato nello spazio urbano, sia per difendere l’esigenza della comunità catanzarese che nel Teatro Masciari trova risposte a quei bisogni di cultura e di socializzazione che possono essere offerti dal variegato e frizzante mondo artistico locale, presente e attivo in città in tutte le sue forme.

 

 

Autore

Salvatore Ferragina

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