Oggi l’incontro con l’architetto Zagari per Piazza Matteotti

L’associazione Calabria in Armi vuole che si ricordi la storia

Giorno 4 è previsto l’ incontro con il Prof. Zagari per definire l’ assetto finale della Piazza Matteotti e, soprattutto, il destino della scala triangolare che fu eretta nel progetto originario. Certamente anche le altre soluzioni, come hanno riportato gli organi di stampa, avranno la medesima e significativa forma, molto opportuna nella città di Catanzaro

 La nostra Associazione, intervenuta in occasione del precedente incontro con l’ illustra architetto, rammenta pero’ che i segni piu’ importanti per la storia della città che non puo’ essere slegata dalla storia della sua popolazione, si identificano nei due monumenti: quello ai Caduti e il Cavatore. Il primo ricorda la presenza dei catanzaresi nella storia del XIX e XX secolo, ma anche nei conflitti contemporanei, alla quale contribuirono con oltre 600 caduti nelle guerre che sembrano non appartenere alla memoria collettiva e, cio’ che piu’ sconcerta, a quella delle nostre istituzioni che si lacerano o attorno alla scala triangolare accantonando il contenuto piu’ importante della nostra presenza nei grandi , anche se tragici, eventi. In questo 2013 ricorrono i 70 anni dei bombardamenti alleati sulla città, da noi ricordati anche facendo suonare le campane a morto il 27 Agosto, data nella quale Catanzaro fu colpita duramente. Allora le vittime furono centinaia. Ma non esiste alcun segno che la ricordi, così come non esiste una lapide con i nomi dei soldati catanzaresi caduti nelle guerre già citate, unico caso in Italia fra i capoluoghi.

Ebbene riteniamo che la Piazza debba essere pensata in funzione di questi segni mancanti unitamente al Monumento dove la figura della madre fu distrutta dalle bombe anglo americane del 1943. Ricostruirla o no è un argomento del dibattito che supera di gran lunga quello sulla scala. Non vorremmo che le campane a morto debbano essere suonate per la morte della memoria civica, attendiamo un significativo intervento del Comune che indichi al progettista le finalità collettive che certamente Egli saprà inserire nell’ opera architettonica di gran pregio.

Autore

Redazione

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