Intervistiamo

Stasera a “Settembre al Parco” i Dik Dik

Venerdì nella seconda serata di Settembre al Parco è di scena la grande musica italiana: protagonisti i DIK DIK, storico gruppo del beat italiano in attività da circa cinquant’anni durante i quali hanno raccolto i frutti di un lavoro incessante e di iniziative musicali di grande qualità, facendo in modo che nonostante sia passato tanto tempo dai più grandi successi, ancora oggi in giro per l’Italia, così come all’estero, possono sempre contare su un pubblico di appassionati d’ogni età che anche a Catanzaro farà registrare il tutto esaurito segnando probabilmente il record assoluto di presenze per la rassegna settembrina. Il viaggio musicale dei DID DIK (nome di una antilope africana) iniziò nel 1966, dopo un anno di dura gavetta, con un 45 giri che già dava il senso di quella curiosa tendenza del gruppo: il lato a, “1-2-3” era infatti una cover internazionale, il lato b, “Se rimani con me”, un pezzo composto da un Lucio Battisti ancora in cerca del successo. E negli anni a seguire questo aspetto caratterizzò sempre di più la storia del gruppo: le cover internazionali ebbero uno straordinario successo, da “Senza luce” A whiter shade of pale dei Procol Harum, introduzione organo hammond e primo posto nelle classifiche di vendita del ’68, alla The Mighty Queen di Bob Dylan che diviene “L’eschimese” nella versione italiana, ad If i were a carpenter di Tim Hardin tradotta letteralmente in “Se io fossi un falegname”, ai grandi movimenti giovanili di una “Inno” cover di Let’s go to San Francisco, alla celeberrima traduzione di Isle of Wight. Ma il più grande successo, la cover li fece conoscere al grande pubblico e che nel mercato italiano e latino superò per fama la versione originale fu quella “Sognando la California” dalla California Dreamin’ dei Mamas & Papas che non a caso è il sottotitolo della settima edizione di Settembre al Parco. “Cielo grigio su…” ed il successo nel 1966 portò i giovani musicisti ad un impegno duraturo in direzione della musica, con record di vendite e prime posizioni stabili nelle hit parade. Allo stesso tempo, tra lato a e b, i Dik Dik contribuirono all’esplosione del duo Battisti-Mogol, e viceversa, interpretando una serie di successi da brivido, Dolce di giorno, Il vento, Vendo casa, realizzando quindi una splendida funzione nell’ambito del beat italiano: favorire la conoscenza della grande musica internazionale, tra States e oltremanica, ed aprire un nuovo percorso di libertà per la musica d’autore nazionale, approfittando proprio di un’epoca che con la capillare diffusione del 45 giri consentiva di conciliare l’idea del successo di vendita con quella di una musica di qualità da riscoprire sul lato b. La storia ci ha poi consegnato una serie di 45 giri da collezione dove non sempre il maggiore successo corrisponde al lato più nobile delle produzioni, e così per tanti gruppi emergenti. I DIK DIK sono riusciti a mantenere nel tempo una coesione ideale ed artistica, favorita anche dall’interesse costante del pubblico, che li ha fatti viaggiare nel tempo con una proposta ancora oggi valida musicalmente; i loro concerti, arricchiti da pregevoli immagini video e dalle narrazioni costanti degli anni vissuti, rappresentano la rivisitazione, non soltanto musicale, dei decenni che si sono succeduti e degli eventi che hanno maggiormente coinvolto i giovani in ogni angolo del pianeta. Lallo, Pepe e Pietruccio, nucleo storico del gruppo accompagnati da Mauro Gazzola e Gaetano Rubino, riescono ancora oggi a coinvolgere ogni fascia d’età ed a rispondere in musica all’amore del pubblico. La serata DIK DIK avrà una importante e valida anteprima: venerdì alle 17, presso il bar del Parco, Pietruccio Montalbetti presenterà il suo libro “Io e Lucio”, utile a conoscere un Battisti inedito, quello della grande lotta per il successo, ed a rivivere un tempo in cui l’amicizia tra giovani aspiranti musicisti era un collante fondamentale per raggiungere traguardi ambiziosi. È lo stesso Pietruccio, con tanti amici catanzaresi su facebook, ad annunciare prima di tutti l’evento. Fa parte della natura di un personaggio sempre in cerca di nuove conoscenze e di nuove avventure, figlio di un’epoca straordinaria. La serata DIK DIK, unica performance calabrese in un estate ricca di concerti per i sempre giovani artisti, per Settembre al Parco sarà il momento della grande nostalgia ma anche l’occasione per rendere omaggio agli straordinari interpreti dei sogni di tante diverse generazioni, sogno per la California compreso.

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Redazione

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