Intervistiamo

Abramo in visita al cantiere del San Giovanni

Uno squarcio parziale fra il Cavatore e il muro di cinta del San Giovanni a ricordare, per sempre, la “ferita” inferta alla città dal crollo del 4 gennaio 1970. È la prescrizione illustrata al sindaco Sergio Abramo dal funzionario della Soprintendenza regionale ai beni culturali, artistici e architettonici, arch. Giorgio Ceraudo, nel corso del sopralluogo congiunto, compiuto ieri, al cantiere dei lavori di riqualificazione del muraglione del complesso monumentale. Si punta, in sostanza, al ripristino quasi completo dello stato originario del luogo, con l’introduzione di ben precisi elementi manufatti che possano richiamare l’aspetto storico del complesso, incastonato nell’area che dovrà rappresentare uno dei punti di forza del centro cittadino: il polo museale del San Giovanni e le sue preziosità artistiche controbilanciate dagli elementi, assolutamente moderni, della nuova piazza Matteotti, i cui lavori stanno procedendo, in parallelo, secondo il programma prestabilito. Il primo cittadino e l’architetto Ceraudo hanno dunque esaminato tutte le idee progettuali che stanno per ricevere concreta attuazione nell’ambito delle opere di ricostruzione della parte crollata del muro di cinta, che prevedono l’importo di 320 mila euro sulla base del progetto originario redatto su input della giunta Abramo nel 2003. Ad affiancare il sindaco e Ceraudo, l’assessore ai lavori pubblici, ing. Vincenzo Belmonte, il dirigente del settore urbanistica, arch. Giuseppe Lonetti, il dirigente del settore grandi opere, ing. Giovanni Ciampa, il direttore dei lavori, ing. Sergio Galli, il funzionario del Centro operativo della Soprintendenza di Catanzaro, dott. Francesco Pregoni, e il responsabile della ditta esecutrice dei lavori, Maurizio Scutieri. “Prendendo atto delle prescrizioni della Soprintendenza – ha affermato Abramo – l’Amministrazione può adesso continuare serenamente con la realizzazione dei lavori che, una volta ultimati, restituiranno al centro storico del Capoluogo un complesso dall’elevato pregio artistico-culturale e dal profondo significato storico. L’impatto totale dell’area, comprendente la nuova piazza Matteotti e le gallerie del San Giovanni, sulle quali interverremo grazie a un apposito finanziamento regionale, sono sicuro che verrà apprezzato in pieno dai cittadini e dai turisti”.

Autore

Salvatore Ferragina

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