La Striscia

Ripa e Pagliari frenano il Catanzaro

L’arbitro condiziona la partita, il tecnico dei pisani alza il bunker. Sfumano i tre punti per i giallorossi che creano poco ma avrebbero meritato la vittoria
 
Ripa protagonista in negativo di Catanzaro- Pisa

Per la quinta di campionato i giallorossi di Brevi sono chiamati ad affrontare un’altra delle pretendenti alla vittoria finale. Dopo la partenza soft del Catanzaro, con due pareggi contro squadre sulla carta non d’alta classifica (Prato e Viareggio), al “Ceravolo” arriva il Pisa, che come le due precedenti avversarie (Frosinone e Lecce) punta alla vittoria del campionato. Entrambe le compagini arrivano da strisce positive e hanno all’attivo due successi consecutivi. C’è curiosità e attesa dopo la vittoria di Lecce per vedere di che pasta è fatto il Catanzaro. La squadra è chiamata al cosiddetto esame di maturità. Il pubblico risponde bene e in cinquemila gremiscono gli spalti del “Ceravolo”. I pisani sono pochini, una decina, qualcuno per protestare contro la tessera del tifoso rimane fuori lo stadio.

La scomparsa di Carlo La Forza è onorata dal pubblico catanzarese nel suo stadio. Gli Ultras 73 loIl ricordo di Vinicio Caliò ricordano nelle “fanzine” e un eloquente striscione racchiude quanto grande sia stata la passione per il Catanzaro di Carlo, la cui storia ha commosso tutta Italia. “La tua fede e il tuo esempio sono il nostro orgoglio” è il pensiero della curva, e al coro “Carlo, Carlo” tutto lo stadio, pisani compresi, si unisce in un unico applauso. A inizio secondo tempo, come accade da tredici anni a questa parte, è ricordato “Vinicio Caliò”, il ragazzo che le acque dello Ionio non hanno mai restituito dopo la tragedia del camping “ Le Giare”.    

Toscani e calabresi si presentano in campo con le stesse formazioni che hanno battuto rispettivamente Nocerina e Lecce nell’ultimo confronto. La “novità” che Brevi apporta è che Russotto partirà dalla panchina. Pronti, via e il Catanzaro ha l’occasione che potrebbe cambiare la partita. Fioretti servito centralmente parte e si presenta da solo davanti a Pugliese. L’attaccante calcia piano e spreca una clamorosa occasione. Un goal divorato. La partita adesso s’incanala sui binari dell’equilibrio con le due squadre che si temono e lottano soprattutto nel mezzo del campo. Il Pisa si difende con tutti i suoi effettivi e il suo temuto attacco formato da Arma e Giovinco non rappresenta un pericolo per la seconda difesa più forte del girone dopo il Prato. Rigione e Ferraro annullano Arma, Catacchini sovrasta Giovinco, qualche solita amnesia invece per Sabatino che soffre il tornante avversario.

Rigione si divora il gol dell'1-0Per tutti i novanta minuti la partita è sempre la stessa: toscani che si difendono in undici e Catanzaro che prova ad attaccare. I giallorossi pur avendo creato altre occasioni per passare in vantaggio (Rigione su azione d’angolo nel primo tempo e qualche incursione sulla sinistra di Calvarese e Russotto nella ripresa) peccano in fantasia, non variano il gioco e non provano soluzioni diverse. Martignago e Russotto, subentrato nella ripresa, non trovano giocate interessanti nell’uno contro uno. L’ex Cittadella nel primo tempo, quando avrebbe la possibilità di saltare l’uomo e puntare a rete, trova difficoltà. Più difficile è l’impresa per Russotto, perché con il passare dei minuti il Pisa si arrocca sempre più all’indietro e raddoppia e triplica le marcature.

La pecca del Catanzaro è di non trovare alternative al gioco proposto. Spesso si cerca il lancio centrale a scavalcare la difesa come tattica di gioco, intervallato dalle aperture sulle fasce per Marchi e Martignago. Gli attenti centrali pisani non concedono spazi e quando nella ripresa per due volte i giallorossi tentano la percussione centrale con azioni fatte da rapide triangolazioni, qualche pericolo viene creato. Due volte Fioretti e Russotto sono anticipati dall’attento portiere avversario proprio sul più bello.

Il gran caldo ha condizionato la prestazione di alcuni elementi catanzaresi. Vitiello a corto diVitiello in una fase di gioco preparazione e Germinale per la sua prestanza fisica sono quelli che hanno sofferto di più e inciso di meno. In campo e sugli spalti la temperatura sfiorava i 35° gradi. Sembrava Agosto. Fioretti dopo il goal sprecato ha tentato altre giocate e si è anche mosso bene, ma Brevi dovrà lavorare sul fatto che spesso i nostri centrocampisti non accompagnano l’azione e quando gli attaccanti sono spalle alla porta, non trovano compagni su cui scaricare il pallone e tentare magari il tiro da fuori. Soluzione ideale con squadre arroccate dietro.

Complessivamente è stato un buon Catanzaro, che avrebbe meritato la vittoria ma che non deve buttare questo pareggio. I calciatori pisani, che a fine partita abbracciano il loro allenatore felici e contenti del punto conquistato, confermano che i giallorossi possono giocarsela con tutti.

Nel contesto della partita, pur se a noi non piace farlo non si può non commentare la negativa prestazione dell’arbitro, il Signor Ripa di Nocera Inferiore. Alla luce di quello che si è visto in campo, non si può non ricordare che il prossimo avversario del Catanzaro sarà la Nocerina. “Per ogni gara verranno designati due arbitri residenti in province diverse da quelle di entrambe le squadre”. Recita così una norma del regolamento arbitrale al paragrafo che riguarda la neutralità.

L'espulsione di Brevi e del secondo PassarielloComprendiamo che per il mondo arbitrale è impossibile verificare i calendari di ogni squadra ma ieri il signore in giacchetta nera ha fatto veramente imbestialire e dubitare il civile pubblico catanzarese. Non è di un goal annullato che si discute, di un rigore o di un fuorigioco. Ma di come la partita è stata diretta e condizionata nei momenti topici. Quando il Catanzaro esercitava la pressione, non erano i calciatori pisani a cercare di spezzare il ritmo come si conviene in certe situazioni. Ci pensava l’arbitro, invertiva falli laterali o fischiava punizioni in area e nella trequarti con il classico fallo da confusione. Indirizzata la partita in questo senso, poi finiva la sua opera dispensando cartellini gialli e rossi a ogni calciatore catanzarese che gli passava davanti. Vitiello ammonito per fallo di mani, Giovinco perdonato solo due minuti prima per lo stesso fallo. Poi un’uscita dubbia del portiere Pugliesi ad anticipare Russotto con l’allontanamento di mezza panchina catanzarese.

Infine, la ciliegina sulla torta delle espulsioni di Vitiello e Germinale. Il primo per aver allontanato unL'espulsione di Vitiello e Germinale uomo che stava sulla palla e ritardava la ripresa del gioco, il secondo per proteste. Guarda caso quando il Catanzaro stava esercitando la pressione finale. Missione compiuta, potrebbero dire i malpensanti. Un commissario degli arbitri avrà visto la partita e valuterà. Magra soddisfazione per i tifosi giallorossi e per la società a cui vanno i complimenti per come è stata trattata la vicenda nel post gara. Il Catanzaro dovrà giocare a Nocera penalizzato per via delle espulsioni subite. In arrivo anche una multa per il lancio di qualche bottiglietta vuota in campo. 

Concludendo prendiamo per buono questo pareggio che non fa altro che rafforzare quella convinzione che sta maturando fra tifosi, calciatori e addetti ai lavori; il Catanzaro in questo torneo non sarà una comparsa. Ora la parentesi dell’inutile Coppa di Lega Pro a Melfi, poi il meritato riposo e infine tutti a Nocera, dove fortunatamente il signor Ripa non giocherà.

Salvatore Ferragina

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Salvatore Ferragina

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