Intervistiamo

Tallini-Scopelliti: è rottura. Su Catanzaro? No, su Silvio

Scritto da Redazione

talliniSi sgretola l’asse TalliniScopelliti. E non per questioni locali: per il silenzio del Presidente dopo il nubifragio che ha colpito Catanzaro magari, o per le mille questioni – dalla sanità privata ai trasporti pubblici- che minano anche la speranza in un futuro migliore per il capoluogo. No, è la politica nazionale a scatenare la reazione veemente del catanzarese più votato. 

I duri giudizi espressi dal presidente Scopelliti sul presidente Berlusconi durante la presentazione del libro di Gianfranco Fini a Locri mal si conciliano con il ruolo di leader di coalizione che i fatti delle ultime settimane gli hanno consegnato. Il gruppo di Forza Italia, con amicizia e lealtà, gli ha riconosciuto questo ruolo che, comunque, andrebbe esercitato con equilibrio e spirito unitario[…] Non entro nel merito delle critiche rivolte da Scopelliti a Berlusconi poiché rientrano nella normale dialettica politica. Mi stupisce che il Governatore accusi il leader di FI di essere un uomo solo al comando quando proprio Scopelliti, in Calabria, ha assommato in un’unica persona tutte le cariche politiche ed istituzionali“.

Poi L’assessore regionale illustra nuovi possibili scenari: “Se l’uscita di Forza Italia a Roma ha determinato una nuova maggioranza a sostegno del Governo Letta, come afferma in continuazione Alfano, con lo stesso meccanismo bisogna riconoscere che in Calabria la nascita del gruppo di Forza Italia ha determinato una nuova maggioranza, di cui bisogna tenere conto nelle sue varie articolazioni.Se il Nuovo Centrodestra sostiene che il metodo di scelta del leader di coalizione a livello nazionale sono le primarie, anche in Calabria andrà evidentemente utilizzato questo sistema, in cui ogni forza componente potrà legittimamente presentare la propria candidatura“.

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