Intervistiamo

È Bindi la paperona dei parlamentari calabresi

La deputata del Pd guida la classifica degli eletti in questa regione. Il record dell’oriundo Turano, il caso dei grillini e le troppe caselle vuote

C’è un deputato di origini cosentine tra i paperoni del Parlamento italiano. Si chiama Renato Turano, è originario di Castrolibero ed è stato eletto nella fila del Pd nella circoscrizione estero. Al fisco statunitense, il senatore risulta residente a Chicago, ha dichiarato un reddito lordo di 4.022.966 dollari da cui non è stato possibile estrapolare il netto per via del differente regime fiscale esistente negli States.
Il Corriere della Calabria ha chiesto a un consulente finanziario di calcolare il reddito netto percepito nell’anno 2012 da chi siede attualmente in Parlamento. Tra i senatori la palma del più “ricco” spetta ad Antonio Caridi del Nuovo centrodestra. L’ex assessore regionale porta a casa 79.230 euro (118.659 il lordo). Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, Marco Minniti, ha dichiarato invece 98.471 euro che “ripuliti” dalle trattenute diventano 63.549 euro. Molto più indietro si trovano i due rappresentanti calabresi grillini a Palazzo Madama. Nicola Morra dichiara di aver percepito 28.072 euro (22.855 quello realmente intascato) mentre Francesco Molinari “soltanto” 5.185 euro. Mancano – molto probabilmente perché non hanno dato il loro assenso alla pubblicazione – le dichiarazioni patrimoniali di Doris Lo Moro (Pd), di Giovanni Bilardi, Antonio Gentile, Nico D’Ascola, Piero Aiello (tutti del Nuovo centrodestra) e di Mimmo Scilipoti (Fi).
Non è molto diversa la situazione alla Camera dove tra i deputati calabresi che non hanno pubblicato i loro guadagni figurano Ferdinando Aiello (Sel), Stefania Covello (Pd), Franco Bruno (Api), Pino Galati (Fi), Rosanna Scopelliti (Ncd) e Lorenzo Cesa (Udc), quest’ultimo menzionato perché ha optato per il seggio conquistato dai centristi in Calabria. Tra quelli che hanno regolarmente presentato la documentazione, la più “ricca” è Rosy Bindi, che ha guadagnato 127.572 euro a fronte di un lordo di 204.128 euro. Dietro di lei l’altro esponente Pd Demetrio Battaglia con 107.560 euro (reddito imponibile lordo di 175.309 euro), mentre il terzo gradino del podio è occupato dalla coordinatrice calabrese di Forza Italia, Jole Santelli, con 76.896  euro (lordo di 121.590 euro). Al quarto posto si piazza Bruno Censore (Pd), con i suoi 73.012 euro netti (110.898 euro senza trattenute). Più staccati Dorina Bianchi (Ncd) con 63.930 euro (96.559 euro); Nicodemo Oliverio (Pd) 62.047 euro (89.776 euro); Nico Stumpo (Pd) 56.124 euro (84.198 euro); Alfredo D’Attorre 56.812 euro (80.541 euro); Enza Bruno Bossio 42.016 euro (61.476 euro); Sebastiano Barbanti 35.703 euro (50.221 euro) e infine il segretario regionale Pd Ernesto Magorno 32.847 euro (48.949 euro). Chiudono la lista i deputati del Movimento 5 Stelle, Dalila Nesci, Federica Dieni e Paolo Parentela, che dichiarano di non aver percepito nemmeno 1 euro nel 2012. Insomma, il salto in Parlamento per loro è stata una rivoluzione in tutti i sensi.

corrieredellacalabria

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Redazione

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