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Fofana, dalla banlieue al Catanzaro tra gol e fallimenti

Scritto da Redazione
L’attaccante parigino, scoperto dal Cittadella, arriva in prestito dal Lanciano dopo l’esperienza a Salerno

DSC_1993Mohamed Fofana è il primo arrivo in ordine di tempo del Catanzaro in costruzione per la stagione 2014/15. Seguito ormai da diverse settimane, è stato anche il primo ad essere ufficializzato insieme ai suoi nuovi compagni Silva Reis e Maiorano. Alto 186cm, l’attaccante francese approda alla corte di Moriero a 29 anni, in prestito dal Lanciano, dopo un lungo girovagare per i campi di serie B e di Lega Pro, da Nord a Sud dello stivale, da Busto Arsizio a Siracusa. Punta centrale per gran parte della sua carriera, ma anche attaccante esterno nel 4-3-3 o seconda punta nel 4-4-2. Gran fisico, ottima progressione e buon colpitore di testa.

Il suo percorso calcistico da professionista è tutto italiano. Nel 2003, a 18 anni, il Cittadella va a scovarlo nell’immensa banlieue parigina. Mohamed gioca in una piccola squadra di una cittadina a nord-est della capitale francese, Les Lilas, non molto distante da Saint-Denis. In Veneto gioca tre anni, facendosi le ossa e rinforzandosi fisicamente. Fino a esplodere a 20 anni, nella sua quarta stagione in maglia granata, con un ottimo campionato da titolare in C1 e 8 gol realizzati. I play-off sono solo sfiorati. Per ironia del destino, il Cittadella coronerà solo l’anno seguente il sogno della B. Proprio mentre Fofana ha già fatto il salto in B con la maglia del Ravenna di Pagliari, destinato inevitabilmente alla retrocessione. Mohamed segna un solo gol in campionato, dopo aver fatto sognare i tifosi romagnoli con un gol a Ferragosto nel primo turno di Coppa Italia. Un gol a tre minuti dalla fine che aveva eliminato addirittura il Chievo.

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Anche Fofana scende in C1 e va in prestito alla Pro Patria di Lerda. È forse la sua migliore stagione, almeno in termini realizzativi. Segna 11 gol e all’ultima giornata serve una vittoria alla Pro Patria per ottenere la promozione in B. Il Cesena si ferma a Verona, ma Mohamed e compagni non riescono a sbancare l’Euganeo di Padova. Finisce 0-0. Cesena in B e Pro Patria seconda che va ai play-off, ritrovando in finale proprio il Padova. All’andata, in trasferta finisce 0-0. Al ritorno, in uno “Speroni” di Busto stracolmo, basta un altro pareggio. Dopo mezzora il Padova resta in 10, ma Fofana con l’ex giallorosso Toledo e Do Prado non riescono a far male. A 10 minuti alla fine la Pro Patria viene beffata da un uno-due dei veneti. Il gol della bandiera non serve ai padroni di casa che si divorano la promozione e in estate falliscono.

Fofana sbarca in prestito all’Arezzo, ma viene limitato dagli infortuni. Gioca e segna poco, e i toscani perdono la semifinale play-off contro la Cremonese, prima di fallire. Una stagione da dimenticare, prima di approdare alla Spal, dove andrà peggio. Il feeling con la città non c’è mai, gli infortuni ne limitano il buon rendimento iniziale, in estate è tempo di cambiare ancora. Stavolta lo accoglie il Siracusa di Andrea Sottil. Ancora una volta parte benissimo segnando 5 gol in 12 partite, poi si rompe il tendine rotuleo in una partita a Lanciano. Lanciano entrerà nel suo destino. Rientra in tempo per la semifinale play-off, proprio contro il Lanciano. In Abruzzo finisce 1-0 per i rosso-neri. Al ritorno, nell’inferno del “De Simone”, succede di tutto. A mezzora dalla fine, Fofana realizza il rigore che darebbe la B al Siracusa. Ma il Lanciano pareggia subito e centra la promozione, mentre i siciliani scompaiono a fine campionato.

1fofanaMa c’è ancora il Lanciano nel destino di Fofana. Gautieri lo porta in Abruzzo e gli fa ritrovare la serie B sfumata tante volte. Il tecnico lo utilizza come attaccante di riserva. Tante presenze, ma pochi minuti a disposizione e tre soli gol. Nella stagione successiva la storia si ripete e a gennaio Mohamed va in prestito alla Salernitana, dove gioca poco e non segna mai. A marzo gioca titolare contro il Catanzaro all’Arechi, al fianco di Mendicino. Ma si schianta contro il muro della difesa giallorossa eretto da Brevi. L’ultimo gol contro la Reggina a febbraio 2013. Ora Ortoli gli concede un’altra occasione, forse l’ultima della sua travagliata carriera.

Ivan Pugliese

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