Acqua non potabile in alcune zone della città

La nota del Comune arriva solo oggi;  Giglio si chiede il perché dei ritardi nell’informare i cittadini. Le perplessità del circolo Pd Aranceto-Corvo

La nota del Comune

In seguito alla pubblicazione del 4 luglio scorso sul sito del Comune all’indirizzo www.comunecatanzaro.it, dell’ordinanza che sospende l’utilizzo dell’acqua potabile per tutta la parte della rete comunale dalla quale attinge il punto di campionamento di via Calvario, nel quartiere Santa Maria, l’ufficio acquedotti di Palazzo De Nobili ha reso noto, su segnalazione dell’Asp, che il provvedimento è stato esteso anche nei quartieri Verghello e Catanzaro Lido compreso tra le vie Forni, viale Europa, via Lungomare e Melito Porto Salvo dalle quali attingono i punti di campionamento delle fontanine poste in viale Magna Graecia e via Genova. L’estensione del divieto si è resa necessaria in seguito all’esito sfavorevole emerso dalle analisi effettuate sui campioni, che hanno evidenziato la presenza di batteri che impongono il divieto di utilizzo dell’acqua a scopo potabile, per uso alimentare, lavaggio o preparazione degli alimenti, igiene orale, lavaggio stoviglie o utensili da cucina, lavaggio apparecchiature sanitarie e di oggetti per l’infanzia.

Le perplessità del consigliere Giglio

Con l’Ordinanza sindacale n.55384 del 4.7.2014 il Sindaco ha disposto il divieto di utilizzo dell’acqua per scopo potabile della rete idrica di via Genova, Catanzaro Lido.

È bene ricordare che l’utilizzo dell’acqua è stato vietato “per uso alimentare, lavaggio e preparazione degli alimenti, igiene orale, lavaggio stoviglie o utensili da cucina, lavaggio apparecchiature sanitarie, lavaggio oggetti per l’infanzia”; l’ordinanza ha disposto, inoltre, che “può essere usata per la pulizia della casa ed il funzionamento degli impianti sanitari e per l’igiene della persona con esclusione dell’igiene orale e degli scopi sopra citata”.

 

Dal tenore e dal contenuto dell’ordinanza si comprende che la problematica è seria in quanto la potabilità dell’acqua delle rete idrica di via Genova è compromessa temporaneamente in modo irreversibile, che la salute della cittadinanza abitante in via Genova e dintorni è a grave rischio di contaminazione. L’ordinanza ad oggi è ancora efficace sino a revoca, a seguito della dichiarazione di potabilità dell’acqua da parte dell’ASP. Viene inoltre disposta la relativa informazione ai consumatori a mezzo stampa e attraverso avvisi collocati nei luoghi interessati dal presente provvedimento. È purtroppo evidente una mancata e adeguata informazione ai consumatori ed ai cittadini del luogo, a mezzo stampa e attraverso avvisi collocati nei luoghi interessati. L’ordinanza è stata affissa su un foglio di dimensione A4 solo in un angolino del muro retrostante la fontanella identificata come punto di campionamento, e nessuno dei cittadini abitanti il quartiere e la via Genova ne era a conoscenza sino a stamattina dato che non è stata fornita altra informazione utile ed adeguata a fronte della gravità della notizia. È mancata qualsiasi affissione di avvisi ai portoni degli immobili di via Genova e non sono stati avvertiti nemmeno i commercianti del posto (alimentari, pizzeria, macelleria ecc.), che adesso rischiano anche danni economici alla propria attività. Si è creato, stamattina, un certo allarmismo, specie tra i cittadini del posto, spaesati e preoccupati, a causa del vigente divieto – di cui si è venuti a conoscenza solo per puro caso e a distanza di tre giorni – essendo evidente che l’acqua è stata utilizzata per uso potabile e consumo domestico in modo normale e quindi cospicuo. Oggi, l’ufficio acquedotti di Palazzo De Nobili ha reso noto, su segnalazione dell’Asp, “che il provvedimento è stato esteso anche nei quartieri Verghello e Catanzaro Lido compreso tra le vie Forni, viale Europa, via Lungomare e Melito Porto Salvo dalle quali attingono i punti di campionamento delle fontanine poste in viale Magna Graecia e via Genova.” E’ del tutto evidente il ritardo e l’approssimazione con cui l’Amministrazione ha informato i cittadini circa un problema che va avanti da giorni. È possibile tollerare questo? È possibile che da parte di SORICAL ci sia una tale gestione degli impianti? È possibile che i cittadini-contribuenti-consumatori catanzaresi debbano subire continuamente violazioni ai propri diritti? È legittimo pretendere da parte del Sindaco risposte certe in merito, magari evitando (maldestri) giochi di prestigio, come sulle vicende relative a debiti e tanto altro? La qualità della vita dei cittadini si misura in base agli annunci e agli “esprimo viva soddisfazione” per il diserbo di turno, o sulla possibilità di farsi finanche una doccia a casa propria? Attendiamo, come sempre, risposte.

Questa la nota del Circolo Pd Aranceto-Corvo

Corvo Aranceto che in una nota tuona “si gioca con la salute dei cittadini dalle prime ore del pomeriggio ci giungono continue telefonate e contatti di  cittadini allarmati per la situazione delle non potabilità dell’acqua comunale  nelle zone a sud della città. se è vero che l’ordinanza con cui veniva  sconsigliato l’utilizzo dell’acqua anche per i bisogni più elementari, come  l’igiene personale, è apparsa sul sito del comune in data 4 luglio con aspetti  lacunosi, ciò che appare più sconcertante è la carenza di comunicazione del Comune che solo in data 8 luglio ha provveduto ad affiggere apposita ordinanza  nei luoghi interessati dal disagio. Premesso ciò, stiamo valutando opportune  azioni legali civili e penali presso le sedi opportuni. Ciò che urge alla  cittadinanza tutta sono i seguenti chiarimenti: 1) quali vie e zone sono  coinvolte oltre le vie principali citate? 2) quali provvedimenti intende  prendere l”Amministrazione Comunale, se un’amministrazione esiste ancora? 3)  come dovranno comportarsi i cittadini in questo frangente di tempo e per  quanto? adesso basta, non si scherza con la salute dei cittadini”.

Autore

Ivan Pugliese

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