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Ricci, da Forlimpopoli al sogno di un gol alla Juve

Scritto da Redazione
Tifoso del Torino, difensore centrale, arriva dal Cesena dopo l’ultima stagione passata a Varese

Luca Ricci, professione difensore, è il secondo volto nuovo nella retroguardia giallorossa, dopo l’arrivo di Manuel Daffara. Un calciatore particolare. Appassionato di studi e di letteratura, iscritto all’università, nonostante il pallone lo abbia distratto fin da quando era piccolo. Nonno tifoso del Torino, papà tifoso del Torino, Luca ha il granata tatuato come seconda pelle. E non solo in senso figurato. Il sogno? Ovviamente segnare un gol alla Juve. Fisico asciutto, gran senso tattico, buone capacità tecniche, bravo a impostare il gioco. È un difensore centrale, ma può giocare anche sulla fascia destra. Senza disdegnare scorribande in area avversaria sui calci da fermo. 

Nato per sbaglio in Toscana 25 anni fa, cresce e tira i primi calci a Forlimpopoli in Romagna, a metà strada tra Forlì e Cesena, le due squadre della sua vita. Le giovanili in biancorosso, poi ad un passo dalla prima squadra, il fallimento. La società bianconera ne approfitta per portarlo al “Manuzzi”. Non lo mollerà più fino a oggi, nonostante Ricci non abbia mai sfondato definitivamente. L’esordio in B a 19 anni nel derby col Ravenna: uno scampolo di partita. Poi, l’anno successivo, funestato da una frattura al metatarso, solo 8 presenze in Prima Divisione. Quindi la girandola dei prestiti. 

La prima tappa è Pavia, in C2. Colleziona 29 presenze, è compagno di squadra di Daffara e Benny Carbone. I lombardi si schiantano in semifinale play-off contro lo Spezia, la società viene ripescata in Prima Divisione, ma Ricci la giocherà con un’altra maglia, quella del Pergocrema. Ancora una volta spareggi, stavolta play-out. Un gol di Galli vale la salvezza contro il Monza, ma per Luca è tempo di tornare a casa, a Cesena. Da settembre a gennaio, finalmente è serie A. L’esordio con Giampaolo contro la Fiorentina in casa: solo qualche minuto nel recupero per conservare un prezioso 0-0. Poi una mezzora contro il Genoa: 2-0, doppietta di Mutu, con Ricci perfetto su Palacio.

Ma per un ragazzo come Luca non può esserci ancora un posto stabile in prima squadra. E a gennaio va in prestito a La Spezia, dove vince campionato, Coppa Italia e Supercoppa di categoria, ma gioca poco e niente. L’anno dopo è pronto per la B ad Ascoli da titolare, ma è una stagione da dimenticare per i marchigiani che retrocedono. Alla penultima giornata, dopo una manciata di secondi dall’inizio della partita con la Ternana, Ricci segna il suo primo gol in serie B e regala una speranza al Picchio. Che verrà beffato dal Cittadella all’ultima giornata. 

L’anno scorso, in extremis, Luca finisce a Varese, sempre in serie B. Ma non sarà una stagione indimenticabile. Qualche problema fisico, solo 15 partite giocate, poche da titolare. Catanzaro arriva al momento giusto per poter ricominciare a inseguire i suoi sogni.

Ivan Pugliese

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