Intervistiamo

Capellupo: «Fondazione Campanella, una vergogna tutta calabrese»

“Il Governo nazionale deve nominare un nuovo commissario alla sanità, competente, all’altezza della situazione e soprattutto il più possibile estraneo da interessi politici e giochi di palazzo”

Quanto sta accadendo alla Fondazione Tommaso Campanella è la rappresentazione del fallimento di una Giunta di centrodestra calabrese ancora vergognosamente in carica. Per quasi cinque anni abbiamo assistito di mese in mese ai teatrini di un governo regionale e del suo commissario Giuseppe Scopelliti che annunciava promesse su promesse senza mai tracciare una linea precisa: dalle leggi regionali bocciate dalla Consulta alla legge che trasformava la Campanella in una casa di cura privata da 35 posti letto privandola delle unità operative non a mission oncologica, con sempre presenti in questi mesi forti titubanze del Tavolo Massicci.

Oggi si profila un epilogo molto triste per la Fondazione, una situazione che questa opposizione in Consiglio Comunale denuncia da tre anni; una questione portata all’attenzione del Consiglio Comunale aperto sulla sanità di un anno fa, dove tutti i vertici regionali presenti quel giorno affrontarono la faccenda con estrema superficialità e con una arroganza che alla politica ed ai cittadini fanno molto male. Quel giorno ricordiamo anche i gesti di ossequio di un centro destra cittadino, tranne alcuni, soggiogato al cospetto del padre padrone Scopelliti che si sbeffeggiava dei cittadini calabresi, dei pazienti e di tutti i lavoratori trovando appoggi insperati.

Catanzaro rischia di perdere la grande opportunità di avere il suo IRCCS oncologico e questo è evidentemente il frutto dell’inadeguatezza di una classe dirigente che non ha dimostrato alcuna lungimiranza o forse è frutto di una qualche incomprensibile strategia. In Consiglio comunale avevamo proposto di aprire un dialogo con l’altra realtà di qualità presente sul territorio catanzarese ovvero il presidio di Oncoematologia del Ciaccio che proprio nelle ultime settimane rischia anche essa di essere depotenziata con la decurtazione assurda e insensata di posti letto. Anche qui strategia o incapacità?

Insomma diciamo basta. È arrivato il momento che questa classe dirigente che ha governato la Calabria negli ultimi anni si faccia da parte per sempre, la sanità è una cosa seria.

Mi auguro che il Governo nazionale, alla luce del nuovo Patto per la Salute 2014-2016 che di fatto ha bocciato la figura del Presidente di Regione e contemporaneamente Commissario ad acta al Piano di Rientro, nomini un nuovo commissario alla sanità competente all’altezza della situazione e soprattutto il più possibile estraneo da interessi politici ed intrighi di palazzo.

La sanità é solo dei cittadini: pazienti e lavoratori meritano rispetto.

 

 

Autore

Redazione

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