Bar Mangialavori

Un punto spuntato

Scritto da Redazione
Il Catanzaro spreca una grossa occasione in terra pugliese

morieroIl Catanzaro lascia lo Zaccheria dopo una gara – come ultimamente sempre più spesso accade – double face che lascia nelle mani di Russotto & C. un solo punto. A fine gara in sala stampa Checco Moriero è più volte vittima di un lapsus che la dice lunga sulle aspettative del tecnico: “dobbiamo accettare questa sconf…, ehm pareggio…” . Il mister giallorosso ovviamente parla della prima frazione di gara nella quale come regola vuole, il Catanzaro mette sotto chiunque si trovi al suo cospetto, per poi sciogliersi come neve al sole.

Feedback interessante però è quello che Moriero regala a proposito della ripresa: ”Sapevamo che il Foggia avrebbe reagito con forza visto lo svantaggio e abbiamo cercato di sfruttare le ripartenze”. Purtroppo, le ripartenze (in solo due occasioni), il Catanzaro le ha fatte senza capitalizzarle e soprattutto senza tirare in porta causa le imprecisioni nell’ultimo passaggio. Russotto ha fatto praticamente tutto in occasione del gol dell’iniziale vantaggio giallorosso: corsa, dribbling e fallo in area, rigore e gol.

Ma da un Catanzaro spuntato causa le assenze di Fofana e Silva Reis, non ci si poteva aspettare di più. Kamara nel primo tempo ha corso muovendosi tanto e partendo in posizione più arretrata, ma nella seconda frazione di gara ha pagato lo scotto di tanta fatica. Senza Silva Reis e Fofana, il Catanzaro non è riuscito a rimediare ed il Foggia ha raccolto il cadeau offertogli dalla marchiana disattenzione della difesa giallorossa per pareggiare e “rischiare” di riscrivere copioni lametini già visti. Per fortuna Scuffia ha impedito a Iemmello di realizzare la doppietta che, francamente sarebbe suonata come una beffa per l’undici di Moriero.

Supremazia tecnica, atteggiamento giusto solo per metà gara e dopo? Quanto sopra non può ascriversi solo all’aspetto strettamente atletico (che può certamente essere una concausa) , ma anche ad un fattore mentale che va corretto in fretta se non lo si vuole cronicizzare. Il tecnico dei satanelli pugliesi De Zerbi ha candidamente dichiarato:”Sapevo che il Catanzaro nel secondo tempo cala sempre e non ripropone la stessa energia e lo stesso gioco, quindi abbiamo preparato il match anche con questa prospettiva…” . Sta di fatto che il pubblico foggiano accoglie il pari alla stregua di una vittoria, tanto è vero che a fine gara gli uomini di De Zerbi non conquistano gli spogliatoi per raccogliere l’esultanza dei propri supporters sistemati in entrambe le curve.

Insomma, anche se è giusto registrare un seppur minimo miglioramento rispetto alle precedenti uscite, non si deve correre il rischio di standardizzare troppo le prestazioni per regalare all’avversario la preventiva lettura tattico/strategica della gara. Così come Mister De Zerbi, potrebbero (e certamente lo faranno) munirsi di contromosse anche tutti gli altri competitor che le Aquile incontreranno di volta in volta.

ortolicosenzaCiò detto, senza Russotto e Vacca che sconteranno un turno di squalifica con il Savoia, Moriero dovrà “inventarsi” (è proprio il caso di dirlo) un nuovo cervello pensante e, senza Silva Reis e Fofana, anche un nuovo reparto avanzato. Quest’ultimo sarà orfano dei succitati atleti per un lasso temporale importante e al di là dell’apprezzabile apporto dei due colored giallorossi, sembra oramai non più procrastinabile implementare l’organico che manca chiaramente di un uomo in grado di finalizzare la mole di gioco prodotta dalla squadra. Gennaio è ancora molto lontano ed i punti persi per strada potrebbero essere determinanti per il raggiungimento dell’obiettivo. Si spera che gli accorgimenti che verranno apportati siano risolutivi e pongano rimedio all’evidente lacuna e comunque siamo certi che Armando Ortoli stia già pensando alla pianificazione delle giuste strategie.

Che Mister Moriero accolga il pareggio in trasferta a Foggia come una sconfitta è comunque una cosa positiva, in quanto denota la motivazione del tecnico e dei suoi uomini. Sarebbe però importante tradurre la motivazione in un atteggiamento costante nell’arco di tutti i novanta e più minuti e soprattutto trovare i giusti rimedi  per finire le gare in crescendo e non nell’esatto opposto. Dopo il Savoia (che non sarà una gara semplice), Salernitana e Lecce saranno partite importantissime al di là della classifica. Il morale e le prospettive potrebbero avere una forte accelerata o un pericoloso stop. Un quarto del campionato si chiude con una graduatoria che vede ben otto squadre nelle zone alte racchiuse in appena due punti. C’è grande affollamento, con la capolista Benevento ancora a tiro di schioppo. Le prossime tre gare potranno scrivere pagine importanti per il destino del campionato. Partite “particolari” soprattutto per il Mister giallorosso che il 15 di novembre farà visita alla propria città e soprattutto a quella squadra con la quale non ha vissuto un’esperienza idilliaca nella scorsa stagione. Avanti Catanzaro, il bello deve ancora arrivare.

Giuseppe Mangialavori

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